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L´ebrietà

Ode

PoeTree.it

1.1Or che 'l biondo rettore
1.2De la diurna lampa
1.3Ne la Libra d'Astrea misura il dì,
1.4E mentre sul fervore
1.5Del focoso meriggio il mondo avvampa,
1.6Venite, o Muse, or che v'attendo qui.
2.1Lunge, lunge da noi
2.2Esule vada errante,
2.3Chi vergogna ha d'errar col nostro re:
2.4Venite, o Belgi, voi,
2.5Cui suol tanto piacer l'ostro spumante,
2.6Ch'ebri star ne le mense error non è.
3.1Ogni mesto pensiero,
3.2Ogni cura mordace
3.3Sgombra dal cor chi a inebriarsi va.
3.4Coraggioso è il guerriero
3.5A cui sovente inebriarsi piace:
3.6Più feroci Lieo gli animi fa.
4.1Contro i soffi de' venti,
4.2Sopra un'orrida balza
4.3Fa le nevi calcar con saldo piè;
4.4Desta a gloria le menti,
4.5Gl'ingegni aguzza, e gl'intelletti inalza,
4.6Che l'ozio pigri e neghittosi fe'.
5.1Medicina riporta
5.2A l'acerbe ferite
5.3Che l'aspro ferro a le battaglie aprì.
5.4L'egre membra conforta,
5.5Fa con dolce nutrir lunghe le vite,
5.6E trapassar con allegrezza i dì.
6.1Fa ne l'età senile,
6.2Qual rinovato Esone,
6.3Tosto ringiovenir chi vecchio fu.
6.4Fa generoso il vile,
6.5Al santo poetar l'alme dispone.
6.6Ma chi tante può dir glorie e virtù?
7.1Muse, io bollo et avvampo
7.2D'una tantalea sete:
7.3Refugio a tant'ardor trovar non so.
7.4Spegnerete il mio lampo,
7.5S'un vaso di Lieo per me prendete:
7.6Oggi in Parnaso inebriar mi vo'.
8.1Ma pria sopra le chiome
8.2Alzami per trofeo
8.3Un cerchio d'uve, o mia Pollinnia, tu.
8.4Ecco, bevo in tuo nome
8.5Questo molle topazio almo Lieo,
8.6Ch'odorosa vendemmia in Creti fu.
9.1Dolce è l'alma bevanda
9.2Di sì molle rubino:
9.3Pindo fra i tralci suoi simil non ha.
9.4Sù, di nuovo si spanda
9.5Sul nappo mio questo licor divino,
9.6Ch'avanza l'ostro, e che gioir mi fa.
10.1Danza, tremola e brilla
10.2Dentro il cavo cristallo,
10.3Che da scitica man raccolto fu;
10.4Mentre gocciola e stilla,
10.5Spicca in mezzo le spume un vivo ballo.
10.6Ma chi tante può dir glorie e virtù?
11.1Sette coppe ripiene
11.2Io di votar prometto;
11.3Poi cantando dirò lieto: “Evoé”.
11.4Tanto dolce mi viene,
11.5Ch'io me ne bagno il labbro, il mento e 'l petto.
11.6Io già traballo e non mi reggo in piè.
12.1Nubi e nembi volanti
12.2Veggio per l'aria tinta;
12.3Già d'un fumo involar mi sento il dì.
12.4Formo accenti tremanti,
12.5Né ben posso spedir la lingua avvinta.
12.6Or qual vel mi coperse e il sol rapì?
13.1Ecco, nova Orizia,
13.2Al ciel rapir mi sento
13.3Da un caldo fiato che nel cor mi va:
13.4Gode l'anima mia;
13.5Già già gonfia l'ingegno un caldo vento,
13.6Che desta l'alma, e poetar mi fa.
14.1Mi specchio ne la fonte,
14.2Et osservo in me stesso
14.3Ch'umido di lascivia il guardo sta.
14.4Vedomi ne la fronte
14.5Il bel vermiglio de la rosa impresso,
14.6Che più vago l'Aurora in ciel non ha.
15.1Sento il pensier soave,
15.2Giubilante il desio,
15.3La penna cerco e ritrovar non so.
15.4Un sopor freddo e grave
15.5M'appanna gli occhi e riposar desio:
15.6Muse, tacete voi, che 'l sonno io vo'.
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