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1.1Sola dirò virtù, che 'l mondo onora
1.2l'obietto del suo segno,
1.3dai buon seguìta perché conosciuta.
1.4In quella parte dov'ella dimora
1.5fa di gran pregio degno
1.6lo spirto; da chi grata è ricevuta,
1.7quanto più l'ama, conosce e ripùta
1.8tanto cresce l'effetto,
1.9che per essa virtù gli porge lume,
1.10e fallo circuspetto
1.11di nome, d'onoranza e di costume,
1.12finché diventa in lei tutto perfetto.
1.13Indi prende diletto
1.14l'anima e 'nverso il suo principio mira,
1.15per virtù del disio ch'al ciel la tira.
2.1Virtù fa lieta in sé sempre la mente,
2.2quand'è dentro albergata,
2.3e così il vizio la contrista e danna.
2.4La coscïenza semplice e fervente,
2.5ch'è di virtute armata,
2.6caso d'aversità punto l'affanna;
2.7non si commuove come al vento canna,
2.8ché virtù la circonda,
2.9fondata nell'amor di sua chiarezza,
2.10sanza macula, monda,
2.11perché virtù possiede la fortezza,
2.12medïante la qual tutta è gioconda.
2.13Così cresce feconda
2.14la viva vita, che già mai non more:
2.15morte non può nel virtüoso core.
3.1Virtù drizza il nostro desidero
3.2al sommo bene eterno,
3.3che mai non si daria per nostro merto.
3.4Virtù dà luce al nostro emispero,
3.5virtù serra lo 'nferno,
3.6e 'l vizio il tien dall'altra parte aperto.
3.7Virtù fa l'uomo audace al bene sperto,
3.8non paüroso o lasso;
3.9e 'nsieme con virtù cresce la possa.
3.10E n'è onorato il sasso
3.11posto a coprir del virtüoso l'ossa,
3.12e 'l dissoluto ha sempre il pensier basso,
3.13senza ritrarsi un passo
3.14della dannosa via falsa e lasciva,
3.15che pria di lode e poi di grazia il priva.
4.1Ogni effetto, che in sé virtù si dice
4.2per l'atto virtüoso,
4.3mostra l'origin suo donde procede:
4.4di virtù nasce onor, gloria felice,
4.5e del miser vizioso
4.6danno e vergogna e zenzania si vede.
4.7E tien fitto nel loto il grieve piede,
4.8nel mal viver corrotto,
4.9e, quanto più s'aggira, più s'infanga;
4.10sempre ha la man più sotto
4.11a tanto che convien che ci rimanga,
4.12per la rüina de l'ultimo botto.
4.13Ma 'l buon, discreto e dotto
4.14cessa la morte e corre alla salute,
4.15la qual s'acquista per seguir virtute.
5.1Può dire il virtüoso aver due etate;
5.2termin di fine ha l'una
5.3e l'altra è senza termine, infinita,
5.4nella qual non si contan le giornate
5.5né si teme fortuna,
5.6anzi ha un dì sol di sempiterna vita.
5.7Ma chi per sua miseria l'ha smarita,
5.8della vita la via,
5.9sempre è subietto a morte e morto vive.
5.10Quando l'anima ria
5.11va 'nanzi a quel che tutto circuscrive
5.12a pianger senza scusa sua follia,
5.13giustizia non oblia.
5.14Pena perpetüal, punire il vizio
5.15d'eternal morte è 'l suo final giudizio.
6.1Corrono a morte i miseri dolenti,
6.2alla qual gli trasporta
6.3la lor malignità, la lor sozzura:
6.4supplicio senza fin, pianti e lamenti
6.5dove speranza è morta
6.6e la giustizia in sempiterno dura.
6.7O violente dannar della natura!
6.8ed è peccar chiamato,
6.9colpa e cagion di nostra contumazia,
6.10a nichil simigliato,
6.11senza sustanza, privazion di grazia,
6.12a tôr la vita del beato stato.
6.13Quanto è vile il peccato
6.14più è la cechità del peccatore,
6.15che si fa servo di sì vil signore.
6.16— Canzon, in compagnia delle virtute
6.17va' dove vuol ventura
6.18e non ti seperar già mai da loro;
6.19e le sonanti note non sien mute,
6.20cantando alla sicura.
6.21S'alcuna loda acquisti, è car tesoro;
6.22ricorderai quanto è breve il dimoro
6.23di nostra vita e le sue streme rive.
6.24Colui può dir che vive,
6.25che 'l viver suo da biasimo difende
6.26e il suo veloce corso in virtù spende.
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