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1.1Donne, voi che superbe
1.2di giovinezza e di beltà n' andate,
1.3voi che l' arme sprezzate
1.4di Venere e d' Amore,
1.5voi sempre invitte e sempre vincitrici,
1.6voi vinte pur sarete
1.7da 'l mio sommo potere.
1.8I gran vanti, le glorie,
1.9le corone e le palme,
1.10le spoglie di tant' alme,
1.11ond' i vostri trionfi adorni or vanno,
1.12pur mia preda saranno:
1.13e sarà preda insieme
1.14questa vostra bellezza e quest' orgoglio,
1.15che 'l mondo onora e teme.
1.16Il Tempo io sono, il Tempo
1.17vostro nemico e vostro
1.18domatore e signore;
1.19ché posso con la fuga
1.20via più contro di voi,
1.21ch' Amor non può con tante faci ed armi,
1.22con tante squadre e tanti assalti suoi.
1.23Ed or, mentre ch' io parlo,
1.24la mia tacita forza
1.25entra negli occhi vostri e ne le chiome,
1.26e le spoglia e disarma.
1.27Quinci rallenta i nodi,
1.28quinci le faci ammorza,
1.29quinci rintuzza i dardi
1.30degli amorosi sguardi:
1.31e quinci a poco a poco
1.32l' alta beltà disgombra,
1.33il cui raggio e il cui foco
1.34tosto alfin diverran cenere ed ombra.
1.35I' fuggo, i' corro, i' volo,
1.36né voi vedete, ahi cieche!
1.37la fuga, il corso, il volo.
1.38Né men vedete come
1.39ne porti il vostro onore e il vostro nome,
1.40e come co' miei passi
1.41ogni cosa mortal fugga e trapassi.
1.42Ma forse par che stia
1.43qui neghittoso a bada.
1.44Folli! deh che vi giova
1.45lusingar voi medesme
1.46con volontario inganno,
1.47s' aperto il vostro danno
1.48vedrete alfin con dolorosa prova?
1.49Tosto verrà quell' ora
1.50che con piena vittoria
1.51trionferò di voi.
1.52Scaccerò in bando allora
1.53Amor da l' alto seggio,
1.54che ne' vostri occhi ei tiene,
1.55ed in quel loco poi
1.56dispiegherà le insegne
1.57la Vecchiezza e l' Onore.
1.58Torrò di man lo scettro
1.59de' vostri empi pensieri
1.60a l' Alterezza, che ne 'l vostro petto
1.61quasi reina or siede;
1.62e poscia in quella sede
1.63porrò la Penitenza,
1.64la qual con la memoria
1.65de' beni andati e de l' andata gloria,
1.66quasi continuo verme,
1.67mai sempre roderà le menti inferme.
1.68Farovvi a mio volere,
1.69come a vinte, cangiar legge e costumi:
1.70lasciar il canto, le parole e il riso,
1.71i nuovi abiti adorni;
1.72e quante spiega in voi superbe pompe
1.73ricchezza, arte ed ingegno,
1.74farò deporvi in segno
1.75di vostra servitute,
1.76qual uom ch' in dura sorte abito mute.
1.77Queste cose or v' annunzio,
1.78perché tra voi pensando
1.79come la beltà vostra si dilegua,
1.80e quel che poi ne segua,
1.81cessi quel vostro orgoglio
1.82pieno di feritate,
1.83che di servirvi amando
1.84ogni cosa mortale indegna stima.
1.85Ma di voi stesse fate,
1.86come pietà vi detta
1.87e ragion vi consiglia:
1.88ch' io con l' istessa fretta
1.89n' andrò seguendo il mio viaggio eterno.
1.90Su, su, Stagioni, omai,
1.91su, Giorno, Notte ed Ore,
1.92mia veloce famiglia,
1.93che con moto superno
1.94ab eterno creò l' alto Fattore:
1.95seguite il corso antiquo
1.96de le vostre vittorie
1.97per lo calle de 'l ciel lungo ed obliquo.
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