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1.1Quel sempre chiaro ed onorato giorno
1.2onde piacque al Messia, tolto da terra,
1.3sparger sovra gli eletti il sacro dono
1.4che promesso avea già per tante lingue,
1.5coronato di rose, ingrata prole,
1.6oggi a noi torna, per tornarci a mente
1.7quanto, se diamo a le sue grazie loco,
1.8ne sia largo di quelle il re del cielo.
2.1Ei s'era alzato poco innanzi al cielo,
2.2quando gli afflitti suoi fedeli un giorno,
2.3stando raccolti in un medesmo loco,
2.4dopo un gran tuon che fe' tremar la terra,
2.5vider, levando in su gli occhi e la mente,
2.6pioversi sovra l'aspettato dono
2.7in forma di faville, e in ogni prole
2.8cominciâro a parlar con varie lingue.
3.1Erano ivi ad udir tutte le lingue
3.2che nate son sotto diverso cielo
3.3e Mauri ed Indi e l'una e l'altra prole
3.4che percuote aquilone e mezzogiorno.
3.5Questi dicean: — Oh che mirabil dono!
3.6Non sono essi creati in questo loco? —
3.7Ed ascoltava con stupor di mente
3.8l'idioma ciascun de la sua terra.
4.1Così, correndo in ogni estrema terra,
4.2si sparse il suon de l'infiammate lingue,
4.3ch'a ripensarlo pur, trema la mente.
4.4Indi quel che fu ratto al terzo cielo
4.5con Pietro viene ad occupare il loco
4.6ove sedea la più superba prole
4.7che poi li fece di quel seggio dono
4.8ponendo 'l suo dove apparisce il giorno.
5.1Ma noi che fummo desti a più gran giorno,
5.2tenendo sempre ogni pensiero a terra,
5.3non alziam l'intelletto a sì gran dono
5.4e ben sapem quante presaghe lingue
5.5ch'abbian predetto già di prole in prole
5.6quel ch'oggi vede ogni purgata mente;
5.7e, pur sepolti in così basso loco,
5.8fatto n'avem di questo fango cielo.
6.1Con noi ragiona, dimostrando 'l cielo
6.2tante bellezze sue la notte e 'l giorno.
6.3Alme beate, questo è 'l vostro loco;
6.4a che ponete ogni speranza in terra?
6.5Ben è fuor di se stesso e senza mente
6.6chi non l'ascolta, perché perde un dono
6.7che nol potria tutta l'umana prole
6.8narrar con quante sono e penne e lingue.
7.1Lasso! ch'ognor con l'opre e con le lingue
7.2sente da noi più grave offesa il cielo
7.3e, qual d'aquila suol mentita prole,
7.4non potemo affissar le luci al giorno;
7.5e se non fosse di pietade il dono,
7.6più non avrebbe il pregar nostro loco;
7.7ma verria forse a la divina mente
7.8nuovo pensier di ruinar la terra.
8.1Tu che per noi salvar venisti in terra,
8.2come prima contâr già mille lingue,
8.3a le nostre miserie omai pon mente:
8.4tu sol sei vita e per te solo al cielo
8.5s'apre la strada e chiuso è ogni altro loco;
8.6tu sol puoi fare a la tua indegna prole
8.7di quel santo, ineffabil spirto dono
8.8ch'a le tenebre nostre apporta il giorno.
9.1Mentre vivemo un breve giorno in terra,
9.2Signor, manda il tuo dono in queste lingue
9.3che son pur di tua prole e siati in mente
9.4che hai promesso ad ognuno il loco in cielo.
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