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Ode

PoeTree.it

1.1Mugge ai tuoni la terra,
1.2Che l'olimpico dio vibra dal cielo;
1.3Pallido il re di Delo
1.4Dentro nubi d'orror fosco si serra.
1.5Le cataratte sue spalanca Giuno;
1.6Sta l'aer cieco e bruno,
1.7E sembra, intorno a tant'orror profondo,
1.8Fra diluvi del mar sommerso il mondo.
2.1Gonfi i fiumi spumanti
2.2Sdegnano i gioghi degli arcati ponti;
2.3Da le cime de' monti
2.4Scendon precipitosi in giù sonanti,
2.5E impetuosi accelerando i passi,
2.6Svellono arbori e sassi;
2.7Et a l'umido re de' salsi dei
2.8Portano in su le corna ampi trofei.
3.1Dunque a' miei danni armato
3.2Amor, Fortuna e 'l cielo or si congiura?
3.3Starò fra queste mura
3.4Per tema de le piogge ancor celato?
3.5Et accusando il pigro andar de l'ore
3.6Con palpitante core,
3.7Non vedrò quel bel volto? Ahi, chi m'arresta?
3.8Che può farmi giamai tuono o tempesta?
4.1A l'impeto de' venti
4.2Più la face d'amor viva sfavilla;
4.3Quando pioggia distilla,
4.4De le lagrime mie doppia i tormenti:
4.5Non cura di tempeste acceso amante.
4.6Vanne, o mio cor costante,
4.7Sprezza travaglio e vilipendi affanno:
4.8Sarà molta la gioia e poco il danno.
5.1Ma qual fervido lampo
5.2Or m'infiamma la fronte e i lumi abbaglia?
5.3A troppo aspra battaglia
5.4Or mi commetto e non ritrovo scampo;
5.5Che risolvo, che fo fra tai perigli?
5.6O cor, che mi consigli?
5.7Morirò fra la pioggia ombrosa e carca,
5.8Andrò fra tuoni ad incontrar la Parca?
6.1Non mi rispondi, et io
6.2Pur sento Amor che 'l mio timor rinfaccia;
6.3Il ciel tuona e minaccia.
6.4Muse, ricorro a voi nel dubbio mio:
6.5Rendetemi da' tuoni oggi sicuro,
6.6Fatemi al crine un muro
6.7Di lauree frondi; io so che 'l ciel perdona
6.8A chi di lauro adoperò corona.
7.1Ma frema il ciel ardente,
7.2E gorgogli a sua posta il crudo fato;
7.3Non temo il cielo irato,
7.4O pioggia mi sommerga, o rio torrente.
7.5Deh!se nel mio viaggio, oppresso e stanco,
7.6Amor, di vita io manco,
7.7Fa' tu che 'l vento mi conduca e porte
7.8De la mia donna a le bramate porte.
8.1Simil destino ancora
8.2Provò per bella donna amante fido,
8.3Il giovine d'Abido
8.4Da le procelle estinto uscendo fuora.
8.5Or tu, Musa, mi narra oggi gradita,
8.6Come uscisse di vita.
8.7Desta flebile il suon, pietoso il canto,
8.8E dia l'istoria mia materia al pianto.
9.1Colà, dove orgoglioso
9.2L'elespontico mar bolle spumante,
9.3Iva il giovene amante
9.4Fra belle braccia a ritrovar riposo.
9.5Felicissimo lui, se rio destino
9.6Non rompeali il camino;
9.7Per esser troppo fido a donna bella,
9.8La vita espose a l'infedel procella.
10.1Avea l'umido regno
10.2Più del solito un dì gonfiate l'onde;
10.3Flagellava le sponde
10.4Con empio orgoglio e con vorace sdegno;
10.5E tanto sopra l'aria alto sorgea,
10.6Ch'ad ora ad or parea,
10.7Con le sue fosche e torbide procelle,
10.8Gir fino al cielo ad annegar le stelle.
11.1Non sa quel che far debbia
11.2Il giovine amator, dubbio e sospeso;
11.3Stimulato et acceso,
11.4Vede l'oscura et importuna nebbia,
11.5Che gli minaccia morte; osserva il vento,
11.6Che gli porge spavento;
11.7Scorge torbido il mar ch'empio rimbomba,
11.8E dà prima la morte e poi la tomba.
12.1Amor lo punge e spinge
12.2A darsi in preda a la tempesta e a l'onda.
12.3S'avvicina a la sponda;
12.4Timor di morte poi l'affrena e stringe.
12.5Prega la dea d'amor che plachi il mare,
12.6Né sa, dubbio, che fare.
12.7Torna e gira sul lito, e in dubbia voglia,
12.8Prega, piange, desia, si veste e spoglia.
13.1Già da lungi bramosa
13.2Il suo caro amator la bella attende;
13.3La face in alto accende,
13.4Per farli amica scorta a l'aria ombrosa;
13.5Da pensier combattuta, al ciel sospira,
13.6Del mar contempla l'ira;
13.7Mesta da riposar non trova loco,
13.8Che tant'acqua le vieta il suo bel foco.
14.1Più sofferir non puote
14.2Tanto indugio in amor l'amante audace;
14.3Non prezza il mar vorace,
14.4Come fossero l'onde in calma immote.
14.5Spicca un salto leggier dal curvo lito,
14.6E intrepido et ardito,
14.7Ove più l'onda, ove più il vento sbuffa,
14.8Generoso nel mar tosto s'attuffa.
15.1Dentro il pelago insano
15.2Le braccia inarca al generoso nuoto,
15.3E con alterno moto,
15.4Agilitando il piè, stende la mano.
15.5Spinge col fiato i flutti, et è sì grande
15.6L'ardor che 'n lui si spande,
15.7Ch'ad ammorzar quel desiderio interno,
15.8Passaria, varcaria sin a l'Inferno.
16.1Ma fra tante rovine
16.2Il misero Leandro intorno scosso,
16.3Di qua, di là rimosso,
16.4Combattuto, abbattuto arresta al fine.
16.5Di lena e di vigor languido manca,
16.6Con voce afflitta e stanca
16.7Prega Amor, prega il ciel nel mare ingordo;
16.8Ma l'un si mostra cieco, e l'altro sordo.
17.1Ecco da l'onde assorto
17.2Vien meno il giovinetto e cede estinto,
17.3Da ria procella vinto;
17.4Trasportato sul lito, arriva morto.
17.5Misero lui, misera lei, ch'intorno,
17.6Sul rischiarar del giorno,
17.7D'alto balcone, a le sue luci infesto,
17.8Spettacolo mirò così funesto.
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