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A UN ENCICLOPEDICO

Poesie

PoeTree.it

1.1Perché seccarmi? Perché dirmi sempre
1.2ch'io mostri il viso e badi che la lima
1.3coll'opera il cervel non mi distempre?
2.1Perché voler che all'impazzata imprima
2.2tutto ciò che mi frulla per la testa?
2.3Lo so che s'usa scappar fuori prima
3.1del tempo e a sedici anni alzar la cresta;
3.2ma io son pusillanime e non bramo
3.3dare a mangiare altrui roba indigesta.
4.1Se, non giungendo ancora al primo ramo
4.2della scienza il desiato frutto
4.3voi v'ingollaste come fece Adamo,
5.1a voi tocca non fare il farabutto:
5.2voi poeta e filosofo profondo
5.3parlate pure e scrivete di tutto.
6.1Messere, io come voi non son fecondo
6.2ogni giorno non posso a versi e a prose
6.3aprir la stura ed allagare il mondo.
7.1Mi diè natura allor che mi compose
7.2stitico ingegno, ed alla fantasia
7.3distribuì le penne in poca dose.
8.1E siate certo pur che questa mia
8.2non è modestia da prefazione
8.3che in velo d'umiltà detti albagia.
9.1Queste maschere lascio al bighellone
9.2che pei caffè facendo il letterato
9.3risparmia la lucerna ed il groppone;
10.1e un Socrate si stima arcibeato
10.2quando sulle colonne d'un giornale
10.3ha un castello di vento edificato.
11.1Io quando scrivo, scrivo tardi e male
11.2e tornare a riscriver mi conviene
11.3dumila volte; e spesso anco non vale
12.1piantarsi lì col petto e con le rene
12.2pigliandola a diritto ed a traverso:
12.3beato voi che fate presto e bene!
13.1Per me spesse fiate è tempo perso
13.2il lavoro d'un mese, e sto anco due
13.3che non c'è verso che mi venga un verso.
14.1Voi di vent'anni avete come grue
14.2tutto volato il ciel della scienza,
14.3io n'ho studiati trenta e sono un bue.
15.1Storie, Trattati, voi li fate senza
15.2uscir da letto e da Pilato a Erode
15.3voi non andate mai per la sentenza.
16.1Se si trattasse poi di fare un'Ode
16.2un Inno, un Salmo, una Romanza, un Dramma,
16.3che? Ve li soffia l'angelo custode.
17.1Quanto a facezie io credo che la mamma
17.2quando col babbo o con altri vi fece,
17.3masticasse in quel punto un Epigramma.
18.1Questa mia penna raggrinzata invece
18.2in un giorno un Sonetto non infilza
18.3e dodici quinari appena rece,
19.1e mi ci duole il fegato e la milza:
19.2intanto voi nel vostro parosismo
19.3sciorinate d'opuscoli una filza.
20.1L'arco mi scocca appena un sillogismo
20.2che già s'è rotto, e voi quanto scrivete
20.3più, tanto più vi cresce il priapismo,
21.1voi per aria le immagini prendete
21.2come farfalle, ché la spola estranea
21.3per tali uccelli vi tessé la rete.
22.1Chi non vuol far Centone o Miscellanea
22.2chi non s'affida alla semisaccente
22.3ciarliera nulleria contemporanea,
23.1riesce proprio un uom buono da niente,
23.2uno che affoga dentro un bicchier d'acqua,
23.3un Pedante grottesco e inconcludente.
24.1Io vo' pregar qualcuno se m'annacqua
24.2il crevellaccio sterile e salvatico,
24.3qualcun di quei che l'otre apre e scialacqua
25.1l'onda, e allor anch'io l'enfatico
25.2farò, aprirò bottega di sublime
25.3Tedesco, Italo–Gallo ed Asiatico.
26.1Ché trullo è quei che mite oggi s'esprime.
27.1Leggendo allora le gioconde insanie
27.2onde sovente il cranio mi gorgoglia
27.3un uom non sembrerò preso alle panie,
28.1come sembro qualor taluno ha voglia
28.2d'udir quei quattro ghiribizzi miei
28.3che sudo e trema il cor come una foglia.
29.1Fra tante mie grettezze anco vorrei
29.2guarir di questa e con disinvoltura
29.3ciarlar coi dotti al par che co' babbei.
30.1Perdio! Cosa si fa senza impostura?
30.2Datemi il tuono, datemi il cipiglio
30.3e bravo mi diran dalla paura.
31.1Anch'io mediterò nel nascondiglio,
31.2né la gente vedrà nel mio procedere
31.3il cavadenti di lontano un miglio.
32.1Ma no: al vostro mestier non voglio ledere:
32.2contento di pochissimi al suffragio
32.3starò a veder quel che potrà succedere.
33.1Intanto nel continuo naufragio
33.2dei cari condiscepoli e maestri
33.3imparo l'arte di remare adagio.
34.1Ma se a parlar di me consumo gli estri
34.2messere io temo che contro di me
34.3il Della Casa alfin non si scapestri.
35.1Di voi parliamo. Al mondo ormai non c'è
35.2cosa che non sappiate; avete a mente
35.3de' Gerofanti i libri e di Mosè,
36.1di Brama, di Confucio e d'altra gente:
36.2potreste disegnar l'itinerario
36.3dal Nord al Sud, dall'Ostro all'Occidente.
37.1Per voi fare un sistema od un Lunario
37.2è tutt'una. Sapete quanti lumi
37.3contien di tutti i cieli il lampadario,
38.1e vi son noti della Luna i fiumi
38.2più del patrio rigagnolo e del gelo
38.3vedeste e del calorico i costumi.
39.1Voi della terra i codici e del cielo
39.2conoscete e traete le sentenze
39.3dall'Alcorano al par che dal Vangelo.
40.1Tutte le discipline e le scienze
40.2voi possedete insomma e vi son noti
40.3più l'universo e sue adiacenze.
41.1Se i vostri libri ai secoli remoti
41.2trasmigreran per la via del progresso
41.3ai nostri perfettissimi nepoti,
42.1giocherei che più d'un starà perplesso
42.2se siate nato nell'età dell'oro;
42.3o se all'eroicomico e sconnesso
43.1decimonono secolo, il decoro
43.2d'aver prodotto agli uomini si debbia
43.3d'una mente sì nobile il tesoro.
44.1Il mio gracile fior nato alla nebbia
44.2passerà sconosciuto al par di quello
44.3che si coglie, s'annosa e poi si trebbia;
45.1e sulla breve zolla, unico avello,
45.2non che del genio la perpetua face,
45.3non brucerà nemmeno un zolfanello.
46.1Andate voi che ne siete capace
46.2per il mar dello scibile a vapore,
46.3e zoppicar lasciate in santa pace
47.1per questa uggiosa via me, che nel core
47.2ho un reumatismo che mi fa dir ohi,
47.3né dell'alloro sentirò l'odore.
48.1Scordatevi di me che temo il poi
48.2giù nella flemma sonnolento ed ebro:
48.3e allegramente svolazzate voi
49.1col vostro aereostatico cerebro.
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