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1.1Benché sia grave e rio
1.2il mio perverso errore,
1.3benché io non sia d'eterno esilio indegno,
1.4Padre benigno e pio,
1.5il tuo giusto furore
1.6non s'accenda ver' me con tanto sdegno.
1.7Tu l'arco tiri, e 'l segno
1.8è 'l mio penoso fianco;
1.9così da strali afflitto,
1.10quasi cervo trafitto,
1.11dovunque volgo il core e 'l piede stanco,
1.12colmo d'alto spavento
1.13la tua grande ira e 'l mio gran fallo sento.
2.1Signor, se gli occhi volgo
2.2a la tua irata faccia,
2.3sento l'ossa tremar, gelare 'l sangue;
2.4e, se a me gli rivolgo,
2.5coscienza minaccia,
2.6e ne rimane 'l cor freddo, ed esangue
2.7per le mie colpe langue,
2.8sotto il cui peso molto
2.9non può durar la vita;
2.10e l'antica ferita
2.11che salda parve al mio pensiero stolto
2.12s'aprì di fuori e dentro
2.13sangue putrido mostra insino al centro.
3.1Col viso a terra chino
3.2e di dolore sparso
3.3meno la vita e i miei dì tristi e negri,
3.4perché, a morte vicino,
3.5di un vil disio son arso,
3.6onde perdei tutti i miei beni integri;
3.7però languidi ed egri
3.8sono rimasi i sensi
3.9e 'l cor s'affligge e strugge
3.10e come leon rugge,
3.11quando a tanta viltade avvien che pensi:
3.12tu vedesti 'l mio fango,
3.13Signore, e sai quel ch'io sospiro e piango.
4.1Il mio continuo pianto
4.2e l'ostinato affanno
4.3la luce agli occhi, a l'alma il vigor toglie:
4.4i cari amici intanto
4.5lunge da me sen vanno
4.6né pietà alcuna i miei sospiri accoglie:
4.7vi è ben con fiere voglie
4.8chi lacci a' miei piè tende;
4.9altri con sue menzogne
4.10m'assalse e con rampogne;
4.11ma, com'uom che non parla e non intende,
4.12io sordo e muto fui
4.13né mai risposi al mormorar d'altrui.
5.1Perché in te solo spero,
5.2tengo certa fidanza
5.3che vorrai, Padre, al gran bisogno aitarmi;
5.4e, perché quell'altiero
5.5abbassi ogni baldanza,
5.6che ad ogni inciampo mio parate ha l'armi,
5.7so che vorrai salvarmi;
5.8perché 'l mio grave fallo
5.9conosco e non lo scuso
5.10né la pena ricuso
5.11né pongo al bene oprar tempo o intervallo,
5.12se fia la tua man presta,
5.13contra chi turba ogni mia impresa onesta.
6.1Fra le sirene io varco e fra gli scogli:
6.2dammi, Signor, virtute,
6.3ch'io venghi a te, mio porto e mia salute.
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