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1.1Tu, ch' i più chiusi affetti
1.2miri, spirando entro agli accesi petti,
1.3sciogli i miei dubbi, Amore,
1.4e porgi dolce refrigerio a 'l core.
1.5Qualor madonna a le mie labbra giunge
1.6la sua bocca soave,
1.7quasi il vedermi seco a lei sia grave,
1.8chiudendo gli occhi, i suoi be' rai m' asconde.
1.9Questo pensier ti punge?
1.10Per questo si confonde,
1.11da timor vano oppressa,
1.12l' alma, e per questo la tua gioia cessa!
1.13Il pensier che l' annoi
1.14l' umiltà mia, di sua bellezza indegna,
1.15questo timor m' insegna; e turba poi
1.16la mia letizia interna
1.17e m' è cagion d' un' aspra pena eterna.
1.18Sai che soverchia gioia
1.19fa che un' alma si muoia e torni in vita;
1.20però se la gradita
1.21tua donna, allor ch' i dolci baci accoglie,
1.22i suoi tremuli rai t' invola e toglie,
1.23ciò vien però che dolcemente langue
1.24la sua virtute e lascia il corpo esangue,
1.25né dar spirto a' begli occhi, od a le membra
1.26vigor, più le rimembra;
1.27ma di gioconda morte,
1.28fiacca languendo, gode in su le porte.
1.29Dunque con qual rimedio
1.30potrò levarle un così fatto assedio,
1.31a ciò che lieto miri
1.32il lampeggiar di due cortesi giri?
1.33Dàlle pietosamente
1.34morte, ché di tal morte ella è bramosa,
1.35che solo ha per suo fin vita gioiosa.
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