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Sdegno

Poesie

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1.1Amor, dunque degg'io
1.2Adorar chi mi sdegna?
1.3Seguir onda che fugge, aura che vola?
1.4Folle amor, van desio,
1.5Amar chi d'odio è degna,
1.6Che, mentre a lei mi dono, a me s'invola.
1.7Sdegno, ah tu mi consola,
1.8Poich'Amor e costei ride al mio pianto.
1.9Sì, sì, fui già legato, or sciolgo il laccio,
1.10Foco fui, son un ghiaccio,
1.11E se piansi d'amor, per ira or canto.
1.12Per altra arda il mio cor, scriva l'ingegno,
1.13Ceda senso a ragione, Amore a Sdegno.
2.1O di quel giorno acerba
2.2E rimembranza e luce,
2.3Luce più ch'ombra d'Acheronte oscura,
2.4Ch'io vidi, empia e superba,
2.5La donna in cui riluce
2.6Splendor che 'l sole in oriente oscura!
2.7Ornava arte e natura
2.8Sovra l'uso mortale e gli atti e 'l volto.
2.9Chiusi ammirai ne le sembianze belle
2.10E cieli e soli e stelle,
2.11E tutto il bello in un sol bello accolto:
2.12Bianca man, biondo crin, labro vermiglio,
2.13E fatto arco d'Amor l'arco d'un ciglio.
3.1Arsi, né fiamme ha tante,
3.2Né sì pure o cocenti
3.3Quella d'eterno incendio ardente sfera,
3.4Quante dal bel sembiante
3.5Pure fiamme innocenti
3.6In quest'alma spirò celeste fera.
3.7Soavemente altera,
3.8Ferì col guardo, e balenò col riso,
3.9E sì dolci avventò lampi e quadrella
3.10Da l'una e l'altra stella,
3.11Ch'io tacqui acceso, e non mi dolsi ucciso:
3.12Il languir mi fu dolce, il morir gioco,
3.13E per finta pietà fu vero il foco.
4.1Volontario provai
4.2Desio, dolor, sospetto,
4.3Lieto gelai nel foco, arsi nel gelo;
4.4Che ritrovar sperai
4.5Nel sovrumano oggetto,
4.6Sotto membra celesti, alma di cielo.
4.7Ma in bel corporeo velo
4.8Si chiude alma difforme, alma d'inferno;
4.9E quell'ardor che ne' begli occhi splende,
4.10Poiché tant'alme accende,
4.11Foco è tolto laggiù dal foco eterno;
4.12E se lampo celeste in lor fiammeggia,
4.13Spesso fulmina il ciel, quando lampeggia.
5.1A quelle fiamme ond'arsi,
5.2Arse, ma non d'amore:
5.3Armò d'orgoglio il cor, d'ira lo sguardo.
5.4A quel pianto ch'io sparsi,
5.5Sparse dal ciglio ardore:
5.6Vibrò l'arco d'Amor di morte il dardo.
5.7Onde al fuggir fui tardo,
5.8Già catenato il piè, trafitto il fianco;
5.9E se tentai fuggir piaga mortale,
5.10D'Amor l'acuto strale
5.11S'internò più pungente al lato manco;
5.12E s'un guardo già m'arse, un crin m'avvinse,
5.13Nel fuggir più m'accese, e più mi strinse.
6.1Di tirannico impero
6.2In servitù dolente,
6.3Strazio, esiglio, rigor, morte soffersi.
6.4Al bell'idolo altero
6.5Casto amor, pura mente,
6.6Ferma fé, fido cor vittime offersi.
6.7Purgai lo stile e i versi,
6.8Temprai la cetra e m'inalzai con l'arte.
6.9Volli eternar col canto e con gl'inchiostri
6.10D'un volto i gigli e gli ostri,
6.11Ma fu sorda al mio suon, cieca a le carte.
6.12Mostrò brieve pietate, eterno orgoglio,
6.13E costanza di vetro, alma di scoglio.
7.1Atro frutto non colsi
7.2Per servir che tormento,
7.3Crudeltà per amore, odio per fede.
7.4Assai dunque mi dolsi
7.5Con lei, col ciel, col vento,
7.6E ciò ch'a me si tolse, altrui si diede.
7.7Sano il cor, sciolto il piede
7.8Volgasi ad altra luce, ad altra meta.
7.9Me stesso or troverò, perdendo altrui;
7.10Altro sono, altro fui,
7.11Che se sdegno mi turba, il duol s'acqueta.
7.12Vissi di spirti suoi, morto ne' miei;
7.13Or son vivo in me solo, e spento in lei.
8.1Verrà pur nel bel viso
8.2I miei sofferti oltraggi,
8.3Armata d'anni, a vendicar l'etade.
8.4Que' fior del sen, del riso,
8.5Di que' duo soli i raggi
8.6Cadran, ché 'l sole ancor tramonta e cade.
8.7Spenta fia la beltade
8.8Ch'accesi ha tanti cor, tant'alme ha spente.
8.9Ma s'avverrà che d'altra io canti o scriva,
8.10Farò che in carte viva
8.11A la futura età bella e presente:
8.12Onde vedrò costei forse pentita,
8.13Che dà la morte a chi può dar la vita.
9.1Canzon, deh non toccar mio foco estinto,
9.2Ché sovente d'amor chiusa scintilla
9.3Sotto cener di sdegno arde e sfavilla.
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