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Che dall'ingiurie della fortuna non gli è conceduto il poetare.

Poesie

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1.1De le miserie mie sì grave è 'l pondo,
1.2O per mie colpe o per voler de' Numi,
1.3Che se non cangia il mio destin costumi,
1.4De' mali io vo precipitando al fondo.
2.1Altro fui, altro son, di cure abbondo:
2.2Quindi avvien che lo 'ngegno il duol consumi,
2.3Né raggio è di speranza omai ch'allumi
2.4Quest'orror di pensieri atro e profondo.
3.1Fortuna ha me quasi bersaglio eletto,
3.2E così pronta ad oltraggiarmi ha l'ira,
3.3Che 'l presente m'attrista, e peggio aspetto.
4.1Onde non più mia Musa a lauro aspira,
4.2Ch'avendo io sol da lagrimar soggetto,
4.3Mentre i' grido il mio mal, tace o sospira.
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