about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Donna gentil, tant' è il favor che piove
1.2da' bei vostr' occhi in varie forme e care
1.3sovr' ogn' anima amica di virtute,
1.4ch' ai ciechi ingegni et a le lingue mute
1.5de le vostre bellezze altere e rare
1.6fa parlar cose gloriose e nove.
1.7Però s' a dir si move
1.8sì basso stil di tant' alto suggetto,
1.9è la vostra virtù ch' a ciò mi sprona;
1.10che se quel che ragiona
1.11meco, ridir sapesse l' intelletto,
1.12accenderei d' amor e di desio
1.13qual Angel lieto è più vicino a Dio.
1.14Occhi dunque, ove Amor alberga e vive,
1.15mentre nel foco de' bei raggi vostri
1.16purgo la mente d' ogni pensier vile
1.17perché dopo mill' anni Idaspe e Tile
1.18senta cantar ne' miei vivaci inchiostri
1.19di questa Donna le bellezze dive,
1.20volgete a me le vive
1.21vostre luci, dal cui splendore impari
1.22a volar per lo ciel candido augello;
1.23ma se l' occhio di quello
1.24che scorge in un momento e terre e mari,
1.25non vede tal bellezza in alcun loco,
1.26che potrò dir di lei che non sia poco?
1.27Pur io dirò che quell' eterno Amore
1.28ch' ha fatto tante cose adorne e belle,
1.29e Febo ardente, e la Luna gelata,
1.30per farvi sovra ogni altra alta e pregiata
1.31sotto il favor de le più ricche stelle
1.32v' aperse gli occhi in questo oscuro orrore;
1.33e di tanto valore
1.34ornò la pargoletta anima vostra,
1.35che del frale e mortal l' ombra non vale
1.36a celar l' immortale
1.37vostra bellezza, anzi di fuor si mostra,
1.38come in cristallo chiar rosa vermiglia,
1.39veramente di Dio fattura e figlia.
1.40Da indi in qua si fe' la terra lieta,
1.41tranquillo il mar, l' aere sereno e chiaro,
1.42e le cose pigliar forma e vaghezza;
1.43da indi in qua virtute e gentilezza,
1.44castitate et onore il mondo ornaro,
1.45e la vita tornò gradita e queta;
1.46né forza di pianeta
1.47maligno può turbar il nostro bene
1.48mentre tanta beltate orna la terra.
1.49Tal si rinchiude e serra
1.50valore entro le luci alme e serene,
1.51ch' al lor santo apparir fugge leggiera
1.52d' ogni noia mortal la lunga schiera.
1.53In voi, Donna Reale, in voi si vede
1.54la strada d' ir al Ciel dritta e secura,
1.55già tanto tempo pria dubbiosa e torta;
1.56con la vostra onorata e fida scorta
1.57si può ne l' ampio albergo di natura
1.58salir con saldo e glorioso piede;
1.59indi di ricche prede
1.60carco, tornar ad arricchir il mondo
1.61mostrandogli il guadagno de' beati,
1.62onde poscia infiammati
1.63di quell' Amore a null' altro secondo
1.64gli uomini, e tolto da' lor lumi il velo,
1.65si volgan lieti a rimirar il Cielo.
1.66Da' vostr' occhi veder parmi talora
1.67un Angel nuovo uscir vago et adorno,
1.68il qual con armonia dolce e divina
1.69cantando dica: – A questa pellegrina
1.70che con la fronte sua serena il giorno
1.71e co' be' piedi le campagne infiora,
1.72mortai, volgete ognora
1.73la vostra vista, che vedrete in lei
1.74quanto di bel può far natura et arte,
1.75e quante grazie sparte
1.76furon giamai nel Regno degli Dei,
1.77con tante altre vaghezze uniche e rade
1.78che potran far perfetta ogni beltade. –
1.79Ma le soavi angeliche parole,
1.80che con tanta dolcezza escon sovente
1.81da quella bocca di perle e di rose,
1.82tutte l' alme gentili et amorose
1.83invitan seco al verace Oriente
1.84a specchiarsi ne' rai del sommo Sole,
1.85dicendo alto: – Qual vuole
1.86alzarsi a quel piacer perfetto e vero
1.87là dove il gran Motor l' ore dispensa,
1.88de la mia fiamma accensa,
1.89mandi a viver con meco il suo pensiero;
1.90che da' bassi desir purgato e sciolto
1.91vedrà del Re celeste il proprio volto. –
1.92Alza, Tebro superbo, alza la chioma
1.93da le tue rapid' onde, e di corona
1.94cingiti l' onorata altera fronte;
1.95che se pur vide ogni tuo sacro monte
1.96già d' Istro trionfar e di Garona,
1.97vinta la Francia e la Germania doma,
1.98or va superba Roma
1.99e di tanta beltà lieta si vanta,
1.100tornata ai pregi et a la gloria antica,
1.101e par ch' allegra dica:
1.102– Non fu per tempo alcun mia gloria tanta,
1.103che se 'l mondo col ferro altri ha conquiso,
1.104questa la terra e 'l ciel col suo bel viso. –
1.105Sacri intelletti, che poggiando andate
1.106per le strade del Ciel celebri e soli
1.107inalzando la fama de' mortali,
1.108poi che di gir tant' alto avete l' ali
1.109che calcate coi piè le stelle e i poli,
1.110le lodi di costei dolce cantate,
1.111tal che futura etate
1.112non sia che non l' inchini e non l' adori,
1.113anzi erga tempi a sua perpetua gloria,
1.114ove a dolce memoria,
1.115cinti le tempie d' onorati fiori,
1.116cantino ognor le Ninfe e i sacerdoti
1.117il nome suo con preghi alti e devoti.
1.118Canzon, se brama alcuno
1.119saper il nome de la Donna mia,
1.120di': Dai sette miracoli famosi
1.121che sempre gloriosi
1.122il mondo ornar già mille lustri e pria
1.123prende il nome costei, non men di loro
1.124miracol chiaro dal mar Indo al Moro. –
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)