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Cristo ritrova la Madre, mentre s'incamina alla morte

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1.1Già sotto il grave pondo
1.2De la funesta croce
1.3Poggiava il Re del mondo
1.4Al patimento atroce,
1.5E lacero e battuto
1.6A la morte correa tacito e muto.
2.1Qual semplicetto agnello,
2.2Che non sa far difese,
2.3E mansueto e bello
2.4Va tra nemiche offese,
2.5Innocente pativa,
2.6E più d'amor che di dolor languiva.
3.1O quante scosse al fianco
3.2Ha da l'armate schiere!
3.3O quante volte stanco
3.4Si lassa in giù cadere!
3.5Ahi, dolore!ahi, pietade!
3.6Il sostegno del mondo a terra cade.
4.1Vacilla sì, ma ferma
4.2Più la natura umana;
4.3Per nostro amor s'inferma,
4.4Ma d'ogni error ne sana:
4.5O gran bontà divina,
4.6De le nostre vergogne il volto ei china!
5.1Come arator pietoso
5.2Nel faticar costante,
5.3Ha l'aratro amoroso
5.4Del suo legno pesante,
5.5Per fecondar d'intorno
5.6De la mistica vigna il campo adorno.
6.1Per tutto, ovunque ei passa,
6.2Di sangue il suolo allaga;
6.3Il capo in terra abbassa,
6.4Perché morir s'appaga,
6.5E con lettere vive
6.6La salute de l'uomo in terra scrive.
7.1Quando a l'orribil grido
7.2De la giudaica tromba,
7.3Et al confuso strido
7.4Che languido rimbomba,
7.5Ecco in mezzo la via
7.6Col discepolo amato esce Maria.
8.1Mira il beffato Cristo
8.2Sommerso in tanta pena,
8.3Sì deformato e tristo,
8.4Che 'l riconosce a pena.
8.5“Ahi, figlio!” dir può solo,
8.6Che la voce restò tronca dal duolo.
9.1A quell'amaro e grave
9.2Spettacolo improviso
9.3Con un pallor soave
9.4Smarrisce il bianco viso;
9.5Cade, manca, e non more,
9.6Che del dolor fu più potente il core.
10.1Cristo a l'orribil caso
10.2De la sua Genitrice,
10.3Immobile rimaso,
10.4Nulla fa, nulla dice:
10.5More e vive in un punto
10.6Più da pietà che da valor trapunto.
11.1Tanto è il suo duolo acuto
11.2Che favellar non puote;
11.3Favella sì, ma muto,
11.4Con interrotte note,
11.5In questo amaro suono:
11.6“Tu mori, o Madre, e l'omicida io sono.
12.1Tu mori, o Madre, et io
12.2Non ti so dar conforto,
12.3Io che t'uccido, o Dio,
12.4In te mi trovo morto.
12.5Ahi, come in cielo il Padre,
12.6M'abbandoni nel mondo ancor tu, Madre!
13.1Ahi!sì crudel tu sei
13.2Ch'abbandonar mi puoi;
13.3Prima che serri i miei
13.4Chiuder vuoi gli occhi tuoi,
13.5E 'n sì breve ora e corta
13.6Prima del mio morir ti veggio morta.
14.1Io col mio volto afflitto
14.2D'una pietà spietata
14.3T'ho solo il cor trafitto,
14.4T'ho l'anima impiagata:
14.5Io solo, io sol t'offendo,
14.6Mentre vita mi dai, morte ti rendo.
15.1Ohimè, potessi almeno
15.2Sostenimento darti!
15.3Mi sento il cor nel seno
15.4Dividere in due parti:
15.5Ti perdo or che ti trovo,
15.6E più la tua che la mia pena io provo.
16.1Prima che morto io cada,
16.2Fa' che tue voci ascolti,
16.3Prima ch'al cielo io vada,
16.4Tieni in me gli occhi volti:
16.5A la morte, al tormento,
16.6Dammi l'ultimo a Dio, ch'io vo contento”.
17.1Cede il dolore intenso
17.2A la virtù più forte;
17.3Già l'occupato senso
17.4Rivoca allor da morte;
17.5E per pietà del cielo
17.6Sgombra al cor di Maria l'opposto velo.
18.1Torna a destare in vita
18.2Lo spirto addolorato;
18.3L'alma afflitta e smarrita
18.4Chiama a l'ufficio usato,
18.5E con un mesto giro,
18.6Pria ch'inalzi le luci, apre un sospiro.
19.1“Ancor rimango viva?
19.2Respiro ancor quest'aura?
19.3Misera chi m'avviva?
19.4Lassa chi mi ristaura?
19.5O mio caro tesoro,
19.6Tu ne corri a la morte, et io non moro.
20.1Qual barbaro inumano,
20.2Qual temerario ardito
20.3T'ha con ingorda mano,
20.4Cor mio, così ferito?
20.5Ohimè, che strane forme:
20.6La bellezza del ciel miro difforme.
21.1Figlio, figlio diletto,
21.2Di me più cara parte,
21.3Qual core, ohimè, qual petto
21.4Aver posso in mirarte?
21.5Languir ti vedo a canto:
21.6Latte prima ti diedi, or ti do pianto.
22.1Che fronte sanguinosa?
22.2Che lacerato ciglio?
22.3Che stampa dolorosa
22.4Mi rappresenti, o figlio?
22.5Cieli, ché non piangete,
22.6S'in tanto strazio il gran Fattor vedete?
23.1Qual rigida sentenza
23.2Di giudice tiranno
23.3Condanna l'innocenza
23.4A sì spietato affanno?
23.5E vuol che mora lui,
23.6Che la vita apportò sì spesso altrui?
24.1Chi circondò di spine
24.2Le tempie tue sì belle?
24.3Chi lacerò quel crine
24.4Ch'illuminò le stelle?
24.5O Dio, qual crudo core
24.6Poté mirarti e non languir d'amore?
25.1Chi le tue nude braccia
25.2Segnò con tanti nodi?
25.3Chi scolorò tua faccia
25.4Con sì spietati modi?
25.5Ahi!ben fu crudo e reo
25.6Chi l'eterna beltà ferir poteo.
26.1Ecco il colpo mortale
26.2Dopo tant'anni giunge:
26.3La spada, ohimè, lo strale,
26.4Che 'n sino al cor mi punge.
26.5Ecco aperto il mistero:
26.6Il gran Vecchio del Tempio espresse il vero.
27.1Deh! tu, gran Padre eterno,
27.2Come veder sopporti
27.3Del tuo Figliuolo a scherno
27.4Sì ingiuriosi torti?
27.5Sole, scolora omai,
27.6Per la pietà del tuo Fattore, i rai”.
28.1Questi spargea lamenti
28.2La Verginella afflitta,
28.3Con sì pietosi accenti,
28.4Ch'ogn'alma avria trafitta;
28.5Pianse e mirò per tutto
28.6L'allegrezza del ciel cangiarsi in lutto.
29.1Poi va fra quell'armate,
29.2Dov'empietà star suole,
29.3Stende le braccia amate
29.4Et abbracciarlo vuole;
29.5Ma circondata e cinta
29.6Da la turba giudea fu indietro spinta.
30.1Corre un ministro ardente,
30.2Colmo di rabbia e d'ira,
30.3Urta Cristo innocente
30.4E impetuoso il tira.
30.5Morta, pallida e bianca,
30.6A quell'atto Maria di nuovo manca.
31.1China il Signor la fronte
31.2Ubidiente allora;
31.3Va sul Calvario monte
31.4Senza più far dimora,
31.5E mentre il legno stringe,
31.6Chi di qua, chi di là lo tira e spinge.
32.1Alza l'afflitta madre
32.2L'addolorato ciglio,
32.3Tolto da l'empie squadre
32.4Si vede il caro Figlio.
32.5Frena gli accenti audaci,
32.6Musa: a tanto dolor contempla e taci.
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