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1.1Come fuggir per selva ombrosa e folta
1.2nova cervetta sòle,
1.3se mover l'aura tra le frondi sente,
1.4o mormorar fra l'erbe onda corrente,
1.5così la fera mia me non ascolta;
1.6ma fugge immantenente
1.7al primo suon talor de le parole
1.8ch'io d'amor movo: e ben mi pesa e dole,
1.9ma non ho poi vigor, lasso dolente,
1.10da seguir lei, che leve
1.11prende suo corso per selvaggia via,
1.12e dico meco: or breve
1.13certo lo spazio di mia vita fia.
2.1Ella sen fugge, e ne' begli occhi suoi
2.2gli spirti miei ne porta
2.3nel suo da me partir, lasciando a' venti
2.4quant'io l'ho a dir de' miei pensier dolenti:
2.5né già viver potrei, se non che poi
2.6ritorna, e ne' tormenti,
2.7onde questa alma in tanta pena è torta,
2.8quasi giudice pio mi riconforta.
2.9Non che però 'l mio grave duol s'allenti;
2.10ma spero, e ragion fôra,
2.11pietà trovar in quei begli occhi rei;
2.12ond'io le narro allora
2.13tutte le insidie e i dolci furti miei.
3.1Né taccio ove talor questi occhi vaghi
3.2sen van sotto un bel velo,
3.3s'avien che l'aura lo sollevi e mova,
3.4e come il dolce sen mirar mi giova
3.5(non che l'ingorda vista ivi s'appaghi),
3.6e qual gioia il cor prova
3.7dove 'l bel piè si scopra, anco non celo:
3.8così gli inganni miei conto e rivelo,
3.9né questo in tanta lite anco mi giova.
3.10Deh chi fia mai che scioglia
3.11ver' la giudice mia sì dolci prieghi,
3.12ch'almen non mi si toglia
3.13dritta ragion, se pur pietà si nieghi?
4.1Donne, voi che l'amaro e 'l dolce tempo
4.2di lei già per lungo uso
4.3saper devete, e i benigni atti e i feri,
4.4chiedete posa a i lassi miei pensieri,
4.5i quai cangiando vo di tempo in tempo;
4.6né so s'io tema o speri,
4.7già mille volte in mia ragion deluso:
4.8sì m'ha 'l suo duro variar confuso,
4.9e 'l dolce riso, e quei begli occhi alteri
4.10vòti talor d'orgoglio,
4.11ch'altrui prometton pace e guerra fanno.
4.12Né già di lei mi doglio,
4.13che 'n vita tiemmi con benigno inganno.
5.1Pietosa tigre il cielo ad amar diemmi,
5.2donne, e serena e piana
5.3procella il corso mio dubbioso face:
5.4onde talora il cor riposa e tace,
5.5talor ne gli occhi e ne la fronte viemmi
5.6pien di duol sì verace,
5.7ch'ogni mia prova in acquetarlo è vana.
5.8Allor m'adiro, e con la mente insana
5.9membrando vo che men di lei fugace
5.10donna sentìo fermarsi
5.11a mezzo il corso, e se 'l buon tempo antico
5.12non mente, arbore farsi,
5.13misera, o sasso; e lacrimando dico:
6.1Or vedess'io cangiato in dura selce,
6.2come d'alcuna è scritto,
6.3quel freddo petto; e 'l viso e i capei d'oro,
6.4non vago fior tra l'erbe o verde alloro,
6.5ma quercia fatti in gelida alpe, od elce
6.6frondosa, e 'l mio di loro
6.7penser, dolce novella al core afflitto,
6.8contra quel che nel ciel forse è prescritto,
6.9recar potesse. Ahi mio nobil tesoro,
6.10troppo inanzi trascorre
6.11la lingua e quel ch'i' non detto ragiona:
6.12colpa d'Amor, che porre
6.13le devria freno, ed ei la scioglie e sprona.
7.1Canzon, tra speme e doglia
7.2Amor mia vita inforsa, e ben m'avveggio
7.3che l'altrui mobil voglia
7.4colpando, io stesso poi vario e vaneggio.
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