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1.1Padre del ciel, signor d'ogni signore,
1.2bontate immensa e carità infinita,
1.3che sopportasti con tanto dolore
1.4morte per dare a noi l'eterna vita,
1.5volgi i tuoi santi lumi a un peccatore
1.6che genuflesso ti domanda aita:
1.7come giusto, benigno, santo e pio,
1.8sarà più tua pietà che 'l fallir mio.
2.1Conosco veramente esser indegno
2.2mirar l'immagin de la tua figura
2.3chiodata e morta sopra 'l duro legno
2.4per redenzion de l'umana natura;
2.5ma la tua carità, che passa 'l segno,
2.6m'apre la larga strada e mi assicura
2.7ch'io venghi a te d'amor tutt'infiammato
2.8a dimandar perdon del mio peccato.
3.1Glorioso signor, tu perdonasti
3.2al reo ladron che ti avea tant'offeso;
3.3ne l'aspra tua passion ti smenticasti
3.4di quei che te menâr legato e preso;
3.5con la lingua e col cor poscia pregasti
3.6per quei che in croce ti avean vilipeso:
3.7perdona ancòra a me, ché a te s'aspetta,
3.8come a Dio, 'l perdonar, non la vendetta
4.1Scorgimi 'l bon cammin, ché sei mio duce,
4.2che io teco venghi a la gloria superna:
4.3tu sei via, vita, verità e luce
4.4del mondo tutto, e per te si governa;
4.5e poi, quando ti piaccia, mi conduce
4.6per mostrar la pietà che in te s'interna
4.7se mai fu prego alcun di grazia degno,
4.8con gli altri eletti tuoi nel tuo bel regno.
5.1Piacciati, signor mio, di prender cura
5.2di questa in alto mar spalmata barca,
5.3per accidente e poi per sua natura
5.4di grave colpa e di peccati carca:
5.5il mar rinforza e lei con gran paura
5.6entro a Scilla e Cariddi errando varca
5.7e teme che fortuna col suo orgoglio
5.8non la sommerga o la percuota in scoglio.
6.1Alzar le luci a gran fatica ardisco
6.2per mirarti, Signor, in tanta pena,
6.3confitto in questa croce, e ne nutrisco
6.4dolor in me ch'a lacrimar mi mena,
6.5e di novo il cor mio ti offerisco
6.6come la tua divota Maddalena,
6.7e piang'anch'io, come già pianse lei,
6.8la morte tua e li peccati miei.
7.1Signor, ch'in questo legno duro e grave
7.2sopportasti, com'uom, figliol d'Iddio,
7.3la morte, e così in man ti die' la chiave
7.4del suo bel regno il tuo fattore e mio,
7.5il perdonar ti fu dolce e soave
7.6ogni ignominia, e così far vogl'io:
7.7perdòno per tuo amor e non mi pesa
7.8ogni ingiuria, ogni oltraggio ed ogni offesa.
8.1Madre del redentor benigna e pia,
8.2riposacol di Cristo sacro e santo,
8.3perch'io ti veggio in così acerba e ria
8.4pena, coperta di uno scuro manto,
8.5qual servo vengo a farti compagnia
8.6col dolor cordiale, col caldo pianto
8.7per il tuo figlio, che battuto e morto
8.8lo veggio in croce e veramente a torto.
9.1Non niego in alcun modo, anzi confesso
9.2di avere offesa la sua maestade
9.3e che del mio peccato il grave eccesso
9.4non meritava grazia né pietade;
9.5però ricorro languido e difesso
9.6a te, Maria, che sei somma bontade,
9.7che tu impetre per me qualche perdono
9.8dal tuo figliuol col qual piango e ragiono.
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