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In biasimo di donna avara

Ode

PoeTree.it

1.1Anima di diamante,
1.2Che non sente in amor favilla alcuna,
1.3È la donna crudel ch'Amor mi diede.
1.4Per impetrar mercede,
1.5Non mi vale osservar fede costante.
1.6Chi beni ha di fortuna
1.7Costei gradisce;
1.8Io getto i gridi ai venti,
1.9Che ne l'arche non serbo ori et argenti.
2.1Sta l'avara beltate
2.2Sorda e cieca al mio mal, né udirmi vuole,
2.3Poiché ne la mia destra altro non mira
2.4Fuor che 'l plettro e la lira.
2.5Avara al mio desio, niega pietate,
2.6Sprezza amiche parole.
2.7Se qual Giove piovessi un aureo nembo,
2.8M'apriria la crudel subito il grembo.
3.1Muse, s'a far pietosa
3.2Una donna venal per voi non posso,
3.3Che mi giova seguir di Febo l'arte?
3.4Meglio fia che di Marte
3.5Segua l'orme guerriere, alma orgogliosa;
3.6E d'ingordigia mosso,
3.7Per acquistar ricchezze, audace io vada
3.8Fra le rapine ad impugnar la spada.
4.1Scorgo il nume feroce,
4.2Che la dea di bellezza in braccio gode,
4.3E in riva di Peneo poi Febo miro
4.4Sparger più d'un sospiro,
4.5Seguir chi fugge lui con piè veloce,
4.6Supplicar chi non l'ode.
4.7Per rapir la beltà stend'ei le braccia
4.8E, beffato nel corso, un tronco abbraccia.
5.1Io la cetra vi lasso;
5.2Sù prendetela, o Muse, itene a Dio.
5.3Siano le carte mie bandiere vinte,
5.4Di sangue asperse e tinte;
5.5Ad altre prove, ad altre imprese io passo.
5.6Lauro più non desio,
5.7Edra e mirto non vo'; pomposa et alma,
5.8M'incoroni Bellona oggi di palma.
6.1Folle, che dissi, ardito?
6.2Ah, tolga il ciel ch'io mi diparta mai
6.3Da voi, care mie Muse!a voi ritorno,
6.4Sia Pindo il mio soggiorno.
6.5Io confesso la colpa, io son pentito:
6.6“Musiche Ninfe, errai;
6.7Ricevetemi voi, scusate intanto
6.8D'un'alma vaneggiante il folle canto”.
7.1Lunge sia dal mio core,
7.2Intenta a vil guadagno, alma profana.
7.3Chi vuol prezzo, io non prezzo: o quanto è vile
7.4Ch'una donna gentile,
7.5Per ingordo desio, perda il suo fiore,
7.6E che libera e vana
7.7Stimi sempre nel cor, perfida e infida,
7.8Più che l'or de la fé l'oro di Mida.
8.1Vomito di Natura,
8.2Vituperio d'amor, peste del mondo,
8.3Sepoltura de l'alme, esca d'Inferno,
8.4Laberinto d'Averno,
8.5Sirena empia ch'uccide, Arpia che fura,
8.6Precipizio profondo,
8.7Cecità de le menti, ombra letale,
8.8E ria Megera è la beltà venale.
9.1Deh, non sia chi si lassi
9.2Da quest'empia crudel prender a l'esca!
9.3Vil donna in nobil cor non tenga luogo.
9.4Scota, scota il suo giogo
9.5Chi di tal servitù ligato stassi.
9.6Sorga libero, et esca,
9.7Et abborrendo i suoi fallaci incanti,
9.8L'esempio di Ruggier si ponga avanti.
10.1Avea con empi carmi
10.2Di tartarea virtù perfida maga
10.3Di porfidi inalzato albergo illustre:
10.4Non può Dedalo industre
10.5Simil prova emular di parii marmi
10.6Sopra un'isola vaga:
10.7Ai cristalli del mar la stanza amena
10.8Facea del suo lavor pomposa scena.
11.1Per delizia e diletto
11.2Di Natura e d'Amor vi forma dentro
11.3Ne' begli ordini suoi quadrato un orto,
11.4Grazioso diporto
11.5A l'alma stanca, al travagliato petto;
11.6Come punto nel centro,
11.7O piramide aguzza in mezzo un monte,
11.8Da terra sorge e si solleva un fonte.
12.1Cedri, mirti et allori,
12.2Gelsomini et aranci, elci et olivi,
12.3Bossi, palme, ginebri, edre e cipressi,
12.4Con bell'ordine espressi
12.5Fanno al ricco verzier pompe e lavori.
12.6Per ombre ai giorni estivi
12.7Mille eretti vi sono al ciel pomposi
12.8Padiglioni fioriti, archi frondosi.
13.1Siepi di fresche rose,
13.2Collinette, spelonche, antri e ruscelli
13.3Vi fe' l'arte apparir, maga et ignota.
13.4Elitropio vi rota
13.5Con bionde luci di pietà vezzose;
13.6Con occhi umidi e belli
13.7Vi piange Aiace, e vi sospira Croco,
13.8E si specchia Narciso in mezzo il loco.
14.1Posti d'accorta mano
14.2A filo a fil con leggiadria gioconda,
14.3Mille vedi ombreggiarvi arbori e viti.
14.4Per canali fioriti
14.5Scorrono tortuosi i rivi al piano.
14.6Ove quadra, ove tonda,
14.7Compartita la terra apre ogni via,
14.8E par ch'intaglio ogni cultura sia.
15.1Turba di rosignuoli
15.2Vi fa con armonia nidi soavi.
15.3Dolce il colombo e la colomba freme,
15.4Mentre si bacia insieme.
15.5Mille augelletti ancor v'aprono i voli,
15.6E con musiche chiavi
15.7Aprono i chiusi rostri, e fuor dai petti
15.8Intrecciano fra lor dolci versetti.
16.1In sì lieto soggiorno
16.2L'africano guerrier passava l'ore,
16.3De la Maga godendo i baci finti;
16.4Ne' sembianti dipinti
16.5Orbo non s'accorgea del proprio scorno.
16.6Inebriato il core,
16.7Di veleno amoroso egro languiva,
16.8E vaneggiando entro i suoi lussi giva.
17.1Pende, inutile peso,
17.2L'arme omai ruginosa e 'l brando incolto.
17.3A pensieri d'onor destar la mente
17.4Più ne l'ozio ei non sente.
17.5Non più scudo sostiene al braccio appeso,
17.6Ma per mirarsi il volto,
17.7Senza veder di sue vergogne il fallo,
17.8Regge ne la sua man terso cristallo.
18.1Candidissimo lino,
18.2Trasparente e sottil gli adorna il collo;
18.3Ricca di seta e d'or morbida veste
18.4Per delizia si veste;
18.5Vela sue braccia ancor zendado fino.
18.6O cada, o sorga Apollo,
18.7Ne l'ampie sale e ne' teatri adorni
18.8Fra conviti e fra danze ei mena i giorni.
19.1Or con eburnei denti
19.2Il campo di sua chioma arar si vede;
19.3Come soglion di donne esser costumi,
19.4Vi sparge arabi fumi;
19.5Or torce in bionde crespe i crin lucenti.
19.6Tutto è da capo a piede
19.7Lascivia e lusso e leggiadria novella,
19.8Pompe, nastri, monil, gemme et anella.
20.1Stava incantato e folle
20.2Fra tanti lussi il cavalier famoso,
20.3De la maga crudel seguace e drudo;
20.4Sopra il suo grembo ignudo
20.5Marcìa ne l'ozio, effeminato e molle.
20.6Vergognoso riposo
20.7Traea con quella, e a più poter tenaci
20.8Coglieva insieme e seminava i baci.
21.1Ma poi che di ragione
21.2Per bocca di Melissa udio l'avviso,
21.3Dal sonno, ove dormia, l'anima scosse,
21.4Intrepido levosse,
21.5Coraggioso nel cor, forte campione.
21.6Tutto avvampò nel viso
21.7Di scorno e di rossor, visto in se stesso
21.8De le vergogne sue l'esempio espresso.
22.1Non più candido e terso
22.2L'adorato sembiante osserva intento,
22.3Ma di rughe senili intorno arato.
22.4Già l'inganno è svelato,
22.5Da la prima sua forma è assai diverso.
22.6Com'ombra fugge al vento,
22.7La beltà mascherata in lei disparve:
22.8Quel che vago parea, deforme apparve.
23.1Ei del suo fallo avvisto,
23.2Biasma il folle desio, ch'ebbe in amore
23.3Di mentito color finta sembianza.
23.4Poichè tempo gli avanza,
23.5Brama far tra gli eroi di lodi acquisto;
23.6Ripiglia l'armi, e 'l mare
23.7Varca intrepido e fier, detesta il danno,
23.8E di maga beltà fugge l'inganno.
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