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Alla chioma della Signora Beatrice Gaetana

Ode

PoeTree.it

1.1Fuor del candido velo
1.2Beatrice fra noi scopre il capello,
1.3Per veder se nel cielo
1.4Berenice là su l'abbia più bello,
1.5E chi debba di lor primo o secondo
1.6Aver loco nel ciel, pregio nel mondo.
2.1Ma confusa da l'oro,
2.2Che Beatrice ha nel leggiadro crine,
2.3Il suo biondo tesoro
2.4Berenice là su nasconde al fine;
2.5E nel valor de le dorate chiome
2.6Sol resta in noi di Beatrice il nome.
3.1Non sì vaghe han le rose
3.2Sovra il tenero capo auree granella,
3.3Come, pure e vezzose,
3.4Ha costei ne la fronte aurate anella,
3.5Che, fra teneri fior, lieta somiglia
3.6Nel giardino d'amor rosa vermiglia.
4.1Né sì nobile il Tago
4.2Per l'iberiche sponde aureo passeggia;
4.3Né si limpido e vago
4.4Il Pattolo gentil ricco biondeggia,
4.5Come lucido è il fiume, e vaga è l'onda,
4.6Che le tempie di questa orna e circonda.
5.1Quella pioggia divina
5.2Che l'argiva fanciulla accolse in grembo,
5.3Così lucida e fina
5.4Non distillò dal prezioso nembo,
5.5Come in tremoli groppi a parte a parte
5.6L'aurea pioggia del crin costei comparte.
6.1Più non vanti felice
6.2La fenice d'Arabia aurea la testa,
6.3Ch'assai più preziosa
6.4Con diadema d'onor l'inalza questa,
6.5Che per l'alta beltà d'ognun si dice
6.6Nel bel regno d'Amor nova fenice.
7.1Le sue trecce dorate
7.2Celi piena di scorno oggi l'Aurora;
7.3Le sue chiome anellate
7.4Per vergogna mostrar non osi Flora;
7.5Che più belle fra noi l'apre e disserra
7.6Questa diva del ciel, ch'Aurora è in terra.
8.1Più quel vello non vale,
8.2Che Giasone portò carco d'onore;
8.3Ogni pompa venale
8.4Intessuta ne l'or perde il valore;
8.5Ch'a paragon di sì bel crin gentile,
8.6Ogn'ambra è fosca, ogni topazio è vile.
9.1Or ne l'orto d'Atlante
9.2Non arrischi la vita avida gente,
9.3Per rubar quelle piante
9.4Ch'han di fino metallo ombra lucente;
9.5Questo vago tesor sol brami et ami
9.6Chi tra chiome goder vuol più bei rami.
10.1Gir con aureo rampollo
10.2Il troiano guerrier seppe a l'Inferno,
10.3E lontano d'Apollo
10.4Con tal lume abbagliò l'ombre d'Averno;
10.5Ma chi di sì bell'oro ha un ramo inciso,
10.6A l'abisso non va, ma in Paradiso.
11.1Resti vinto e confuso
11.2Il gran re de' pianeti or nel viaggio,
11.3E celato e rinchiuso
11.4Nel balcone del ciel tenga il suo raggio:
11.5Ch'ove spande costei suo crine adorno,
11.6Ne la notte più fosca apre a noi giorno.
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