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Rime

PoeTree.it

1.1O figlie di Renata,
1.2io non parlo a la pira
1.3de' fratei che né pur la morte unio,
1.4che di regnar malnata
1.5voglia e disdegno ed ira
1.6l'ombre, il cener, le fiamme anco partio;
1.7ma parlo a voi che pio
1.8produsse e real seme
1.9in uno istesso seno,
1.10quasi in fertil terreno
1.11nate e nodrite pargolette insieme,
1.12quasi due belle piante
1.13di cui serva è la terra e il cielo amante.
2.1A voi parlo, che suore
2.2del grand'Alfonso invitto,
2.3avete onde sprezzar Giuno e Diana,
2.4ed ogni regio onore
2.5di quella che 'n Egitto
2.6più ristrinse co' suoi legge profana:
2.7ché se moglie e germana
2.8offrì chioma votiva
2.9ch'ornò il ciel di faville,
2.10voti vostri ben mille,
2.11passando ove sua luce a pena arriva,
2.12ardon nel primo cielo
2.13anzi il gran sol d'inestinguibil zelo.
3.1A voi parlo, in cui fanno
3.2sì concorde armonia
3.3onestà, senno, onor, bellezza e gloria;
3.4a voi spiego il mio affanno,
3.5e de la pena mia
3.6narro, e 'n parte piangendo, acerba istoria;
3.7ed in voi la memoria
3.8di voi, di me rinnovo;
3.9vostri effetti cortesi,
3.10gli anni miei tra voi spesi,
3.11qual son, qual fui, che chiedo, ove mi trovo,
3.12chi mi guidò, chi chiuse,
3.13lasso! chi m'affidò, chi mi deluse.
4.1Queste cose, piangendo,
4.2a voi rammento, o prole
4.3d'eroi, di regi, gloriosa e grande;
4.4e se nel mio lamento
4.5scarse son le parole,
4.6lagrime larghe il mio dolor vi spande.
4.7Cetre, trombe, ghirlande,
4.8misero, piango e piagno
4.9studi, diporti ed agi,
4.10mense, logge e palagi,
4.11ov'or fui nobil servo ed or compagno;
4.12libertade e salute
4.13e leggi, oimè!, d'umanità perdute.
5.1Da' nipoti d'Adamo,
5.2oimè!, chi mi divide?
5.3O qual Circe mi spinge infra le gregge?
5.4Oimè! ché in tronco o in ramo
5.5augel vien che s'annide
5.6e fera in tana ancor con miglior legge:
5.7lor la natura regge,
5.8e pure e dolci e fresche
5.9lor porge l'acque il fonte,
5.10e 'l prato e 'l colle e 'l monte
5.11non infette, salubri e facili esche,
5.12e 'l ciel libero e l'aura
5.13lor luce e spira e lor scalda e ristaura.
6.1Merto le pene, errai:
6.2errai, confesso; e pure
6.3rea fu la lingua, il cor si scusa e nega:
6.4chiedo pietade omai;
6.5e s'a le mie sventure
6.6non vi piegate voi, chi lor si piega?
6.7Lasso! chi per me prega
6.8ne le fortune avverse
6.9se voi mi sete sorde?
6.10Deh! se voler discorde
6.11in sì grand'uopo mio vi fa diverse,
6.12in me fra voi l'esempio
6.13di Mezio si rinnova e 'l duro scempio.
7.1Quell'armonia sì nova
7.2di virtù che vi face
7.3sì belle, or bei per me faccia concenti,
7.4sì ch'a pietà commova
7.5quel signor per cui spiace
7.6più la mia colpa a me che i miei tormenti,
7.7lasso!, benché cocenti:
7.8ond'a tanti e sì egregi
7.9titoli di sue glorie,
7.10a tante sue vittorie,
7.11a tanti suoi trofei, tanti suoi fregi,
7.12questo s'aggiunga ancora:
7.13perdono a chi l'offese ed or l'adora.
8.1Canzon, virtute è là dov'i' t'invio:
8.2meco non è fortuna;
8.3se fé non hai, non hai tu scorta alcuna.
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