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XXXIII.

Sonetti

PoeTree.it

1.1I' aggio inteso che sanza lo core
1.2non pò l'om viver né durar neiente;
1.3ed io vivo sanz'esso, e lo colore
1.4però non perdo, né saver, né mente:
2.1ma solo per la forza del Segnore
2.2che 'l n'ha portato, che, tanto potente,
2.3lo dipartì dal corpo, ciò fue Amore:
2.4e' l'ha miso in balìa de l'avenente.
3.1Lo cor, quando dal corpo si partio,
3.2disse ad Amor: 'Segnore, in quale parte
3.3mi meni?' E que' rispose: 'Al tuo disio'.
4.1'In tale loco è che già mai non parte';
4.2insieme sta il meo core e 'l disir mio:
4.3così vi fosse il corpo in terza parte!
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