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1677

Rime

PoeTree.it

1.1Mira devotamente, alma pentita,
1.2un tempio augusto e grande,
1.3e le nove opre in lui del novo Sisto,
1.4che d'ogni parte a contemplar n'invita;
1.5ove il sol raggi spande,
1.6ed egli le sue grazie, anzi di Cristo,
1.7ch'oggi è nato, oggi apparso ed oggi è visto,
1.8divina imago d'invisibil Padre,
1.9che seco fece e col suo spirto il mondo.
1.10Quel ch'apparse a Mosè qual viva fiamma,
1.11che luce e non infiamma;
1.12quel ch'Egitto percosse e 'n mar profondo
1.13aperse a' fidi il passo e l'empie squadre
1.14lasciò sommerse al fondo;
1.15quel d'eserciti Dio, che dona e toglie
1.16le vittorie e le spoglie;
1.17quel Re di gloria e Re del ciel superno
1.18oggi si mostra qui nel Figlio eterno.
2.1E con divinità mirabil tempre
2.2d'umanità contesta
2.3unisce, e quel ch'appare o cela a' sensi
2.4solo egli sa, com'il congiunga e 'l tempre;
2.5ma 'l volo han corto a questa
2.6opra sublime i miei pensieri accensi,
2.7od altra mente ch'invaghisca e pensi,
2.8mentre maravigliando a' santi giri
2.9piena di riverenza e di spavento,
2.10vinta natura si conosce e vede
2.11da l'animosa fede,
2.12con l'ingegno immortal, che meno è lento.
2.13E qual cristallo, in cui non passi o spiri
2.14o pioggia od aura o vento,
2.15tal a quel raggio sol d'eterno amore
2.16s'apre il virgineo fiore;
2.17e perché arroge al mondo empio e protervo,
2.18Vergine è Madre, e 'l Re somiglia il servo.
3.1Pensiero, aperto è il cielo, e mille e mille
3.2corone e fiamme e lampi
3.3d'angelico splendor l'han fatto adorno;
3.4ma da le parti lucide e tranquille
3.5di que' celesti campi,
3.6sparsi d'un bel candor che vince il giorno,
3.7e da quell'armonia che gira intorno,
3.8la rozza turba a contemplare inchina,
3.9desta a la nova luce e desta al canto.
3.10E quell'umile albergo, ov'è nascosa
3.11già ne la notte ombrosa,
3.12che stende riverente il sacro manto,
3.13de gli angeli e del cielo alta Regina,
3.14col vecchierello accanto,
3.15e 'l parto adora, che promesso fue
3.16tra l'asinello e 'l bue,
3.17e vedrai dove un loco angusto il serra
3.18miracolo a' celesti eguale in terra.
4.1O maggior, come credo e veggio, o parmi,
4.2ch'ogni divina mente,
4.3ogni sfera celeste ancor l'onori.
4.4Per lui deposte già l'insegne e l'armi
4.5ne l'ultimo oriente
4.6e ne l'avversa parte, e queti i cori
4.7che di Marte accendean fiamme e furori;
4.8e non è sol fra sé la terra amica,
4.9serrando a Giano favoloso il tempio;
4.10ma fra la terra e 'l cielo è stabil pace,
4.11nato uomo e Dio verace,
4.12che offrendo se medesmo al fero scempio,
4.13sosterrà pena sol di colpa antica,
4.14e può domar quell'empio
4.15ch'ordì per nostra morte il primo inganno,
4.16fatto di noi tiranno;
4.17e qual trofeo lasciando il preso incarco,
4.18aprir del cielo e d'Acheronte il varco.
5.1Già divien muto Apollo e l'antro e l'onde
5.2e gli dei falsi e vani,
5.3la cui morte nel canto egli predisse;
5.4né Dafne ne la quercia altrui risponde
5.5più con accenti umani;
5.6ma quel fine ha lo spirto, ond'ella visse,
5.7ch'a gl'idoli superbi il ciel prescrisse;
5.8e giace Amon ne la deserta arena,
5.9ove tempesta fece Austro spirando
5.10pur come soglia in procelloso Egeo;
5.11co' templi di Mitreo
5.12giace il gran carro, ove legò domando
5.13Berecinzia i leoni; or non gli affrena;
5.14giacciono o sono in bando
5.15i Coribanti ancor di Creta e d'Ida,
5.16che rimbombò di strida;
5.17e da gli altari suoi dolente fugge
5.18Api ed Anubi, e più non latra o mugge.
6.1E 'l vero ch'adombrar le prime carte,
6.2sparge luce novella,
6.3luce, ch'è luce de l'eterna luce.
6.4Correte, o genti, da lontana parte
6.5con la serena stella,
6.6ch'a ritrovare il Signor vostro è duce.
6.7Ed offrite co' regi, a cui riluce,
6.8come a Dio, come a Re, che il fine attende,
6.9mirra odorata e 'nsieme incenso ed oro;
6.10co' pastori il lodate, e 'l vostro affetto
6.11non vinca un rozzo petto;
6.12e con gli angeli fate i balli e 'l coro,
6.13e con qual mente più s'illustra e 'ntende,
6.14coronati fra loro,
6.15ch'a le schiere celesti, a le terrene
6.16egual gioia conviene;
6.17e d'uom, ch'è vero Dio, l'amore e 'l zelo
6.18oggi esalta la terra, umilia il cielo.
7.1Sisto, la nostra mente al ciel solleva
7.2con l'imagini sante, e i sensi interni
7.3purgati, e l'alma dal terreno e grave
7.4desta al maraviglioso ed alto suono:
7.5però quasi umil dono
7.6t'offre, canzone, il core e spera e pave,
7.7ed invaghisce di que' cori eterni,
7.8a l'armonia soave,
7.9anzi se stesso pur gli sacra e molce
7.10al suon canoro e dolce:
7.11poich'odori non ho, ch'io sparga o incenda,
7.12o statue o spoglie d'or, ch'al tempio appenda.
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