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1.1Poi male tutto è nulla inver peccato,
1.2e peccato onne parvo inver d'errore,
1.3e onne error leggero, al viso meo,
1.4ver non creder sia Deo,
1.5né vita, appresso d'esta, a pena o merto;
1.6come di peccati altri aggio parlato,
1.7dispregiando e lungiando essi d'amore,
1.8mi soduce disio, e punge or manto,
1.9in male tale e tanto
1.10metter consiglio alcun leale e certo,
1.11a dimostrare aperto
1.12lo grande errore a chi vis'ha, ché veggia
1.13per ragion chiara e nova
1.14e per decevel prova
1.15dei soi stormenti e testimon ver molti.
1.16Ma non del mio saver dico già farlo,
1.17ma del suo, per cui parlo;
1.18ché la sua gran mercé sper mi proveggia
1.19ed amaestri e reggia
1.20la lingua mia in assennando stolti.
2.1Dio demostrando, mostrarò primamente
2.2che libri tutti quasi in tutte scienze,
2.3provando lui, son soie carte, quando
2.4parlan de lui, laudando;
2.5e testimon son soi populi totti,
2.6Onni lingua, onni schiatta, e onni gente
2.7conferman lui, destrutte altre credenze;
2.8e non sol nescienti omin selvaggi,
2.9ma li più molto e maggi
2.10dei filosofi tutti e altri dotti.
2.11E ciò ch'afferman totti,
2.12come Tulio dice, è necessaro;
2.13perché, sì com'el dice,
2.14non saggio alcun Dio isdice;
2.15e santi apresso, en cui non quasi conto,
2.16o filosofi manti e saggi fuoro,
2.17che con parole loro
2.18non solo già, ma per vita el testaro.
2.19Come donque omo chiaro
2.20e saggio alcun contra parlar po ponto?
3.1Dico anco a ciò che non visibil cosa
3.2di nulla venne e non fece se stessa;
3.3e se l'una da l'altra esser dicemo,
3.4la prima unde diremo?
3.5E, se principio dir volem non fusse,
3.6tale opinion dico odiosa
3.7a filosofi manti e saggi adessa;
3.8e impossibele è che figlio sia
3.9se non padre fu pria;
3.10e se nullo pria, chi segondo adusse?
3.11E se da omo om mosse,
3.12fera da fera; e ciel da cui,
3.13in cui orden, bellore
3.14tale e tanto è valore?
3.15È da om? No; né d'om vedem già maggio.
3.16Chi sente bene e pensa e non stima
3.17che padre un fusse prima,
3.18che fu da nullo e cosa onne da loi,
3.19el qual nei fatti soi
3.20possente, bono, sommo si prova e saggio?
4.1Cosa una pria mostrata, unde cos'è onne,
4.2ch'è de necessità Dio dir dovemo,
4.3mostramo apresso ciò: com'om poi morte
4.4mal porta u ben forte.
4.5Aristotel, Boezio e altri manti,
4.6Senaca, Tulio ad un testimon sonne;
4.7e per ragion, m'è viso, anche 'l vedemo.
4.8Da poi non pagaria
4.9lo minor cor che sia
4.10tutt'esto mondo, come tali e tanti
4.11pagar potene, quanti
4.12hane intra sé? Ma tutti altri animali
4.13in bisogno e 'n talento
4.14hano qui pagamento.
4.15Donque è fera d'om maggio e Dio più piace,
4.16u loco è altro ove pagar om dea?
4.17E non Dio bon serea,
4.18se non loco altro; qui ricchi son mali,
4.19miseri boni e penali;
4.20giustizia, là parlando, in parte or tace.
5.1Che sia loco altro appar, me pare, espresso,
5.2e sto mondo esser ricco e sì bello,
5.3ché ricche, care e dolze ed amorose
5.4tante contene cose,
5.5a pagando cor d'om son quasi nente.
5.6Qual, tanti e tali pagando, esser dea esso?
5.7Dico ch'è 'n esto amanca, e ch'ello
5.8ha d'alcun male onne suo ben laidito;
5.9e ben, che ci è fenito
5.10di grandezza, di tempo è pur sovente.
5.11E se mal parvo om sente
5.12tra grandi e molti beni, con può pagare?
5.13Eh, no alma eternale
5.14paga ben temporale,
5.15né ben finito non finita voglia!
5.16De necessità donque convene
5.17che, for mal, tutto bene
5.18nel loco sia, lo qual possa bastare
5.19a cor d'om pago fare.
5.20E tal è esso, u' sperian Dio n'acoglia.
6.1Loco approvato, ove pagar dea bono,
6.2diremo degian rei loco abitare?
6.3No esser può già mai gauda malizia,
6.4u' ben regge giustizia,
6.5né bonità, u' malizi'ha podere.
6.6Non con malvagi mai gauder bon pono:
6.7sol dei bon donque esso bon loco appare.
6.8E se per loro boni loco bono hano,
6.9senza loco serano
6.10malvagi? No, che pur den loco avere.
6.11Ma qual dovem savere,
6.12giustizia e l'orden nostro anche servando.
6.13Com boni l'han bon tale
6.14longe da onni male,
6.15for d'ogni bon l'han rei, reo del tutto.
6.16Lochi approvati e quali, u' son diremo;
6.17el bono in ciel credemo,
6.18a convito om con Dio e angeli stando;
6.19e malvagi abitando
6.20con demon tutti là sotterra e brutto.
7.1Vescovo d'Arezzo e Conte magno,
7.2in vostr'amenda metto
7.3esto e mio tutto detto,
7.4e mi vi dono apresso, in quanto vaglio
7.5di fedel fede e amoroso amore,
7.6fedel bon servidore;
7.7e s'io la segnoria vostra guadagno,
7.8en che manco remagno,
7.9non mal torname bono e gioi travaglio.
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