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1446

Rime

PoeTree.it

1.1De le più fresche rose omai la chioma
1.2lieto, Imeneo, circonda
1.3pria che tramonti il fortunato giorno,
1.4e n'incorona i sette colli; e Roma,
1.5ancor d'eroi feconda,
1.6rose produca a le sue torri intorno;
1.7di rose il Tebro oltre l'usato adorno
1.8le sue rive dimostri,
1.9né siano in maggior pregio il lauro e gli ostri,
1.10benché, vinto il nemico,
1.11di lor s'ornasse in quel buon tempo antico
1.12o famoso Africano o grande Augusto,
1.13ché nova gloria agguaglia onor vetusto.
2.1Se la fronde, Imeneo, ch'io tanto onoro,
2.2ti piacque al crine avvolta
2.3perché fu di valore antica insegna,
2.4or cangia ne la rosa il verde alloro,
2.5ch'in queste piagge è colta,
2.6e più nova virtù dimostra e segna,
2.7talch'ogni fior per lei si sprezza e sdegna
2.8da la bella Ciprigna,
2.9e di più nobil sangue ancor sanguigna
2.10la stima il fero Marte,
2.11che dispiegolla in più sublime parte:
2.12talché degna la rosa è d'altri carmi
2.13fra balli e feste e più fra schiere ed armi.
3.1Vieni dunque, Imeneo, cinto di rose,
3.2co la novella Aurora,
3.3che s'adorna di rose il crine e 'l grembo;
3.4e co l'aure più lievi e rugiadose,
3.5che, mentre ella s'infiora,
3.6spargono intorno pur di rose un nembo.
3.7Vedi fiorir sino al ceruleo lembo
3.8de l'ondoso Tirreno,
3.9che perle e gemme pur ti porta in seno.
3.10Ma nel viso di Flavia in mezzo 'l gelo
3.11son più belle che 'n cielo;
3.12e perde l'Alba se con lei contende:
3.13vieni, vieni, Imeneo, che 'l sol discende.
4.1Vieni, vieni, Imeneo, ch'omai scintilla
4.2Espero e 'l ciel s'imbruna;
4.3ma Flavia più serena a noi riluce,
4.4e con sembianza placida e tranquilla
4.5vince la bianca luna,
4.6e vincerebbe la purpurea luce.
4.7Vien, che t'aspetta il valoroso duce,
4.8che le luci divine
4.9pur di Flavia sospira e 'l biondo crine,
4.10ed a que' dolci sguardi
4.11già par tutto di foco; e tu ritardi:
4.12porta i diletti omai, le noie sgombra,
4.13scuoti la face d'oro e scaccia l'ombra.
5.1Vieni, che senza te perpetuo in terra
5.2non è scettro o corona,
5.3né stabil regno o signoria costante.
5.4Vien per antica stirpe, illustre in guerra,
5.5la cui fama risuona
5.6oltre l'ultimo Battro e 'l mauro Atlante.
5.7Per te già figli attende il casto amante:
5.8tu de gli avi la gloria
5.9stendi a' nipoti e l'immortal memoria.
5.10Tu le cose mortali
5.11fai quasi eterne, a le celesti eguali;
5.12scuoti la face d'oro, e quasi stelle
5.13siano intorno a la tua l'altre facelle.
6.1Ecco Imeneo, vedi la fiamma e 'l lampo,
6.2Roma, e 'n fiorita vista
6.3la notte e 'l ciel, cui nulla nube attrista;
6.4e quasi mansueti in lui rimira
6.5l'Orse e 'l Leon, che più lucente or gira.
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