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1.1Quelli or veggiàn che si dierono in sorte
1.2per eredi di Dio in santa via
1.3e poi tornâro indietro per la morte.
2.1La divina virtù, benigna e pia,
2.2per introdur la nova e vera legge
2.3incarnò el santo Verbo di Maria.
3.1Questo divino agnel fé la sua gregge
3.2in summa povertà di virtù tanta
3.3che pari alcuna a questa non si legge.
4.1Poi, raguardando a la fragile pianta
4.2de l'umana natura quanto è inferma,
4.3che in povertà non sapia viver santa,
5.1perché sua buona Chiesa stesse ferma,
5.2né per questa lassasse el divin culto,
5.3tant' òr gli diè che da lei ben si scherma.
6.1È 'l tôrne, più dicendo, insano e stulto;
6.2e questo in lor figura la corona,
6.3che fa di pochi crin lor capo culto.
7.1La mirabile vita, santa e buona,
7.2perseverò insin che fu confitto
7.3quel mendace sermon, che ancor rinsona,
8.1che Cesar Costantin l'amplo profitto
8.2desse del magno dona a santa Madre,
8.3pel qual n'ha oggi il ciel quasi in dispitto;
9.1per che da poi l'estituzion leggiadre
9.2sempre son state strette da la soga
9.3de' temporali e lor opere ladre.
10.1Diventata è la nova sinagoga
10.2madre di fornicar, Babilon magna,
10.3che fra' miseri avar ciechi s'afoga.
11.1Puttaneggia costei, bramosa cagna,
11.2oggi co' regi e l'idolàtria face,
11.3che disfé degli Ebrei sì gran compagna.
12.1Per por rimedio a tale ardente face,
12.2la divina giustizia Ambrosio santo
12.3e me mandò a ricordar la pace
13.1già predicata nel suo primo canto
13.2con Girolamo pio, che ta' ricordi
13.3per far con voi durò fatica tanto.
14.1Ma poco valse, ché più vi son sordi
14.2e su tratti da' dolci ben terreni,
14.3nei qua', lassando Idio, son vissi ingordi.
15.1Né c'è valuto e mandati sereni
15.2per quel che tutto arse di caritate,
15.3che ancor Dio fé per spenger tal veleni;
16.1né del consorte suo pien di pietate,
16.2tutto divin, sarafico Francesco
16.3che volson rinovar la prima etate,
17.1ché quasi ciascun oggi lieto e fresco
17.2cheric'ha non per Dio né per virtute,
17.3ma per d'oro e d'argento aver gran desco.
18.1Questi son tratti da catene acute
18.2d'oro infocato, che gli tiran dietro,
18.3dimenticando l'eternal salute;
19.1e ciascuno è giboso, claudo e tetro
19.2da putrida caligine; or rimira
19.3la turba che sospira tristo metro.
20.1Onde io vidi color, qual divina ira
20.2gastiga, indrieto venir forte tratti
20.3e curvi come l'arco che si tira.
21.1Gridavan tutti gl'infelici capti:
21.2«Mal di Gereboan la via seguimmo
21.3e di Giezi, per ch'or siàn sì disfatti!
22.1E mal dietro a color miseri gimmo,
22.2che vendevan nel tempio le colombe,
22.3né 'l santo minister di Dio udimmo!
23.1Ché queste eran le voglie torte e gombe
23.2di chi el Santo Spirito aliena,
23.3cacciati fuor de' tempi e sante tombe».
24.1Guardando e zoppi stretti a la gran pena,
24.2vidi un che fatto avea di sé tal arco,
24.3qual mai fesse delfin de la sua schena;
25.1onde, dicendo a lui, mi feci al varco:
25.2«Che t'è cagion di così duro pianto
25.3e di pena crudel e grave incarco?»
26.1Respuose: «Perché volsi el Spirto Santo
26.2per simonia, per che ancor con forza
26.3mi rivisti' del gran papale amanto.
27.1Questa eretica specie, ch'oggi sforza
27.2quasi ogni reo prelato, ancor mi trasse,
27.3poi che presi le chiave e la gran forza,
28.1che ogni spiritual grazia alienasse,
28.2preponendo e cattivi agli uomin santi,
28.3che le plebi di Dio mal governasse»,
29.1Io cominciai con così aspri canti:
29.2«Scelerati, quanto è giusto el giudicio,
29.3che vi tien stretti a così duri pianti!
30.1Ché 'l povero, mirabil, santo inizio
30.2pien di zel, di virtù contemplativo,
30.3colle ricchezze volto avete in vizio.
31.1Non seguitate el primo padre divo,
31.2ch'a Simon disse: ‘Teco in perdizione
31.3sia la pecunia e di Dio tu sia privo’.
32.1Del crucifisso fatto gonfalone
32.2avete e delle chiavi e de la croce
32.3a ogni ruberia ed estorsione.
33.1Né la vostra ambizione a color nòce
33.2che siena eversi a la legge di Cristo,
33.3ma sol fidel cristian percote e coce.
34.1Con pianta di fervor di Dio amisto,
34.2feron Clemente, Lino e Ciprïano
34.3e Marcellino e 'l venerabil Sisto
35.1l'alto divin principio, e non umano,
35.2umeli perseguiti in nei martiri,
35.3volendo sol del cielo el regno in mano.
36.1E voi, superbi, fier tiranni diri,
36.2cercate sol del mondo el tristo regno.
36.3Ahi, iusticia di Dio, ché non t'adiri?
37.1Ché quei che dovrian esser padre e segno
37.2e direttivi de l'umana vita
37.3a porre inverso el cielo ogni suo ingegno,
38.1seguire il mondo cieco ognun c'invita,
38.2in ogni gran lussuria disonesti,
38.3sì che ogni via di Dio hanno smarita.
39.1Digiuni e scalzi e primi padri onesti
39.2fùr con vestiri umìli; voi elati
39.3tirate di scarlatto le gran vesti,
40.1da molti servi a portarle aiutati,
40.2sì che più bestie aiutano una grande,
40.3onde se' primi fùr santi e beati,
41.1di pan pasciuti e di povare ghiande,
41.2voi in ogni lasciva sète involti,
41.3servi di Bacco e di molte vivande,
42.1sì che' servi di Dio non son or molti.
42.2E quei che son devoti, onesti e miti,
42.3voi isfrenati reputate stolti,
43.1perché non seguon vostri bestial riti
43.2di lussurie, rapine e varie pompe,
43.3de le qual siete mal cinti e vestiti.
44.1Quanto gli essempli vostri mal corrompe
44.2la sciacca plebe, poveri idioti,
44.3che guardan quanto mal per voi si rompe
45.1nelle ricchezze e 'n questi mortal loti,
45.2de' quai son quei che vengono legati
45.3en legazion con lor pazzie non noti!
46.1Entran per le città superbi e 'nfiati
46.2con gran cavalleria, con vestimenti
46.3lor di scarlatto e cava' covertati.
47.1Fansi far ciel di ricchi coprimenti,
47.2che portan sopra 'l capo, quando vanno,
47.3sì che di sé fan idolo a le genti
48.1credule, pie, che contra mal gli vanno.
48.2Non fé così quel benedetto agnello,
48.3che venne a tôr la colpa e 'l nostro danno,
49.1che, sedendo umil sopra d'uno asello,
49.2al popol venne suo divoto e pio
49.3pover vestito d'inconsutil vello,
50.1sì che ben si mostrò figliuol di Dio.
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