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Ode

PoeTree.it

1.1Te, bella Clio, ch'hai ne la lira il vanto,
1.2Et in cima a l'onor dovuto loco,
1.3Or che donna real celebro e canto,
1.4A la cetera mia compagna invoco.
2.1Vola sopra le stelle; ivi con arte
2.2La più vaga del ciel ritrova idea,
2.3Perché dipinga e pennelleggi in carte
2.4Questa donna immortal, ch'in terra è dea.
3.1Gite lunge da me bassi concenti
3.2Et ogn'altro pensier terreno e vile.
3.3Tu, divino furor, ch'alzi le menti
3.4A' divini concetti, alza il mio stile.
4.1Sopra quell'onde luminose e terse,
4.2In quella conca lucida e reale,
4.3Ch'a la beltà di Citerea s'aperse,
4.4Margherita sì bella ebbe il natale.
5.1Rise il ciel, rise l'aria, e rise il tutto
5.2Al suo vago apparir, lieto e sereno,
5.3Quando parto sì nobile produtto
5.4A Partenope mia comparve in seno.
6.1Graziosa spuntò d'austriaca pianta
6.2Peregrino rampollo, illustre germe,
6.3Che sul primo valor ch'oggi si vanta,
6.4Le sue radici ha stabilite e ferme.
7.1Avo è di lei quell'argonauta ispano,
7.2Quel domator d'ogni crudel fortuna,
7.3Ch'alzando in mar la vincitrice mano,
7.4Fiaccò le corna a l'ottomana luna.
8.1Quel forte eroe, che ne l'ionio lido
8.2Di sé lasciò sì memorabil suono,
8.3Ch'ottenne sol per fulminar l'infido
8.4Da l'olimpico Giove il nome e 'l tuono.
9.1Ma di tanta beltà ricco e beato,
9.2E di tanto splendor lieto il consorte,
9.3Che fra mille il più degno ebbe dal fato
9.4Sì bella sposa a possedere in sorte!
10.1Fortunata eroina ella pur anco
10.2Può stimarsi in amor fra mille belle,
10.3Qualor si mira e si vagheggia al fianco
10.4Sì bel guerrier che le donar le stelle.
11.1Vince e domina quella inerme stando,
11.2Vince e domina questi in armi avvolto;
11.3Ma quanto l'un fa con la mano al brando,
11.4Fa l'altra poi con la beltà del volto.
12.1Ella solo affrenò l'ira tonante,
12.2Di Leucopetra in su la bianca sponda,
12.3Che dal Vesuvio il regnator gigante
12.4Per la gola versò larga e profonda.
13.1Non rinchiude la terra o cinge il mare,
13.2Né rimira la Luna entro le stelle
13.3De le bellezze sue forme più chiare,
13.4De le sembianze sue luci più belle.
14.1Calca i fasti e le pompe, e ovunque move
14.2Maestose le ciglia, augusto il viso,
14.3Sovra il corso mortal tal grazia piove,
14.4Ch'empie l'aria di luce, il ciel di riso.
15.1Dentro i commodi e gli agi abborre e spregia
15.2Oziosa avvilir l'animo altero.
15.3Le fatiche e gli studi ama et appregia,
15.4Pronto ingegno mostrando, occhio cerviero.
16.1Non da mano servil filato l'oro
16.2Sovra candido lin con ago imparte,
16.3Ma tutta intenta ad immortal lavoro,
16.4Stampa eterni trapunti entro le carte.
17.1De le Muse di Lazio ella sovente
17.2Gode i comici accenti e i lieti sali,
17.3E su l'altera e peregrina mente,
17.4Graziosa angioletta impenna l'ali.
18.1Star fra musiche dee gode il suo bello
18.2Et angelico spirto, altero e divo;
18.3E sembra in quell'armonico drappello,
18.4Stanzando al mondo, un paradiso vivo.
19.1Vedesi qui con ingegnose dita
19.2Adriana trattar musici legni,
19.3La voce al suono accompagnando unita,
19.4Sospender l'alme e sollevar gl'ingegni.
20.1Qui di più corde armonioso arnese
20.2Leonora gentil tocca e ritocca;
20.3Le note scioglie in paradiso apprese,
20.4E mentre canta, ha le Sirene in bocca.
21.1Suona il tetto real qual cielo in terra
21.2A l'apparir di maestà sì grave:
21.3Ma la muta armonia ch'al volto serra
21.4È di quell'armonia via più soave.
22.1Sovraumana beltà ch'erge i pensieri,
22.2La ragione et il senso ammira in ella.
22.3Se nel cielo non va, non sia chi speri
22.4Cosa al mondo veder di lei più bella.
23.1Già per dar meta a l'ardimento umano,
23.2Che per l'onde trovò dubbi camini,
23.3Con due colonne il vincitor tebano
23.4Ne l'Atlantico mar pose i confini.
24.1Così Natura in sì leggiadra donna
24.2Accumulando il più perfetto e degno,
24.3Con una bella et immortal Colonna
24.4Pose a tanta beltà l'ultimo segno.
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