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1.1Beato l'uom cui dona il re del cielo
1.2l'error commesso e le cui macchie copre
1.3la divina pietà col suo velo!
2.1beato l'uom cui de le sue mal'opre
2.2ragion non chiede il giusto seggio eterno,
2.3e 'l petto aperto e senza inganno scopre!
3.1Perché io tacqui il mio fallo, o re superno,
3.2dal tuo flagello io fui percosso e spinto
3.3dove ognor punge il crudel verme interno:
4.1dunque da mortal piaga oppresso e vinto,
4.2a te, Signore il mio peccato apersi
4.3con gli occhi molli e 'l cor di spine cinto;
5.1ma se tardi i miei prieghi a te conversi,
5.2tu già non fosti a perdonarmi lento,
5.3Padre, che largo ogni tua grazia versi.
6.1Chi solca questo mar d'ogni tormento
6.2e vuol trovar di sua salute 'l porto,
6.3ricorra a te, mentre ha propizio il vento;
7.1che se talora fia pallido e smorto,
7.2fra rie tempeste e minacciosi scogli
7.3non sarà mai però da l'onde assorto.
8.1Ne le miserie mie, nei miei cordogli
8.2tu sei refugio, tu conforto vero;
8.3cotante insidie omai dal mio piè togli.
9.1Tu mi prometti, come io bramo e spero,
9.2darmi 'l tuo lume e far soave e piano
9.3questo cieco, spinoso, erto sentiero.
10.1Depon la tua fierezza, o cor umano,
10.2né far come caval che sprone e morso
10.3solo obedisce, da ragion lontano.
11.1Chi non ritiene a l'empie voglie 'l corso
11.2duro freno avrà poi, ma chi si fida
11.3nel Signor, fia da sua pietà soccorso.
12.1Con festevoli dunque e liete grida
12.2lodi 'l Signore e 'n lui si glori e vanti
12.3chiunque è giusto e chi nel core annida,
13.1la sua mercé, dritti pensieri e santi.
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