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1.1Ave, pastor della tua santa madre
1.2e cattolico tempio al nostro mondo,
1.3ave, suppremo a noi pastore e padre,
2.1ave, di Pietro successor giocondo,
2.2unico, singular, sanza simìle
2.3apostolico ver padre fecondo,
3.1grande di dignità, di mente umìle,
3.2padre, e non genitor, di tanti figli
3.3quanti son quei del gesuano ovile!
4.1Tu non se' pur pe' moderni consigli
4.2ma per divina providenzia eletto,
4.3dalla qual la possanza e 'l nome pigli.
5.1O padre, quanto spiritual diletto
5.2considerando te, quanta letizia
5.3si de' trovar nel tuo santo concetto!
6.1In te misericordia, in te giustizia,
6.2a te è aperta l'una e l'altra via:
6.3punire e perdonar nostra malizia.
7.1O grande, inistimabil signoria!
7.2Di sopra è dato quanto in terra dai:
7.3adunque il cielo e 'l mondo è in tua balìa.
8.1Chi serve Dio non se ne pente mai
8.2e chi invece di lui ti serve in terra
8.3tenga fermo il disio, c'ha fatto assai.
9.1Fra Dio e 'l peccatore ogni gran guerra,
9.2pur che ti piaccia, si converte in pace;
9.3così chi serve te, padre, non erra.
10.1La superna bontà, quando ti piace
10.2benignamente a noi perdonar, prieghi
10.3a trarre il peccator di contumace.
11.1Divin precetti son tutti i tuo prieghi,
11.2sempre sta Dio al tuo voler parato:
11.3chi sciogli è sciolto e legato è chi leghi.
12.1Tu se' l'asperges me d'ogni peccato,
12.2tu non dai solamente il ben terreno:
12.3chi ricorre a' tuoi piè sarà salvato.
13.1Padre, di tanta preminenza èi pieno
13.2che se' tu solo e puoi dar quello a tutti,
13.3che tutti gli altri a te dar non potrièno.
14.1Alla sant'ombra tua si son ridutti
14.2i bon fedel, ch'eran fuor del camino,
14.3nel scismatico tempio al mal condutti;
15.1el dì preclar del confessor Martino
15.2si ricreò l'apostolica corte:
15.3quel santo dì pigliasti il gran domino.
16.1Tu se' quella colonna giusta e forte,
16.2candida, sanza macula, sincera,
16.3che puoi al peccator dar vita e morte.
17.1A te si può ben dir colonna vera,
17.2fortezza, firmamento e dirittura,
17.3sostegno di chi grazia in Cristo spera.
18.1O mirabil potenza alta e sicura,
18.2qual maraviglia a dir che 'l Creatore
18.3faccia la voglia della creatura!
19.1Quest'è detto a te, padre e signore;
19.2quel che tu vuoi di noi quel vuole Iddio,
19.3tanto t'è dato in cielo e 'n terra onore.
20.1Tu se' vero avversario d'ogni rio,
20.2de' buoni albergo, refugio e conforto
20.3robusto, ove bisogna, e giusto e pio;
21.1tu fai ch'ogni foresta pare un orto
21.2e le spilonche hai fatte ad oratorî:
21.3ragion trïunfa, abbattendo ogni torto.
22.1I venenosi spin son fatti fiori,
22.2nascosi i ladri, abbattuti i superbi,
22.3che nol fêr pria a te gli altri pastori.
23.1Ove sono i crudeli animi acerbi?
23.2Tu gli ha' sì da lunge dilungati
23.3ch'a lor dai notte e per te il giorno serbi.
24.1Beato se' fra tutti gli altri nati.
24.2Parliamo un poco de' preteriti anni,
24.3quando venien per grazia e battezzati.
25.1Per temenza de' furti e degl'inganni
25.2si facien forti nel terren romano
25.3a cento, a mille, per fuggir lor danni,
26.1con buone scorte e con armata mano.
26.2Or chi vorria mal far se ne coruccia
26.3o fugge mille miglia da lontano.
27.1E se ci viene una vil feminuccia
27.2dovunque si fa notte si riposa
27.3e porta per ispada una cannuccia.
28.1Come trovasti la tua santa sposa
28.2quasi scura, usurpata e poverella!
28.3E tu l'hai fatta diva e luminosa.
29.1Padre, a' giudizî tuoi non si sapella;
29.2beato è quel che 'n tua grazia si trova:
29.3tu se' ver possessor d'ogni favella,
30.1armario della legge vecchia e nuova,
30.2e se 'l giudeo e 'l pagan non han fede
30.3a dir che non sien tuoi nessun si mova.
31.1Tu possiedi chi crede e chi non crede
31.2Iddio in carne, e quei son in errore
31.3per incredulità prendon mercede.
32.1E terrò fermo come torre el core,
32.2ché si parte dal ver chiunque vuol dire
32.3che tu non sia d'ogni anima signore.
33.1E tengo fé che, essendo per morire
33.2un giudeo, un pagan, ch'ognuno aspetta
33.3giungere a quel che non si può fuggire,
34.1redur volendo l'anima mal retta
34.2ch'ella si salveria se tu dicessi:
34.3»Va', che da Dio e me sia benedetta«.
35.1Né credo ch'altramenti esser potessi,
35.2e, se mi fusse ragion domandata,
35.3eccola qui, chi contradir volessi:
36.1temporal puoi di potenzia ordinata,
36.2spiritual di potenzia assoluta,
36.3padre, tanta balìa dal ciel t'è data.
37.1Non è né minuita né cresciuta
37.2l'autorità ch'a Pier fu posta in mano,
37.3perché infinitamente è conceduta.
38.1Se 'l pregar di Grigor salvò Traiano,
38.2leggendo la sua vita virtüosa,
38.3che si tiene esser salvo, e fu pagano,
39.1a te è piccolina ogni gran cosa:
39.2tu tien le chiavi de l'eternal vita,
39.3quel che per te si vuol negar non s'osa.
40.1Come la santa tua parola uscita
40.2alle divine orecchie s'apresenta,
40.3è sanz'altra eccezion da Dio essaudita.
41.1El ciel della tua voglia si contenta,
41.2l'anima apresso nel tuo arbitrio posta;
41.3chi vuol ben amar lui del tuo amor senta.
42.1Quella che tanto vale e non ti costa,
42.2cioè misericordia e perdonanza,
42.3porgine, padre, a l'alma ben disposta,
43.1la quale, avendo in te ferma speranza,
43.2può dir d'averla in Dio, per quello effetto
43.3che 'n te riluce della sua possanza.
44.1Ma 'l nostro basso e fragile intelletto,
44.2per non vederne più, più non ci pensa:
44.3quest'è da reputar nostro difetto.
45.1Tu se' il ministro per cui si dispensa
45.2quello angelico pan, che l'alma civa
45.3di maggior frutto e di più grazia immensa,
46.1che vero spera in eterno esser viva,
46.2se questo prende e fedelmente crede
46.3l'attiva vita e la contemplativa.
47.1Padre, chi a te s'aumilia e perdon chiede,
47.2remessa ogni follia, tanto sie prava,
47.3se tua clemenza el perdonar concede,
48.1ogni criminal peso in noi disgrava.
48.2Adunque, padre, la tua man beata
48.3per grazia ostendi e le mie colpe lava.
49.1Quella mi da' ch'è tanto disïata
49.2poi che se' in terra in persona di Dio,
49.3sendo uomo e, come noi, cosa formata.
50.1Sol fammi croce, padre e signor mio,
50.2e sarò apresso a Dio fra gli altri suoi,
50.3bench'i' sia peccator misero e rio,
51.1poi che nel grado se' che far lo puoi.
51.2Per la tua santità giusta e famosa
51.3Dio ti diè grazia salvar te e' tuoi.
52.1Amen e così sia come 'l dir chiosa.
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