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Rime

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1.1Qual de' tuoi duci o de' tuo' fatti illustri,
1.2città felice de l'antica Manto,
1.3gloria maggiore o vanto
1.4t'accrebbe o pur ti fece il grembo adorno?
1.5O quel ch'in ampio sen d'onde palustri
1.6tu raccogliesti nel materno esiglio,
1.7figlio di Manto e figlio
1.8del tosco fiume, quando a te d'intorno,
1.9facendo con Apollo Astrea soggiorno,
1.10sorger le nuove mura in mezzo a l'acque
1.11vedesti, e tutte a la superba mole
1.12meravigliar le ninfe e' dei selvaggi,
1.13e partir l'ombre oscure e i caldi raggi
1.14con giusta lance più sereno il sole;
1.15o pur quel dì fu a te più caro e piacque
1.16quando Virgilio nacque,
1.17ch'ebbe, dov'odi ancor la chiara tromba,
1.18famosa cuna appo famosa tomba?
2.1O pur quando a Tebaldo il sacro Augusto
2.2del paterno valore il premio diede,
2.3e tu di tanta fede
2.4la mercé fosti, anzi l'onor più degno?
2.5O quando al giusto padre ancor più giusto
2.6successe il figlio, e, come lucid'onda
2.7dal fonte in fiume inonda,
2.8derivò in lui virtù d'alma e d'ingegno?
2.9O ver più lieta di femmineo regno
2.10eri talor quando la nobil donna
2.11e vincitrice fu d'empio contrasto,
2.12e diede altrui sì gloriosi esempi,
2.13sacrando in varie parti altari e tempi,
2.14e 'l cor, più d'ogni tempio e puro e casto,
2.15quasi fosse del Cielo alta colonna?
2.16Ché 'n ogni cor s'indonna
2.17amor del giusto, e 'n onorata impresa
2.18s'obblia, per nova grazia, antica offesa.
3.1O quando t'assalì d'intorno e cinse
3.2Ezzelino, il feroce empio tiranno?
3.3Nel glorioso affanno,
3.4fosti più lieta del sonoro grido?
3.5Perch'invitto guerrier, che tutto vinse
3.6con quella man ch'era assai pronta a' carmi
3.7ma via più forte a l'armi,
3.8lo scacciò dal tuo verde ombroso lido
3.9pur come di virtù nemico infido,
3.10e spesso ruppe le sue schiere e sparse.
3.11Ovver di fama più onorata i fregi
3.12avesti allor ch'in periglioso campo,
3.13via più veloce che fulmineo lampo,
3.14(taccio l'altre sue spoglie e i cari pregi)
3.15vincitore in un dì tre volte apparse?
3.16O per lagrime sparse
3.17a Pinamonte, a l'umil plebe amico,
3.18rimembri con diletto il duolo antico?
4.1O quando, vinto pria Manfredi in guerra,
4.2contaminato del paterno oltraggio,
4.3col re possente e saggio
4.4Guido fece d'onor più raro acquisto
4.5là 've di sangue l'infelice terra
4.6ondeggiava e tra spoglie ed armi sparte
4.7orribil Morte e Marte
4.8correan con volto lagrimoso e tristo?
4.9O quando il vecchio figlio, a tempo avvisto,
4.10macchia non volse onde l'onor s'asperga;
4.11ma 'n sé dolente e 'ncontra Amor severo
4.12d'ingiusto scorno in quell'ingiusto sangue
4.13lavar si volle e fé 'l tiranno esangue?
4.14Ei, come degno sol di giusto impero,
4.15insegnò altrui come l'onor si terga,
4.16come s'innalzi ed erga,
4.17come più bel dopo l'ingiurie ei splenda,
4.18ed oppressa virtù più forte ascenda.
5.1Tu ricca d'avi, alma città famosa,
5.2fosti non pur, ma fortunata al mondo;
5.3di nipoti ei fecondo:
5.4anzi accrebber sua gloria e quelli e questi;
5.5ma chi nel sen de l'alta notte ombrosa
5.6ardisce numerar le vaghe stelle,
5.7opre antiche e novelle
5.8racconti e i nomi onde tu gloria avesti,
5.9perché sopita grazia omai si desti
5.10d'antico fatto e 'l fosco obblio no 'l copra
5.11de gl'ingrati mortali, onde sovente
5.12del passato s'oscura alta memoria;
5.13e parte aspira a la moderna gloria
5.14de' novi eroi, ch'è quasi un sol lucente,
5.15lo qual, rotte le nubi, i raggi scopra.
5.16Ben fu mirabil opra,
5.17perché le sue non vanti Asia od Egitto,
5.18fare invitta magione a duce invitto.
6.1Di barbariche genti alta possanza,
6.2il varco in te non tenta e non aperse;
6.3e, qual Porsenna o Serse,
6.4che fece oltraggio al mar di novo ponte,
6.5Attila parte, e quel ch'ogni empio avanza,
6.6e Federigo al re del ciel rubello;
6.7ma lieto onore e bello,
6.8e nobil pompa e senza oltraggi ed onte
6.9duo grandi augusti in coronata fronte
6.10pria Sigismondo e poscia Carlo accolse;
6.11quegli a Francesco onore accrebbe e grado,
6.12e l'aquile e la croce, altero e grande
6.13dono, cui la sua stirpe innalza e spande;
6.14questi al figliuol di lui, che 'l fosco guado
6.15fece sanguigno allor ch'al ciel le sciolse,
6.16onde Francia si dolse.
6.17Così trionfi di fortuna incerta,
6.18chiusa a la guerra e solo in pace aperta.
7.1Così la gloria de l'invitto padre
7.2accresce il figlio e palme aggiunge a palme,
7.3le città prende e l'alme;
7.4l'altro figliuol la terra e l'onde varca
7.5e segue Carlo e tra l'ardite squadre
7.6primo chiede i perigli, i premi estremo;
7.7alfin, duce supremo
7.8era secondo a chi sedea monarca,
7.9quando il filo troncò l'invida Parca.
7.10Così Guglielmo al ciel l'erede ha scorto,
7.11d'altre città signor ch'affrena e regge
7.12e la gloria de gli avi in lor rinnova;
7.13e l'uno i greci augusti, e l'altro a prova
7.14orna i romani, i quai diero arme e legge;
7.15e mentre soggiogar l'occaso e l'orto,
7.16qui virtute ebbe il porto,
7.17la fede Olimpo, e Febo altro Parnaso
7.18ed altro sol che non conosce occaso.
8.1Qui l'auro e 'l lauro il mio signor corona,
8.2né d'altrui fosti mai più altera o lieta,
8.3né man più giusta il freno allenta o stringe
8.4o più cortese a chi s'inchina umile,
8.5né più dotta a la spada e 'n dolce stile,
8.6e te di vero amor circonda e cinge
8.7muro sublime più di Pindo e d'Eta;
8.8né la tua fé s'acqueta,
8.9benché sii forte e di sicura possa,
8.10e sovra Olimpo è minor Pelio ed Ossa
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