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I BRINDISI

Poesie

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1.1Io vi ho promesso un brindisi, ma poi
1.2di scrivere una predica ho pensato,
1.3perché nessuno mormori di noi,
1.4perché non abbia a dir qualche sguaiato
1.5che noi facciamo la vita medesima
1.6tanto di carneval che di quaresima.
2.1Senza stare a citarvi il
2.2o quell'uggia del o il ,
2.3col testo proverò che un galantuomo
2.4può divertirsi, può mangiare e bere,
2.5e fare anche un tantin di buscherio,
2.6senza offender Messer Domine Dio.
3.1Narra l'antica e la moderna storia
3.2che i gran guerrieri, gli uomini preclari,
3.3eran famosi per la pappatoria;
3.4tutto finiva in cene e in desinari:
3.5e di fatto un eroe senza appetito
3.6ha tutta l'aria d'un rimminchionito.
4.1Perché credete voi che il vecchio Omero
4.2da tanto tempo sia letto e riletto?
4.3Forse perché lanciandosi il pensiero
4.4sull'orme di quel nobile intelletto
4.5va lontano da noi le mille miglia
4.6sempre di meraviglia in meraviglia?
5.1Ma vi pare! nemmanco per idea:
5.2sapete voi perché l'aspra battaglia
5.3di Troia piace, e piace l' ?
5.4Perché ogni po' si stende la tovaglia;
5.5perché Ulisse e quegli altri, a tempo e loco,
5.6sanno farla da eroe come da coco.
6.1Socrate, che fu tanto riverito,
6.2e tanto onora l'umana ragione,
6.3se vi faceste a leggere il
6.4scritto da Senofonte e da Platone,
6.5vedreste che tra i piatti e l'allegria
6.6insegnava la sua filosofia.
7.1Ma via, lasciamo i tempi dell' ,
7.2i sapienti e gli eroi del gentilesimo;
7.3passiamo ai tempi della Santa Triade,
7.4della Circoncisione e del Battesimo:
7.5piacque sotto la il mangiare,
7.6e piace adesso nell'èra volgare.
8.1Tutti siam d'una tinta, e per natura
8.2ci tira la bottiglia e la cucina:
8.3dunque accordiam la ghiotta alla Scrittura:
8.4anzi, portando il pulpito in cantina,
8.5vediam di fare un corso di buccolica
8.6tutto di balla alla chiesa cattolica.
9.1Papa Gregorio è un papa di criterio,
9.2e di Dio degnamente occupa il posto;
9.3eppur si sa che il timpano e il salterio
9.4accorda all'armonia del girarrosto;
9.5e se i preti diluviano di cuore,
9.6lo potete vedere a tutte l'ore.
10.1La è piena di ghiottonerie:
10.2il nostro padre Adamo per un pomo
10.3la prima fe' delle corbellerie,
10.4e la rósa ne' denti infuse all'uomo.
10.5S'ei per un pomo si giuocò il giardino,
10.6cosa faremo noi per un tacchino?
11.1Niente dirò di Lot e di Noè
11.2né d'altri patriarchi bevitori,
11.3né di quel popol ghiotto che Mosè
11.4strascinò seco per sì lunghi errori,
11.5che, male avvezzo, sospirò da folle
11.6perfin gli agli d'Egitto e le cipolle.
12.1Giacobbe, dalla madre messo su,
12.2Isacco trappolò con un cibreo,
12.3e inoltre al primogenito Esaù
12.4le lenticchie vendé da vero Ebreo:
12.5anzi, gli Ebrei, per dirla qui tra noi,
12.6chiedono il doppio da quel tempo in poi.
13.1Vo' dire anco di Gionata, che mentre
13.2Saùlle intìma ai forti d'Israele
13.3di tener vuoto per tant'ore il ventre,
13.4ruppe il divieto per un po' di miele;
13.5tanto è ver che la fame è sì molesta,
13.6che per essa si giuoca anco la testa.
14.1Venendo poi dal vecchio Testamento
14.2a ripassar le cronache del nuovo,
14.3cariche, uffici, più d'un sacramento,
14.4parabole, precetti, esempi, trovo
14.5(se togli qua e là qualche miracolo)
14.6che Cristo li fe' tutti nel Cenacolo.
15.1Sembra che quella mente sovrumana
15.2prediligesse il gusto e l'appetito;
15.3come fu visto alle nozze di Cana
15.4che sul più bello il vino era finito,
15.5ed ei col suo potere almo e divino
15.6lì su due piedi cangiò l'acqua in vino.
16.1Ed oltre a ciò rammentano i cristiani,
16.2e nemmeno l'eretico s'oppone,
16.3ch'egli con cinque pesci e cinque pani
16.4un dì sfamò cinquemila persone,
16.5e che gliene avanzâr le sporte piene,
16.6né si sa se quei pesci eran balene.
17.1Ne volete di più? L'ultimo giorno
17.2ch'ei stette in terra, e che alla mensa mistica
17.3ebbe mangiato il quarto cotto in forno,
17.4istituì la legge eucaristica,
17.5e lasciò nell'andare al suo destino
17.6per suoi rappresentanti il pane e il vino.
18.1Anzi, condotto all'ultimo supplizio,
18.2fra l'altre voci ch'egli articolò,
18.3dicon gli Evangelisti che fu sitio;
18.4ed allorquando poi risuscitò,
18.5la prima volta apparve, e non è favola,
18.6agli apostoli, in Emaus, a tavola.
19.1E per ultima prova, il luogo eletto
19.2onde servire a Dio di ricettacolo,
19.3se dall'ebraico popolo fu detto
19.4Arca, Santo dei Santi e Tabernacolo,
19.5i cristiani lo chiamano Ciborio,
19.6con vocabolo preso in refettorio.
20.1Lascerò stare esempi e citazioni,
20.2e cosa vi dirò da pochi intesa,
20.3da consolar di molto i briaconi:
20.4è tanto vero che la Madre Chiesa
20.5tiene il sugo dell'uva in grande onore,
20.6che si chiama la vigna del Signore.
21.1Dunque destino par di noi credenti
21.2nel padre, in quel di mezzo e nel figliuolo,
21.3di bere e di mangiare a due palmenti,
21.4e tener sui ginocchi il tovagliolo:
21.5e se questa vi pare un'eresia,
21.6lasciatemela dire, e così sia.
22.1Allegri, amici: il muso lungo un palmo
22.2tenga il minchion che soffre d'itterizia;
22.3noi siamo sani, e David in un salmo
22.4dice Servite Domìno in laetitia:
22.5sì, facciam buona tavola e buon viso,
22.6e anderemo ridendo in Paradiso.
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