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Amor costante, segreto e pudico

Poesie

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1.1Cauto nocchiero, abbandonando il lido,
1.2Prima osserva le nubi e 'l vento e l'onda,
1.3E gli aspetti del cielo e de le stelle:
1.4E se paventa o turbini o procelle,
1.5Non si commette a l'Oceano infido,
1.6E 'n vece di partir, l'ancore affonda.
1.7Io pur lascio la sponda
1.8Di libertà, dove già vissi in porto
1.9Sciolto d'Amore, e 'n quelle parti e 'n queste
1.10Veggio nembi e tempeste,
1.11Ond'in brieve sarò naufrago e morto.
1.12Prendo a solcar un pelago crudele,
1.13E senz'aura di speme apro le vele.
2.1Già mi minaccia Amore onde di pianti,
2.2Turbini di sospir, nembi di duolo,
2.3Scogli di crudeltà, flutti d'orgoglio.
2.4Misero, il veggio: e pur ardisco, e voglio,
2.5Seguendo Amore e i miei pensieri erranti,
2.6Spiegar per onde tempestose il volo.
2.7Regge 'l mio corso il polo
2.8D'un bel sembiante e di due stelle infide,
2.9Che, con soavi e lusinghiere scorte
2.10Menandomi a la morte,
2.11Son mie nemiche, e le pigliai per guide.
2.12Così mi trovo infra perigli avvolto:
2.13L'andar pavento, e 'l ritornar m'è tolto.
3.1Ch'omai tant'oltre il mio desir m'ha spinto
3.2Per questo mar d'Amor vasto e fallace,
3.3Che più non credo di veder la riva.
3.4Ma poi che d'ogni speme Amor mi priva,
3.5Deh il viver mio sia con la speme estinto,
3.6Ché per alta cagion morir mi piace.
3.7Benedetta la face
3.8Che di sì nobil foco il cor m'accende:
3.9Che s'egli è mio destin ch'ardendo i' mora,
3.10Quest'ardor m'avvalora,
3.11E 'l fosco ingegno mio lucido rende.
3.12Però, benché costei voglia il fin mio,
3.13Vivrem ne le mie carte ed ella ed io.
4.1Ama le Muse e de' miei carmi è vaga
4.2La mia nemica, ond'io ciò che bramai
4.3Nel petto ascosi, e 'l palesai nel canto.
4.4Lodai di duo begli occhi incerti il vanto:
4.5Tacqui la feritrice, e non la piaga,
4.6E 'l bel nome di lei nel cor celai.
4.7Mille carte vergai
4.8De le bellezze sue, de' miei tormenti:
4.9Ed, incauta, chiamò cruda colei,
4.10Che sorda a' versi miei
4.11Vuol pur farsi immortal ne' miei lamenti.
4.12Lesse ne le mie carte i pregi sui,
4.13E se stessa chiamò cruda in altrui.
5.1Ma se le stelle e 'l ciel, com'io pur temo,
5.2Congiuraro a' miei danni, e vuole Amore,
5.3Pria che 'l tormento, terminar mia vita,
5.4Io non voglio pietà, non cheggio aita,
5.5Ma bramo sol ch'a quel sospiro estremo
5.6Almen sappia costei chi per lei muore;
5.7Ché 'l silenzio e 'l timore
5.8Tien sì chiuso l'ardor ch'entro mi strugge,
5.9Ch'assai fia s'io discopro i miei martiri
5.10Con gli ultimi sospiri
5.11Che suol l'alma esalar, quando sen fugge.
5.12Così mi struggo ardendo a poco a poco,
5.13E 'l cener prima apparirà che 'l foco.
6.1Eran gli sguardi miei lingue faconde,
6.2E dal mio cor, che 'n chiusa fiamma ardea,
6.3Spesso un sospir, non volontario, uscia;
6.4Onde a colei, che i miei sospiri udia,
6.5Dissi che 'l mio dolor nasceva altronde,
6.6Né conobbe il mio ardor chi l'accendea.
6.7Così, lasso, io tacea,
6.8E taccio la cagion de' miei dolori,
6.9Perché la sua beltà, cosa divina,
6.10E sgomenta ed inchina
6.11Come ad amarla, a riverirla i cori.
6.12Ond'è ragion che di bellezze sante
6.13Anzi mi scopra adorator ch'amante.
7.1E sallo il Ciel che la mia fiamma è pura,
7.2E che 'n colei, poco curando il frale,
7.3L'eloquenza, il saver, l'anima adoro.
7.4Indegna è di mercede e di ristoro,
7.5Se in un incendio vile anima impura
7.6Vive idolatra di beltà mortale.
7.7Non dia fine al mio male
7.8Amor, se da colei per cui sospiro
7.9Altro ch'udirla e contemplarla i' bramo.
7.10Ond'io l'inchino e l'amo,
7.11Perché, più che di fuori, entro la miro,
7.12E conosco che 'n lei cede la palma
7.13La beltà del sembiante al bel de l'alma.
8.1Canzon, vanne là dove
8.2In compagnia de' miei pensier ne viene
8.3Sì sovente il mio cor, sì rado il piede;
8.4E se colei ti chiede
8.5Chi sia pur la cagion de le mie pene,
8.6Dirai: Donna è non men saggia che bella,
8.7E se tal siete voi, siete voi quella.
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