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1.1O Venere formosa, o sacro lume,
1.2o salutar fulgore, o alma stella
1.3bella sopra ogni bella,
1.4che dal sublime cielo amor diffondi,
1.5qual lingua, o quale stilo, o qual volume,
1.6quale eloquenzia prisca over novella
1.7può con mortal favella
1.8gl'immortal don contar, che ne fecondi?
1.9Da te provengon tutti e ben giocondi;
1.10tu 'l cielo illustri con tua chiara lampa,
1.11e giù nel mondo avampa
1.12ogni animante, sì che tua potenza
1.13perpetüar costrigne lor semenza.
2.1Quando prim'entra il luminar del cielo
2.2in quella regïon, la qual disegna
2.3l'aurata sopransegna
2.4del trïangol celeste, allor s'esplìca
2.5la tua virtù e scaccia vento e gelo.
2.6Voluttà, gioia e amicizia regna,
2.7e la terra si degna
2.8di fior vestirsi e diventar aprica;
2.9il mar pon giù la guerra sua antica
2.10e placido si fa ed a te ride,
2.11e gli augeletti stride,
2.12percossi da tua forza, gittan fuore,
2.13e tutto il mondo grida: «Amore, amore!»
3.1Non monti eccelsi, non rapaci fiumi,
3.2non valli tenebrose o selva scura
3.3ostan, ché sanza cura
3.4trapassan, quando sprona il tuo impero.
3.5Tu, dea, permuti gli antichi costumi
3.6e fai placido tal che prima fura,
3.7e l'armi tue secura
3.8rendono ogn'alma e di coraggio altero.
3.9Per ogni bosco e per ogni sentero
3.10pace, amicizia e concordia si vede,
3.11e l'uno all'altro crede
3.12placido sanza fraude ed in fé pura,
3.13e per questa salute il mondo dura.
4.1D'esta virtù ch'io t'ho mostrato e veggio
4.2nasce l'amore. O insensata turba,
4.3certo chi 'n lui si turba
4.4degno è che in estremo odio al mondo gema!
4.5L'alma gentil, che su nell'alto seggio
4.6vidde beltade vera sanza turba,
4.7poi giù quando s'inurba
4.8se simil vede a quella alta e suprema,
4.9attonita la guata, e pare scema
4.10d'ogni altro senso, e propinquar disia.
4.11E questa fantasia
4.12distrugge l'alma, o dio! mirabil cosa,
4.13ché fuor di sé la mente in altri posa.
5.1Chi amor crede biasimare il loda,
5.2quando insano e furente in suo dir chiama
5.3colui che fervente ama,
5.4perché divin furor è ben perfetto.
5.5La Sibilla non mai il vero isnoda
5.6se non quand'è furente, matta e grama,
5.7e la divina trama
5.8cerne il commosso e non il sano petto,
5.9e gli vaticinanti, c'han predetto,
5.10furenti vider; sì che non è rio
5.11il furor che da Dio
5.12discende nella mente, e così amore
5.13da Vener nasce ed è divin furore.
6.1Essa beata cogli occhi ridenti
6.2su del colmo del ciel guarda nostre opre
6.3e dintorno la cuopre
6.4l'auriga con le sue dorate spalle.
6.5Le picciole Virgilïe lucenti
6.6alli suo piè festeggiano, e di sopre
6.7dal destro omero scopre
6.8Perseo armato con sue stelle gialle;
6.9con l'altra mano in sul sinistro calle
6.10la fiera coma d'Orïon minaccia,
6.11e quei si rimbonaccia
6.12e pon giù l'ira e l'armi, e tale aspetto
6.13spande nel mondo un fiume di diletto.
6.14— Questo inno a tuo onor, Ciprigna bella,
6.15ha fatto un'alma che su nel ciel forse
6.16dentro a tue rote corse,
6.17dove improntata fu della tua grazia;
6.18però di te lodar non fie mai sazia.
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