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Amor celato e pudico

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1.1Amor, quel foco ond'io tacito avvampo
1.2Omai fatto è sì grave e sì possente,
1.3Che, s'io 'l celo, è miracolo di fede.
1.4Io moro, e pur chi n'è cagion nol vede;
1.5Né mi muovo a cercar ristoro o scampo,
1.6Ché volontario mal meno si sente.
1.7La mia fiamma è cocente,
1.8Quanto efficace è l'esca onde deriva;
1.9E nudrita di duol più che di speme,
1.10è giunta a l'ore estreme,
1.11E vicina al morir, sempre è più viva.
1.12E s'io non dico altrui mia dura sorte,
1.13Qual sia la vita mia dirà la morte.
2.1Ardo, e taccio il mio mal, perch'io pavento
2.2Che, s'io scopro l'ardor ch'entro mi sface,
2.3Foco di sdegno, e non d'amore accenda.
2.4Io temo, io temo, Amor, che non offenda
2.5Più colei che me stesso il mio tormento,
2.6Ché di piacer a me forse le spiace;
2.7Ond'io sostegno in pace
2.8La guerra che mi fanno i miei pensieri.
2.9E s'io tento formar prieghi o parole,
2.10Fede e timor non vuole
2.11Ch'io procuri salute o ch'io la speri.
2.12Moro senza scoprir qual son, qual fui,
2.13E non fuggo il morir, ma l'ira altrui.
3.1Ma se a colei, com'è, non fosse ignoto
3.2Il mio pensier, d'impurità nemico,
3.3S'accenderebbe di pietà, non d'ira.
3.4Perch'io non amo in lei quel ch'altri ammira,
3.5E l'ardor che m'incende a pochi è noto,
3.6Ardor santo e celeste, ardor pudico.
3.7Arda in foco impudico
3.8Per terrena beltà volgare amante,
3.9Ch'io, con gli occhi de l'alma a lei rivolto,
3.10Mirando altro che 'l volto,
3.11Amo quel che non vede il volgo errante.
3.12Onde a guisa d'un raggio è il foco mio
3.13Di quel ch'arde lassù gli angioli in Dio.
4.1Veggio, quando a mirar costei m'affiso,
4.2Ch'un raggio in lei di deità risplende,
4.3E la men bella parte è la mortale:
4.4Quinci il pensiero a Dio spiegando l'ale,
4.5Da un bel volto s'inalza al Paradiso,
4.6E meraviglie altrui segrete intende;
4.7Quindi l'anima apprende
4.8Vincer gli affetti e trionfar de' sensi.
4.9E chi sta in forse pur, s'abbia in me loco
4.10D'amor terreno il foco,
4.11Miri colei che n'è cagione, e 'l pensi:
4.12E vedrà che destar non puote Amore
4.13Da insolita beltà solito ardore.
5.1Pur nel silenzio i miei pensieri ascondo;
5.2Vivo penando, e 'n lagrimar mi sfaccio,
5.3E moro a le speranze, al duol rinasco.
5.4Sol di pensieri e di sospir mi pasco;
5.5E serbando il mio duol chiuso e profondo,
5.6Dentro son tutto foco, e fuori un ghiaccio.
5.7Vorrei parlar, ma taccio,
5.8Perch'io non so ben dir quel ch'i' vorrei.
5.9Quand'io son lungi ardisco, appresso i' tremo,
5.10Or fuggo, or torno, or temo,
5.11E son morto in me stesso e vivo in lei;
5.12E divisa da me l'anima mia
5.13Per seguitar altrui, se stessa oblia.
6.1Canzone, oh se colei
6.2Giammai s'accorge che di lei tu canti,
6.3Benedetto quel dì ch'io ti dettai.
6.4E voi, Donna, oh se mai
6.5Vorrete pur ch'io cangi in versi i pianti,
6.6Dopo morte vivremo ambiduo noi,
6.7Voi ne' miei carmi, e la mia Musa in voi.
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