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Rime

PoeTree.it

1.1Qual più rara e gentile
1.2opra è de la natura o meraviglia,
1.3quella più mi somiglia
1.4la donna mia ne' modi e ne' sembianti.
1.5Dove fra dolci canti
1.6corre Meandro o pur Caistro inonda
1.7la torta obliqua sponda,
1.8un bianco augel parer fa roco e vile
1.9nel più canoro aprile
1.10ogni altro che diletti a meraviglia;
1.11ma questa mia, che 'l bel candore eccede
1.12de' cigni, or che se 'n riede
1.13la primavera candida e vermiglia,
1.14l'aria addolcisce co' soavi accenti
1.15e queta i venti - col suo vago stile.
2.1Un animal terreno,
2.2ch'è bianco sì che vince ogni bianchezza
2.3ed ogn'altra bellezza,
2.4morir più tosto che bruttarsi elegge.
2.5Però come si legge,
2.6è preso, e, per vestirne i duci illustri,
2.7le sue tane palustri
2.8d'atro limo son cinte; e morto almeno
2.9pregio ha di seno in seno,
2.10e per donna leggiadra ancor s'apprezza:
2.11così la fera mia, perché s'adorni,
2.12la vergogna e gli scorni
2.13più che la morte è di fuggire avvezza;
2.14né macchia il crudo arcier le care spoglie
2.15mentre raccoglie - e sparge il suo veleno.
3.1In Grecia un fonte instilla,
3.2se labbra asciutte bagna il freddo umore,
3.3profondo oblio nel core;
3.4l'altra bevuta fa contrari effetti,
3.5e 'n duo vari soggetti
3.6sì mirabil virtù dimostra il cielo:
3.7così questa, onde gelo,
3.8fonte d'ogni piacer chiara e tranquilla
3.9con una breve stilla
3.10tor la memoria può d'ogni dolore
3.11e render poi d'ogni passata gioia,
3.12per temprar quella noia
3.13onde perturba le sue paci Amore.
3.14Oh, vivo fonte, anzi pur fonti vivi
3.15con mille rivi - ond'ei via più sfavilla!
4.1Se non è vana in tutto
4.2l'antica lama che pur dura e suona,
4.3tra que' che fan corona
4.4nasce un bel fior che sembra un lucid'oro
4.5e vince ogni tesoro,
4.6perché gloria ei produce e chiaro nome
4.7a chi n'orna le chiome;
4.8né mai di sponda o di terreno asciutto
4.9nacque sì nobil frutto.
4.10Ed un fior di bellezza in queste rive
4.11s'odora, e di mostrar ei nulla è scarso
4.12l'oro disciolto e sparso
4.13ch'erra soavemente a l'aure estive;
4.14ma di sua gloria coronato a l'ombra
4.15così m'adombra - che m'è dolce il tutto.
5.1Ne l'arabico mare
5.2è con un altro fior, come di rosa,
5.3pianta maravigliosa,
5.4che lui comprime anzi che nasca il sole;
5.5poi dispiegarlo suole
5.6quando egli vibra in oriente i raggi
5.7per sì lunghi viaggi;
5.8e di nuovo il raccoglie, allor che pare
5.9cader ne l'onde amare.
5.10Tal questa donna, in cui beltà germoglia
5.11e leggiadria fiorisce, al sol nascente
5.12nel lucido oriente
5.13par ch'i suoi biondi crini apra e discioglia;
5.14poi ne l'occaso astringe aurei capelli
5.15più di lui belli, - e sol velata appare.
6.1Una pietra de' Persi
6.2co' raggi d'oro al sol bianca risplende
6.3e quinci il nome prende,
6.4e del bel lume del sovran pianeta
6.5rassembra adorna e lieta:
6.6così la pietra mia nel dì riluce,
6.7e la serena luce
6.8e 'l dolce fiammeggiar i' non soffersi
6.9quando gli occhi v'apersi.
6.10Ma segue un'altra poi de la sorella
6.11il corso vago e di sua belle forme
6.12par che tutta s'informe
6.13e di sue corna, e quindi ancor s'appella:
6.14tal lei veggio indurarsi ascosa in parte,
6.15se torna o parte - fa sentier diversi,
7.1Canzon, ch'io non divegna
7.2fra tante meraviglie un muto sasso
7.3solo è cagione Amor, che grazia impetra
7.4da la mia nobil pietra;
7.5e spero andarne così passo passo,
7.6e pur quasi d'un marmo esce la voce
7.7che manco nuoce - ov'è chi men disdegna.
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