about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books

136

Filippo Scarlatti (????–????)
Poesie

PoeTree.it

1.1Salve Regina eccelsa, singulare,
1.2ferma colonna che risprende e luce
1.3fra l'altre com'un sol che sempre appare,
1.4tu se' vera speranza e guida e duce,
1.5fra noi mortal, d'ogni pace e concordia,
1.6e per tuo mezzo ogni ben si conduce!
1.7Tu fin ponesti all'orribil discordia
1.8che fu fra 'l tuo Figliuolo e quell'antico
1.9padre, ove in etterno ognun te essordia,
1.10ché pel suo fallo era fatto nimico
1.11di tuo città tutta l'umana gregge
1.12e per tuo umiltà si fece amico,
1.13cercando el tuo Figliuol la nuova legge
1.14per far tornare a lui ogni ribello
1.15e riempier lassù le vòte segge.
1.16Veduto adunque el mansueto agnello
1.17ch'altri che lui non n'avie degnitate,
1.18ti mandò 'l suo ministro Gabriello,
1.19'n figura umana a dispor l'ambasciate
1.20come di te vestir vuol carne umana
1.21per tua virginità e umiltate.
1.22Illustrissima stella tramontana,
1.23come 'ntendesti quel saluto santo,
1.24istupefatta istie tuo mente sana.
1.25Lo 'ngravidar di te fu in quel tanto
1.26quanto penasti a dire: - Ecco l'ancilla
1.27del mio Signore -. E lo Spirito Santo
1.28in uno stante in ombra di favilla
1.29obumbrando ti misse in ventre el seme,
1.30pel qual l'umana gregge fu tranquilla.
1.31Posò in te e tu in lui la speme.
1.32- Magnifica, Signor, l'anima mia -
1.33dicesti per piatà ch'al cor ti preme,
1.34perché ripien fuss'ogni profezia,
1.35come gli antichi savi avien parlato,
1.36Davìt e Samüel e Geremia.
1.37O degno frutto da te generato
1.38in capo a nove mesi, e tu pulzella
1.39restasti pria e poi che fussi nato!
1.40Sacratissima, degna, umile e bella,
1.41di te è nato el Padre e Sposo e Figlio,
1.42invitta, eccelsa Madre, illustra e snella.
1.43Corporalmente, sanz'alcun periglio
1.44o duol di tua persona, el tuo vasello
1.45partorì il degno frutto e 'l fresco giglio,
1.46acompagnata da quel vecchierello
1.47Ioseph, e 'l bue era nella capanna
1.48col degno frutto in mezzo all'asinello.
1.49Regina, e' si cantò per te Osanna,
1.50rendendo grazie a te tutte le mente,
1.51perché porgesti al secol dolce manna.
1.52L'altra allegrezza, che ti fé galdente,
1.53quando e tre Magi vennon col tesoro,
1.54guidati dalla stella in oriente
1.55avendo nel tuo gremio el divin coro,
1.56Guasparre primo re fu 'nginocchiato;
1.57basciando e piè, offerse el censo d'oro.
1.58Toccando, statim quel fu diventato,
1.59ch'era in decrepità, sì giovinetto
1.60che l'uman secol fu maravigliato.
1.61Tosto po' Baldassarri con diletto
1.62incenso offerse, e santi piè baciando,
1.63e dal tuo frutto quel fu benedetto.
1.64In mirra il dono fa poi, seguitando,
1.65d'India quel Marchionne t'ebbe offerto
1.66col puro core e sempre te laldando.
1.67Po', come santa Chiesa mostra aperto,
1.68in braccio ha Semeone il Re divino
1.69per la circuncision di tanto merto;
1.70po' da Giovan Batista suo cugino
1.71fu batezzato nel diserto tempio,
1.72qual fu principio al novo e bel cammino.
1.73Portando quel nel tuo mantello iscempio,
1.74nutristil come fa il figlio la madre,
1.75di lui veggendo mirabile essempio.
1.76Seguir volendo el voler di suo Padre,
1.77acciò che s'adempiessi ogni scrittura,
1.78si misse in man di quelle genti ladre.
1.79Per salvar tutta l'umana natura
1.80sofferse morte cruda, e 'l terzo giorno
1.81isplendiente apparve a tuo figura.
1.82Po' ascese in ciel quel Creatore addorno;
1.83la sesta fu sacratissimo amanto.
1.84Avendo in Galilea il collegio intorno,
1.85infuse in voi l'ardente Spirto Santo,
1.86mandato a te in ispezie di colomba,
1.87qual riscaldò l'appostolato santo.
1.88Lingua di fuoco a ciaschedun rimbomba
1.89sopr'alle teste di quel sacro Amore
1.90della dolcezza della eccelsa tromba.
1.91E la settima fu quando 'l Signore
1.92lo Spirito dal corpo ti disciolse
1.93e nelle braccia sua con gran dolzore
1.94el corpo e l'alma insieme a sé racolse.
1.95Ergo, chi ama te quel ben si fida,
1.96po' che per te da tanto error ci tolse.
1.97O fonte di piatà, colonna e guida,
1.98che chi t'appella per sua avocata
1.99tirerà l'alma dove 'l ben s'annida,
1.100verginissima, pura, immaculata
1.101Madre del ciel, ti priego c'hai a pregare
1.102per me 'l tuo Figlio, che t'ha tanto amata.
1.103Accettala, merzé, non indugiare,
1.104Vergine umìl sanz'alcuna mancanza,
1.105viva speranza del nostro adorare!
1.106Io so che 'l picciol don non è abbastanza
1.107qual a te converiesi all'orazione,
1.108ma mie lingua s'è mossa a tuo speranza.
1.109Or questa ultima prece e intenzione
1.110a te dirizzo, Virgo inclita e pia,
1.111fede e speranza a mia redenzione,
1.112ché sanza te pregare invan saria
1.113ogni opra di mortale a mio socorso,
1.114e sarie scarsa ogni altra nostra via.
1.115Vergine immaculata, s'io son corso
1.116dinanzi a tuo clemenza, o degno fiore,
1.117la tuo virtù parca 'l vizio trascorso.
1.118Felice quel che t'invoca col core,
1.119e ben nat'alma chi ti brama e cede
1.120con pura fede e con perfetto amore.
1.121O glorïosa madre, abbi merzede
1.122dell'afritta città ch'è tribulata,
1.123Fiorenza bella che ti porta fede!
1.124Di cielo in terra pace gli abbi data,
1.125e fa' che tutti insieme sieno uniti.
1.126Madre, deh, non guardar nostre peccata,
1.127ma scaccia e feri e crudi aspri appetiti
1.128de' cittadin che a lei sono ribelli
1.129acciò che' titol suoi sien più graditi!
1.130Racomandoti ancora e mia fratelli
1.131e padre e madre e suore, Istella diana,
1.132pupilli e vedovette e orfanelli.
1.133Passa qual acqua el mar bellezza umana,
1.134e quel fior fresco è or palido e smorto,
1.135che l'alma mia da te facìa lontana.
1.136Ergo, ti priego ch'al mie viver corto
1.137i' liberato sia da quello errore,
1.138dove ciascuno in etterno sta morto.
1.139O vaso di clemenza, alto valore,
1.140per te, splendor, non per acuto ingegno,
1.141noi possiam esser libri dal dolore!
1.142Sacratissima, umìle, i' non son degno
1.143di te parlar col mio fraile stile;
1.144però ti priego che non m'abbi a sdegno,
1.145me, che cognosco ch'io son vermin vile
1.146e flagil peccator, somma clemenza:
1.147miserere di me, Virgo gentile!
1.148Guardami, Madre, dalla ria sentenza!
1.149E qui fo fine al dire, o Mater Dei,
1.150raccomandando l'alma a tua eccellenza,
1.151non dicend'altro che: memento mei.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)