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1.1Spirto gentile, che ne' tuoi verdi anni
1.2prendesti verso il ciel l'ultimo volo,
1.3e me lasciasti qui misero e solo
1.4a lacrimar i miei più che i tuoi danni,
1.5pon dal ciel mente in quanti amari affanni
1.6sia la mia vita, assai peggio che morte;
1.7mira qual dura sorte
1.8vivo mi tien qua giù contro mia voglia,
1.9acciò ch'io viva eternamente in doglia.
1.10Ché, quando torna a la memoria, quando
1.11torna per me quel sempre acerbo giorno
1.12che salisti a l'eterno alto soggiorno,
1.13tremo de la pietà, vo lacrimando
1.14e tremo e agghiaccio, meco ripensando
1.15come morte abbia que' duo lumi spenti,
1.16che i miei lieti e contenti
1.17fecero spesso, ed or, di piagner vaghi,
1.18non hanno in tanto mal chi più gli appaghi.
1.19Frate mio caro, senza te non voglio
1.20più viver, né, volendo, ancor potrei;
1.21ché, poi che ti celasti agli occhi miei,
1.22uom non si dolse mai quant' io mi doglio:
1.23la lingua al duol e gli occhi al pianto scioglio,
1.24né credo però mai di piagner tanto
1.25ch'io possa col mio pianto
1.26far palese ad altrui quant' io t'amai,
1.27ché le lacrime mie son meno assai.
1.28Canzon, vedrai di ricche spoglie adorno
1.29un bel marmo e d'intorno
1.30errar lo spirto mio, che sempre chiama
1.31l'amato nome e sol la morte brama.
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