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27

Filippo Scarlatti (????–????)
Poesie

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1.1Ingegnisi ciascun d'aver da sé,
1.2poi che la carità è quasi spenta,
1.3ché chi d'aver da sé non s'argomenta
1.4non gli val dietro al dir poi: ohimmè!
1.5E voglia ben ciascun guardar perché
1.6lasciarse per altrui egli aconsenta,
1.7ché de' servigi nessun si ramenta,
1.8fornito il suo bisogno in buona fé.
1.9Ond'io priego ciascun che s'aümenti,
1.10se può, di non cadere in povertà,
1.11perché lo fuggon gli amici e' parenti,
1.12e sottomette la sua libertà
1.13ed è schernito fra le molti genti,
1.14e ognun disce come ben gli sta.
1.15E così averà
1.16a chi di povertà non ha paura,
1.17ché più che morte ell'è crudele e dura.
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