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Rime

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1.1O felice, onorato, almo terreno,
1.2che quinci l'Adria inonda,
1.3quindi il Tirren circonda,
1.4non ti bastava intorno aver duo Mari,
1.5e sì difesa l'una e l'altra sponda?
1.6Ma in mezzo l'ampio seno,
1.7sotto il ciel più sereno,
1.8ne vagheggi un ch'è dolce e senza pari.
1.9Tutti i lumi più chiari
1.10e le fiamme più belle
1.11de le notturne stelle
1.12si fanno specchio in questo puro argento,
1.13che non perturba il vento,
1.14né confondon le pioggie e le procelle;
1.15e 'n altra parte il sol non è sì vago
1.16di vagheggiar la sua lucente imago.
2.1Qual purpureo color d'onde sanguigne
2.2fu sì vago giammai,
2.3di tremolanti rai
2.4o di negre viole in su l'aurora?
2.5Quando Progne rinnova i dolci lai
2.6e l'aria si dipigne,
2.7e voi, stelle benigne,
2.8vi dimostrate rugiadose ancora,
2.9qual ceruleo colora,
2.10qual zaffiro o qual ostro
2.11il mar vermiglio o 'l nostro,
2.12ch'a questo bianco Mare oggi non ceda,
2.13o parta il sole o rieda?
2.14a questo Mar, che non ha scoglio o mostro
2.15e con la via ch'imbianca il ciel contende,
2.16di tante luci ognor fiammeggia e splende!
3.1Segno il candore e la bellezza è segno
3.2di questo Mar, c'ha pace
3.3non incerta o fallace,
3.4e lunge mostra il porto a' naviganti
3.5in cui risplende quasi chiara face;
3.6né fortuna o disdegno
3.7può nel suo stabil regno,
3.8né sono di sirena i dolci canti,
3.9né perde i legni erranti
3.10mezzo tra l'onde ascosa
3.11con voce insidiosa;
3.12ma de le Grazie il dilettoso coro,
3.13e quel concento è loro
3.14ch'umiliar potrebbe alma feroce;
3.15ma nel musico Mar non d'aure o d'acque,
3.16ma di virtù l'alta armonia ci piacque.
4.1Or non si vanti allor che più risuona
4.2con tante isole Egeo,
4.3non quello in cui perdeo
4.4Dedalo il figlio, che troppo alto ascese
4.5e per l'altero volo in mar cadeo,
4.6ch'a lui palma o corona
4.7gloria non cresce o dona,
4.8non vittoria immortal d'aspre contese;
4.9ma l'uno e l'altro prese
4.10dal sepolcro la fama,
4.11per cui piange e richiama
4.12Arianna Teseo con alte voci
4.13da' suoi legni veloci
4.14e sovra il lido ancor sospira ed ama,
4.15per cui d'Icaro il volo e 'l duro caso
4.16si rinnova da l'orto infin l'occaso.
5.1Ma dura tomba e sconsolata morte,
5.2o ventura nemica,
5.3o mesta fama antica,
5.4pregio non giunge a questo Mar sì puro
5.5ch'un vago seno mormorando implica:
5.6anzi con miglior sorte
5.7e con note più scorte
5.8s'appella e mai non vede il cielo oscuro;
5.9ma tranquillo e securo
5.10è 'l suo porto soave
5.11a fortunata nave,
5.12né teme di tempesta o d'atro nembo
5.13il casto e nobil grembo,
5.14o pur di verno tempestoso e grave,
5.15ma vi fan cari ed amorosi balli
5.16ninfe adorne di perle e di coralli.
6.1Canzon, le vele negre
6.2non spiego per oblio,
6.3onde il buon re morio;
6.4né tanto innalzo l'incerate penne
6.5che di cader accenne,
6.6né gloria di sepolcro aver desio;
6.7ma basterà se questo sole e l'aura
6.8le forze al mio valor cresce e ristaura.
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