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1.1Non piu guerra, ma pace: e gli odi, l'ire,
1.2e quanto fu di disparer tra noi,
1.3si venga in amor doppio a convertire.
2.1La mia causa io rimetto in tutto a voi,
2.2con patto che, per fin de le contese,
2.3amici più che mai restiamo poi:
3.1non mi basta che l'armi sian sospese,
3.2ma, per stabilimento de la pace,
3.3d'ogni parte si lievino l'offese.
4.1Che nascesse tra noi rissa, mi spiace;
4.2ma se lo sdegno in amor s'augumenta,
4.3che tra noi si sdegnassimo, mi piace:
5.1e, se pur ragion vuol ch'io mi risenta
5.2e vendicata sia l'ingiuria mia,
5.3de la qual foste ognor ministra intenta,
6.1voglio con l'armi de la cortesia
6.2invincibil durar tanto a la pugna,
6.3che conosciuto alfin vincitor sia.
7.1Né questo da l'amor grande repugna,
7.2anzi con queste e non mai con altre armi
7.3ogni spirto magnanimo s'oppugna.
8.1O se voleste incontra armata starmi,
8.2se voleste tentar, con forza tale,
8.3se possibil vi sia di superarmi,
9.1fôra 'l mio stato a quel di Giove eguale;
9.2forse troppo è la speranza ardita,
9.3che studia di volar non avendo ale.
10.1èomma felicità de la mia vita
10.2sarebbe, in questo stato, che teneste
10.3da nuocermi la mente disunita;
11.1ma, s'a l'opere mie ben attendeste,
11.2così precipitosa ne lo sdegno
11.3a ciascun passo meco non sareste.
12.1L'ira è bensì de l'affezzion segno,
12.2ma che attende a introdur nel nostro petto,
12.3quanto può, l'odio con acuto ingegno;
13.1così 'l languir, giacendo infermo in letto,
13.2segno è di vita, perché l'uom, ch'è morto,
13.3cosa alcuna patir non può in effetto:
14.1ben per l'infermità vien altri scorto
14.2a morir, e, quant'è più 'l mal possente,
14.3al fin s'affretta in termine più corto.
15.1Del vostro sdegno subito ed ardente,
15.2s'è in voi punto ver' me d'amore, attendo
15.3che siano tutte le reliquie spente.
16.1E per questo talvolta anch'io m'accendo,
16.2e non per ira, ma per dolor molto
16.3batto le man, vocifero e contendo:
17.1vedermi del mio amor il premio tolto,
17.2né questo pur, ma in altretanta pena
17.3vederlomi in su gli occhi (oimè!) rivolto,
18.1per disperazion questo mi mena
18.2a quel che più mi spiace; e pur l'eleggo,
18.3poi che 'l preciso danno assai s'affrena.
19.1Con la necessità mi volgo e reggo,
19.2dappoi che la ruina manifesta
19.3de le speranze mie tutte preveggo;
20.1ma non perciò nel cor sempre mi resta
20.2di piacervi talento e di servirvi,
20.3anzi in me più tal brama ognor si desta.
21.1La mia ragion verrei talvolta a dirvi,
21.2ma, perché so che romor ne sarebbe,
21.3col silenzio m'ingegno d'obedirvi.
22.1Non so, ma forse ch'a taluno increbbe
22.2del viver nostro insieme; che 'l suo tosco,
22.3nel nostro dolce a spargerlo, pronto ebbe.
23.1Insomma dal mio canto non conosco
23.2d'avervi offeso, se 'l mio amor estremo
23.3meritar pena non m'ha fatto vosco;
24.1ma seguite, crudel: questo mai scemo
24.2non diverrà, ma nel mio cor profondo
24.3vivo si serberà fino a l'estremo:
25.1vivrà di questo il mio pensier giocondo,
25.2benché per tal cagion di pianto amaro,
25.3di lamenti e sospiri e doglia abondo.
26.1Ecco che nel duello mi preparo,
26.2con l'armi del mio mal, de le mie pene,
26.3de l'innocenzia mia sotto 'l riparo.
27.1Non so se 'l vostro orgoglio ne diviene
27.2maggior, o se s'appiana, mentre mira
27.3ch'io verso 'l pianto da le luci piene:
28.1ben talor l'umiltà estingue l'ira,
28.2ma poi talor l'accende, onde quest'alma
28.3tra speranza e timor dubbia si gira.
29.1Ma, d'armi tali pur sotto aspra salma,
29.2mi rendo in campo a voi, madonna, vinto,
29.3e nuda porgo a voi la destra palma.
30.1èe non s'è l'odio nel cor vostro estinto,
30.2mi sia da voi col preparato ferro
30.3un mortal colpo in mezzo 'l petto spinto:
31.1pur troppo armata, e so ben ch'io non erro,
31.2contra me sète; ed io del seno ignudo
31.3l'adito ai vostri colpi ancor non serro.
32.1Quel dolce sguardo umanamente crudo
32.2son l'armi, ond'ancidete il tristo core,
32.3in cui viva, bench'empia, ognor vi chiudo:
33.1gli strali e 'l foco e 'l laccio son d'Amore
33.2l'alte vostre bellezze, a me negate,
33.3onde cresce 'l desio, la speme more.
34.1Queste in mio danno, aspra guerriera, usate;
34.2e quanto più di lor sète gagliarda,
34.3tanto più pronta a le ferite siate.
35.1Qual cosa dal ferirmi vi ritarda?
35.2Forse vi giova che d'acerba fiamma,
35.3senza morir, per voi languisca ed arda.
36.1Lasso, ch'io mi distruggo a dramma a dramma,
36.2n', de la mia nemica il mio gran foco
36.3punto il gelido petto accende o infiamma:
37.1ella si prende i miei martìri in gioco,
37.2misero me, ché pur a nove piaghe
37.3dentro 'l mio petto non si trova loco.
38.1Di quella fronte e de le luci vaghe,
38.2e del dolce parlar fùr gli aspri colpi,
38.3che 'n parte fêr quell'empie voglie paghe.
39.1Volete ch'io non pianga e non v'incolpi,
39.2e di quanto in mio scempio avete fatto
39.3di voi mi lodi, e non sol vi discolpi?
40.1L'armi prendete ad impiagarmi ratto,
40.2e 'l mio duol disgombrando con la morte
40.3fate degno di voi magnanimo atto.
41.1A riconciliar l'irata sorte,
41.2onde 'l ciel mi minaccia oltraggio e scorno,
41.3pigliate in man la spada, ardita e forte.
42.1Ecco che disarmato a voi ritorno,
42.2e, per finir il pianto a qualche strada,
42.3ai vostri piedi umìl mi volgo intorno:
43.1del vostro sdegno la tagliente spada,
43.2s'altro non giova, omai prendete in mano,
43.3e sopra me ferendo altèra cada.
44.1Ripetete pur via di mano in mano,
44.2mentre dal segno alcun colpo non erra,
44.3e che l'oggetto avete non lontano:
45.1breve fatica queste membra atterra,
45.2lacere e tronche d'amorosa doglia,
45.3non punto accinte a contrastar in guerra;
46.1e, s'ancor ben potessi, non n'ho voglia,
46.2ma di morirvi inanzi eleggo, pria
46.3ch'alcun riparo in mia difesa toglia.
47.1Potete, se vi piace, essermi ria;
47.2e, quando usar l'asprezza non vi piaccia,
47.3potete, se vi piace, essermi pia.
48.1Quanto a me, pur ch'a voi si sodisfaccia,
48.2vi dono sopra me podestà franca,
48.3legato piedi e mani e gambe e braccia;
49.1e vi mando per fede carta bianca,
49.2ch'abbiate del mio cor dominio vero,
49.3sì che veruna parte non vi manca.
50.1Del resto assai desio più, che non spero,
50.2né so se, in via di straziar, m'abbiate
50.3fatto l'invito, o se pur da dovero.
51.1Aspetterò che voi me n'accertiate.
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