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1.1Fumino i sacri altari
1.2di puri incensi, da pietoso core
1.3posti con larga man ne' fochi chiari,
1.4mentr' io pien di dolore
1.5canto la bella Dea madre d' Amore.
1.6Alto pregio del cielo
1.7e d' uomini e di Dei sommo diletto,
1.8madre di quanto sente e caldo e gelo,
1.9che con benigno aspetto
1.10infondi in terra ogni felice effetto,
1.11tu sotti i bianchi rai,
1.12tu ne la luce de la terza stella
1.13fra le gioie del ciel lieta ti stai,
1.14et ogni cosa bella
1.15rendi col guardo in questa parte e 'n quella.
1.16Te, come l' ombre il giorno,
1.17fuggon le nebbie, le tempeste, e i venti;
1.18il ciel da' tuoi begli occhi fatto adorno
1.19si dimostra a le genti
1.20pien di nove vaghezze e d' ornamenti.
1.21Al tuo santo apparire
1.22la giovenetta Primavera riede
1.23coi lieti giorni in grembo, e fa fuggire
1.24con frettoloso piede
1.25ciò che la sua stagion conturba e fiede;
1.26e col fiato secondo
1.27Zefiro rende gravido il terreno,
1.28onde gioisce e si rallegra il mondo,
1.29e la terra apre il seno
1.30d' erbe, di fiori, e di bellezze pieno:
1.31tu d' un foco gentile
1.32accendi ogni animal selvaggio e fero,
1.33sì che nel vago e dilettoso aprile
1.34pien di dolce pensiero
1.35segue l' amica sua presto e leggero;
1.36né monte, fiume, o mare,
1.37erto, corrente, o tempestoso sia,
1.38giamai toglier li puote, né celare
1.39sua dolce compagnia,
1.40né torta alpestra o solitaria via.
1.41Senza te nulla cosa
1.42apriria gli occhi in questa umana luce,
1.43ma staria ne le tenebre nascosa:
1.44tu sola scorta e duce
1.45sei a quanto di bel qua giù riluce.
1.46Dunque poi che sei tale
1.47ch' ogni cosa da te riceve aita,
1.48sciogli il collo dal giogo aspro e mortale,
1.49tal che l' alma smarrita
1.50torni a la sua tranquilla e lieta vita.
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