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1.1S'esser del vostro amor potessi certa
1.2per quel che mostran le parole e 'l volto,
1.3che spesso tengon varia alma coperta;
2.1se quel, che tien la mente in sé raccolto,
2.2mostrasson le vestige esterne in guisa,
2.3ch'altri non fosse spesso in frode còlto,
3.1quella tèma da me fôra divisa,
3.2di cui quando perciò m'assicurassi,
3.3semplice e sciocca, ne sarei derisa:
4.1«a un luogo stesso per molte vie vassi»,
4.2dice il proverbio; né sicuro è punto
4.3rivolger dietro a l'apparenzie i passi.
5.1Dal battuto camin non sia disgiunto
5.2chiunque cerca gir a buona stanza,
5.3pria che sia da la notte sopraggiunto.
6.1Non è dritto il sentier de la speranza,
6.2che spesse volte, e le più volte, falle
6.3con falsi detti e con finta sembianza:
7.1quello de la certezza è destro calle,
7.2che sempre mena a riposato albergo
7.3e refugio ha dal lato e da le spalle;
8.1a questo gli occhi del mio pensier ergo,
8.2e da parole e da vezzi delusa,
8.3tutti i lor vani indizi lascio a tergo.
9.1Questa con voi sia legitima scusa,
9.2con la qual di non creder a parole,
9.3né a vostri gesti, fuori esca d'accusa.
10.1E, se invero m'amate, assai mi duole
10.2che con effetti non vi discopriate,
10.3come, chi veramente ama, far suole:
11.1mi duol che da l'un canto voi patiate,
11.2e da l'altro il desio, c'ho d'esser grata
11.3al vostro vero amor, m'interrompiate.
12.1Poi ch'io non crederò d'esser amata,
12.2né 'l debbo creder, né ricompensarvi
12.3per l'arra, che fin qui m'avete data,
13.1dagli effetti, signor, fate stimarvi:
13.2con questi in prova venite, s'anch'io
13.3il mio amor con effetti ho da mostrarvi;
14.1ma, s'avete di favole desio,
14.2mentre anderete voi favoleggiando,
14.3favoloso sarà l'accetto mio;
15.1e, di favole stanco e sazio, quando
15.2l'amor mi mostrerete con effetto,
15.3non men del mio v'andrò certificando.
16.1Aperto il cor vi mostrerò nel petto,
16.2allor che 'l vostro non mi celerete,
16.3e sarà di piacervi il mio diletto;
17.1e, s'a Febo sì grata mi tenete
17.2per lo compor, ne l'opere amorose
17.3grata a Venere più mi troverete.
18.1Certe proprietati in me nascose
18.2vi scovrirò d'infinita dolcezza,
18.3che prosa o verso altrui mai non espose,
19.1con questo, che mi diate la certezza
19.2del vostro amor con altro che con lodi,
19.3ch'esser da tai delusa io sono avezza:
20.1più mi giovi con fatti, e men mi lodi,
20.2e, dov'è in ciò la vostra cortesia
20.3soverchia, si comparta in altri modi.
21.1Vi par che buono il mio discorso sia,
21.2o ch'io m'inganni pur per aventura,
21.3non bene esperta de la dritta via?
22.1Signor, l'esser beffato è cosa dura,
22.2massime ne l'amor; e chi nol crede
22.3ei stesso la ragion metta in figura.
23.1Io son per caminar col vostro piede,
23.2ed amerovvi indubitatamente,
23.3sì com'al vostro merito richiede.
24.1Se foco avrete in sen d'amor cocente,
24.2io 'l sentirò, perch'accostata a voi
24.3d'ardermi il cor egli sarà possente:
25.1non si ponno schivar i colpi suoi,
25.2e chi si sente amato da dovero
25.3convien l'amante suo ridamar poi;
26.1ma 'l dimostrar il bianco per lo nero
26.2è un certo non so che, che spiace a tutti,
26.3a quei, ch'anco han giudicio non intiero.
27.1Dunque da voi mi sian mostrati i frutti
27.2del portatomi amor, ché de le fronde
27.3dal piacer sono i vani uomini indutti.
28.1Ben per quanto or da me vi si risponde,
28.2avara non vorrei che mi stimaste,
28.3ché tal vizio nel sen non mi s'asconde;
29.1ma piaceriami che di me pensaste
29.2che ne l'amar le mie voglie cortesi
29.3si studian d'esser caute, se non caste:
30.1né così tosto d'alcun uom compresi
30.2che fosse valoroso e che m'amasse,
30.3che 'l cambio con usura ancor gli resi.
31.1Ma chi per questo poi s'argomentasse
31.2di volermi ingannar, beffa se stesso;
31.3e tale il potria dir, chi 'l domandasse.
32.1E però quel, che da voi cerco adesso,
32.2non è che con argento over con oro
32.3il vostro amor voi mi facciate espresso;
33.1perché si disconvien troppo al decoro
33.2di chi non sia più che venal, far patto
33.3con uom gentil per trarne anco un tesoro.
34.1Di mia profession non è tal atto;
34.2ma ben fuor di parole, io 'l dico chiaro,
34.3voglio veder il vostro amor in fatto.
35.1Voi ben sapete quel che m'è più caro:
35.2seguite in ciò com'io v'ho detto ancora,
35.3ché mi sarete amante unico e raro.
36.1De le virtuti il mio cor s'innamora,
36.2e voi, che possedete di lor tanto,
36.3ch'ogni più bel saver con voi dimora,
37.1non mi negate l'opra vostra in tanto,
37.2che con tal mezzo vi vegga bramoso
37.3d'acquistar meco d'amador il vanto:
38.1siate in ciò diligente e studioso,
38.2e per gradirmi ne la mia richiesta
38.3non sia 'l gentil vostro ozio unqua ozioso.
39.1A voi poca fatica sarà questa,
39.2perch'al vostro valor ciascuna impresa,
39.3per difficil che sia, facil vi resta
40.1E, se sì picciol carico vi pesa,
40.2pensate ch'alto vola il ferro e 'l sasso,
40.3che sia sospinto da la fiamma accesa:
41.1quel che la sua natura inchina al basso,
41.2più che con altro, col furor del foco
41.3rivolge in su dal centro al cerchio il passo;
42.1onde non ha 'l mio amor dentro a voi loco,
42.2poi ch'ei non ha virtù di farvi fare
42.3quel ch'anco senz'amor vi saria poco.
43.1E poi da me volete farvi amare?
43.2quasi credendo che, così d'un salto,
43.3di voi mi debba a un tratto innamorare?
44.1Per questo non mi glorio e non m'essalto;
44.2ma, per contarvi il ver, volar senz'ale
44.3vorreste, e in un momento andar troppo alto:
45.1a la possa il desir abbiate eguale,
45.2benché potreste agevolmente alzarvi
45.3dov'altri con fatica ancor non sale.
46.1Io bramo aver cagion vera d'amarvi,
46.2e questa ne l'arbitrio vostro è posta,
46.3sì che in ciò non potete lamentarvi.
47.1Dal merto la mercé non fia discosta,
47.2se mi darete quel che, benché vaglia
47.3al mio giudicio assai, nulla a voi costa:
48.1questo farà che voli e non pur saglia
48.2il vostro premio meco a quell'altezza,
48.3che la speranza col desire agguaglia.
49.1E, qual ella si sia, la mia bellezza,
49.2quella che di lodar non sète stanco,
49.3spenderò poscia in vostra contentezza:
50.1dolcemente congiunta al vostro fianco,
50.2le delizie d'amor farò gustarvi,
50.3quand'egli è ben appreso al lato manco;
51.1e 'n ciò potrei tal diletto recarvi,
51.2che chiamar vi potreste pur contento,
51.3e d'avantaggio appresso innamorarvi.
52.1Così dolce e gustevole divento,
52.2quando mi trovo con persona in letto,
52.3da cui amata e gradita mi sento,
53.1che quel mio piacer vince ogni diletto,
53.2sì che quel, che strettissimo parea,
53.3nodo de l'altrui amor divien più stretto.
54.1Febo, che serve a l'amorosa dea,
54.2e in dolce guiderdon da lei ottiene
54.3quel che via più, che l'esser dio, il bea,
55.1a rivelar nel mio pensier ne viene
55.2quei modi, che con lui Venere adopra,
55.3mentre in soavi abbracciamenti il tiene;
56.1ond'io instrutta a questi so dar opra
56.2sì ben nel letto, che d'Apollo a l'arte
56.3questa ne va d'assai spazio di sopra,
57.1e 'l mio cantar e 'l mio scriver in carte
57.2s'oblia da chi mi prova in quella guisa,
57.3ch'a' suoi seguaci Venere comparte.
58.1è'avete del mio amor l'alma conquisa,
58.2procurate d'avermi in dolce modo,
58.3via più che la mia penna non divisa.
59.1Il valor vostro è quel tenace nodo
59.2che me vi può tirar nel grembo, unita
59.3via più ch'affisso in fermo legno chiodo:
60.1farvi signor vi può de la mia vita,
60.2che tanto amar mostrate, la virtute,
60.3che 'n voi per gran miracolo s'addita.
61.1Fate che sian da me di lei vedute
61.2quell'opre ch'io desio, ché poi saranno
61.3le mie dolcezze a pien da voi godute;
62.1e le vostre da me si goderanno
62.2per quello ch'un amor mutuo comporte,
62.3dove i diletti senza noia s'hanno.
63.1Aver cagion d'amarvi io bramo forte:
63.2prendete quel partito che vi piace,
63.3poi che in vostro voler tutta è la sorte.
64.1Altro non voglio dir: restate in pace.
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