about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books

1435

Rime

PoeTree.it

1.1Onde sonar d'Italia intorno i monti
1.2de le più colte e più leggiadre rime,
1.3e crollar l'alte cime
1.4gli olmi, i pini, gli abeti, i lauri, i faggi,
1.5per cui facean concento i fiumi e i fonti,
1.6infin da l'Alpe a l'arenose sponde?
1.7E 'l mar con tutte l'onde,
1.8mormorando cessò gli usati oltraggi?
1.9E de la crespa fronte ardenti raggi
1.10incontra 'l sol vibrò purpurei e d'oro,
1.11a cui sospende l'arco e la faretra,
1.12onde i figli di Niobe irato estinse
1.13Febo, e prende la cetra,
1.14com'allor ch'i giganti in Flegra ei vinse
1.15coronato d'alloro?
1.16Ecco dal suo canoro
1.17giogo lunge le Muse, e lunge avvampa
1.18di nove faci una congiunta lampa.
2.1Il giorno lieto e 'l suo splendor conosco,
2.2e la pompa real ch'Italia accoglie;
2.3e con mutate spoglie
2.4te, Ferrando, veder lontano or parme,
2.5te prima gloria del paese tosco:
2.6te canta il coro, e Febo a' suoi concenti
2.7ti molce l'aria e i venti,
2.8che già cantò de' tuoi la gloria e l'arme;
2.9e 'l Greco a te misura il nostro carme.
2.10Ma non cessan le Grazie o cessa Amore
2.11intanto di versar rose e giacinti
2.12e quanti fiori il maggio a noi produce,
2.13o l'aprile ha dipinti,
2.14a questa ch'onestate e fé conduce,
2.15di se stessa maggiore,
2.16per farle eterno onore;
2.17benché non bastin fiori, ombre e ghirlande,
2.18e ciò ch'instilla il ciel, la terra spande.
3.1Ché non è degno, onde si faccia il manto
3.2od altro che le membra orna e circonda,
3.3ciò che si scuote e sfronda,
3.4per serico trapunto, o tesse e pinge;
3.5e di verdi sorelle indegno è 'l pianto,
3.6che s'aduna stillando al freddo cielo,
3.7per cristallo che 'n gelo
3.8di vecchia neve più s'indura e stringe;
3.9e quello che di conca umor dipinge;
3.10e quanto sceglie in più lucenti arene
3.11avara man de l'Ermo o pur del Tago,
3.12non basta al culto, onde si mostra adorna,
3.13quasi del cielo imago;
3.14né sotterra, ove il dì giammai non torna
3.15di preziose vene,
3.16pietra a lei più conviene;
3.17né splende a par di lei, dov'ella appare,
3.18perla o gemma che mandi il ricco mare.
4.1Ma co l'animo vince ogni ricchezza,
4.2ogni tesoro, e giunge in nobil parte,
4.3che più ne serba e parte;
4.4e mentre l'oro sparge, onor aduna
4.5e gloria miete; e 'n più sublime altezza
4.6chi siede? E se non parve il seggio angusto
4.7a la figlia d'Augusto,
4.8chi più si può vantar d'ampia fortuna?
4.9o di chiaro valor, che non imbruna
4.10per volger d'anni o per girar de' lustri,
4.11quand'ella terra e ciel mesce e perturba;
4.12anzi lucente è qui, non pur sereno,
4.13s'a l'animosa turba
4.14rallentò mai l'ingiuriosa il freno,
4.15nemica a' fatti illustri;
4.16e quinci par che illustri
4.17Toscana tutta e le rischiari il giorno,
4.18e corona le fa di raggi intorno.
5.1Quinci l'ava passò le gelide Alpe,
5.2ch'ad invitto d'Europa antico regno
5.3giunse quasi sostegno,
5.4e diede i successori ai grande Enrico;
5.5oltre Pirene ancora, Abila e Calpe,
5.6l'una e l'altra d'Alcide alta colonna
5.7inchinan l'alta donna;
5.8e la figlia, che fece al pare amico
5.9lo sposo, ch'era dianzi aspro nemico.
5.10Qui torna la nepote, e più felice,
5.11onde colei partì, costei riporta
5.12gioia e speranza pur di novi figli,
5.13quasi un'istessa porta,
5.14ch'aperse il passo al ferro ed a' perigli
5.15de l'Italia infelice;
5.16or sia più grata invice,
5.17ed onde Marte i nostri campi infiamma
5.18senza incendio Imeneo scuote la fiamma.
6.1E qui pur lega Amor due nobil'alme:
6.2qui il sangue lotteringo in un si mesce
6.3con quel ch'a' Toschi accresce
6.4l'antica gloria, e novo onore aggiunge;
6.5e qui due stirpi invitte in un congiunge,
6.6e ciascuna di fama ha ricchi fregi
6.7tra peregrini egregi,
6.8e trionfi e corone e scettri e palme;
6.9stringe la fede qui due fide palme;
6.10e d'una parte castità risplende
6.11con beltà pura, e nobiltà pareggia
6.12e ciò ch'in donna più s'onora e piace;
6.13d'altra quasi fiammeggia
6.14valor, senno, di guerra arte e di pace,
6.15spirto ch'al ciel intende,
6.16Astrea ch'a lui discende;
6.17e mentre l'una mano il ferro vibra,
6.18l'altra giuste bilance appende e libra.
7.1Ma di più grave carme e d'altra penna
7.2degna è quella virtù che sì l'esalta,
7.3e di lode più alta,
7.4ché questa si disperde al lieto grido;
7.5e parlo e scrivo in guisa d'uom ch'accenna,
7.6mentre Imeneo si canta al ciel notturno,
7.7e più bello ch'eburno
7.8suona il teatro e 'l bel paterno nido,
7.9e l'Appenino e l'arenoso lido.
7.10Vivan dunque felici; e 'l breve dono
7.11usino de l'età, che vola e fugge
7.12più veloce che stral, né torna indietro,
7.13ch'ogni cosa si strugge;
7.14ecco, chi saldo pare è quasi un vetro,
7.15e di color che sono
7.16sol ci rimane il suono,
7.17e la Fama che parla in guisa d'ombra;
7.18l'altre cose la Morte e 'l Tempo sgombra.
8.1Vivan felici adunque,
8.2e dian figli e nipoti al Tosco Impero,
8.3e premio a la virtude e luce al vero.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)