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22

Rime

PoeTree.it

1.1Che fie di me? che vo' tu far di nuovo
1.2d'un arso legno e d'un afflitto core?
1.3Dimmelo un poco, Amore,
1.4acciò che io sappi in che stato io mi truovo.
2.1Gli anni del corso mio al segno sono,
2.2come saetta c'al berzaglio è giunta,
2.3onde si de' quetar l'ardente foco.
2.4E' mie passati danni a te perdono,
2.5cagion che 'l cor l'arme tu' spezza e spunta,
2.6c'amor per pruova in me non ha più loco;
2.7e s'e' tuo colpi fussin nuovo gioco
2.8agli occhi mei, al cor timido e molle,
2.9vorria quel che già volle?
2.10Ond'or ti vince e sprezza, e tu tel sai,
2.11sol per aver men forza oggi che mai.
3.1Tu speri forse per nuova beltate
3.2tornarmi 'ndietro al periglioso impaccio,
3.3ove 'l più saggio assai men si difende:
3.4più corto è 'l mal nella più lunga etate,
3.5ond'io sarò come nel foco el ghiaccio,
3.6che si distrugge e parte e non s'accende.
3.7La morte in questa età sol ne difende
3.8dal fiero braccio e da' pungenti strali,
3.9cagion di tanti mali,
3.10che non perdona a condizion nessuna,
3.11né a loco, né tempo, né fortuna.
4.1L'anima mia, che con la morte parla,
4.2e seco di se stessa si consiglia,
4.3e di nuovi sospetti ognor s'attrista,
4.4el corpo di dì in dì spera lasciarla:
4.5onde l'immaginato cammin piglia,
4.6di speranza e timor confusa e mista.
4.7Ahi, Amor, come se' pronto in vista,
4.8temerario, audace, armato e forte!
4.9che e' pensier della morte
4.10nel tempo suo di me discacci fori,
4.11per trar d'un arbor secco fronde e fiori.
5.1Che poss'io più? che debb'io? Nel tuo regno
5.2non ha' tu tutto el tempo mio passato,
5.3che de' mia anni un'ora non m'è tocca?
5.4Qual inganno, qual forza o qual ingegno
5.5tornar mi puote a te, signore ingrato,
5.6c'al cuor la morte e pietà porti in bocca?
5.7Ben sare' ingrata e sciocca
5.8l'alma risuscitata, e senza stima,
5.9tornare a quel che gli diè morte prima.
6.1Ogni nato la terra in breve aspetta;
6.2d'ora in or manca ogni mortal bellezza:
6.3chi ama, il vedo, e' non si può po' sciorre.
6.4Col gran peccato la crudel vendetta
6.5insieme vanno; e quel che men s'apprezza,
6.6colui è sol c'a più suo mal più corre.
6.7A che mi vuo' tu porre,
6.8che 'l dì ultimo buon, che mi bisogna,
6.9sie quel del danno e quel della vergogna?
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