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1348

Rime

PoeTree.it

1.1Quando ritardo a' miei pensieri il corso,
1.2donna d'imperio degna, i vostri pregi
1.3tesser volendo e 'l nome vostro in rime,
1.4veggio farmisi innanzi al primo occorso
1.5invitto duce e cavalieri egregi,
1.6perch'io portar di Pindo a l'alte cime
1.7tema, in suon più sublime,
1.8spoglie, palme, trofei; l'insegne e l'armi
1.9e 'l lucid'ostro e le corone io veggio,
1.10e 'l sacro manto e 'l seggio;
1.11e perché d'ogni ardire io mi disarme,
1.12mute quasi le cetre e basso il carme.
2.1Tal che dico fra me: "Chi poggia or tanto
2.2quanto la fama lor s'innalza e spande?
2.3Qual mai virtù me' vinse in casi avversi?
2.4Questa è materia da stancar nel canto
2.5Febo e Parnaso, ove in stil chiaro e grande
2.6di gloriosa laude ordisca i versi.
2.7Merti così diversi
2.8o più raro valor, più degni esempi,
2.9Italia non mirò, da poi ch'a terra
2.10vide il suo imperio in guerra,
2.11benché rammenti pur gli antichi tempi;
2.12e quasi gli alzerebbe altari e tempi".
3.1Così pensando, i miei desiri intenti
3.2stanchi già sono anzi ch'io parli o scriva;
3.3ma cortesia, deh! non mi prenda a scherno,
3.4e gradisca il silenzio, i gravi accenti,
3.5e 'l puro affetto ond'il parlar deriva.
3.6Né già men bel de lo splendore interno
3.7è quel ch'in voi discerno
3.8di fuor, perle, rubini, avorio ed oro
3.9e rose sparte in bianca e viva neve,
3.10e 'n dolce spazio e breve
3.11di natura e d'amor gloria e tesoro;
3.12ma chi dipinge quel ch'io dentro onoro?
4.1Quai saranno i colori e l'ombre e i lumi,
4.2onde possa ritrar leggiadro stile
4.3quelle virtù di cui già sete adorna?
4.4o pietra in cui scolpire alti costumi
4.5alcun possa talor d'alma gentile?
4.6o penna, che descrive e poi distorna
4.7quel che man dotta adorna,
4.8e 'n varie guise pur colora e parte?
4.9Ben si potrian lodar (non forse a pieno)
4.10gli occhi e 'l volto sereno,
4.11ma in descriver di voi l'interna parte
4.12vinti sarian gl'ingegni e vinta l'arte.
5.1E come in ciel veggiam la bianca Luna,
5.2o chi vicino a lei si volge errante,
5.3o più lontan Marte, Saturno e Giove,
5.4ma contar non possiam, qualor imbruna,
5.5de l'imagini sue, che son cotante,
5.6ogni stella che tarda o presta move;
5.7tal ne la mente, o dove
5.8l'alma del suo splendor s'illustra e splende,
5.9lucenti raggi il mio pensiero adombra,
5.10quasi per nube od ombra;
5.11ma de' vostri alti doni appena intende
5.12la minor parte, e se n'abbaglia e accende.
6.1Ed a quelli ch'ei scorge, il dir non basta
6.2di lingua che si sciolga in pigre voci:
6.3però ne l'alma il meglio ascondo e celo.
6.4Portino il vostro nome, o bella, o casta,
6.5mille cigni canori e più veloci,
6.6dal Mincio a l'Arno, anzi da l'Arno al cielo,
6.7mentre con puro zelo,
6.8v'ergo statua nel cor quasi o colonna.
6.9Bella è la chiara ed onorata fama
6.10dove gloria più s'ama;
6.11ma più bella virtù d'eccelsa donna,
6.12ch'in cima siede e del suo cor s'indonna.
7.1Canzon, perché alto sorga,
7.2e sia de le sue lodi adorna e lieta,
7.3ella tocca d'onor più nobil meta.
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