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PROLOGO

Poesie

PoeTree.it

1.1Sandro, i nostri padroni hanno per uso
1.2di sceglier sempre tra i servi umilissimi
1.3quanto di porco, d'infimo e d'ottuso
1.4pullula negli Stati felicissimi:
1.5e poi tremano in corpo e fanno muso
1.6quando, giunti alle strette, i serenissimi
1.7sentono al brontolar della bufera
1.8che la ciurma è d'impaccio alla galera.
2.1Ciurma sdraiata in vil prosopopea,
2.2che il suo beato non far nulla ostenta,
2.3gabba il salario e vanta la livrea,
2.4sempre sfamata e sempre malcontenta.
2.5Dicasterica peste arciplebea,
2.6che ci rode, ci guasta, ci tormenta
2.7e ci dà della polvere negli occhi,
2.8grazie a' governi degli scarabocchi.
3.1Sempre l'uom non volgare e non infame
3.2o scavalcato o inutile si spense,
3.3o presto imbirbonì nel brulicame
3.4dell'altre arpie fameliche e melense:
3.5così sente talor di reo letame
3.6l'erba gradita alle frugali mense,
3.7così per verme che la fori al piede
3.8languir la pianta ed intristir si vede.
4.1O Principi reali e imperiali,
4.2gotico seme di grifagni eroi,
4.3forse accennando ai lupi commensali
4.4nelle veci dell'Io stampate il Noi?
4.5Spazzateci di qui questi animali
4.6parassiti del popolo e di voi,
4.7questa marmaglia che con vostro smacco
4.8ruba a man salva, e voi tenete il sacco.
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