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1.1Or che con fosco velo
1.2copre il nostro emispero
1.3la notte, e fa con l' ombre a noi ritorno,
1.4e le stelle nel cielo
1.5per l' usato sentero
1.6vanno col carro di Diana intorno,
1.7forse pregando il giorno
1.8che più lunga dimora
1.9faccia nel mar col Sole,
1.10dirò queste parole,
1.11o Notte, a te, che per pietà talora
1.12de' miei feri martiri
1.13fermando il passo tuo meco sospiri.
1.14Non vo' che veggia il die
1.15le lagrime ch' io stillo,
1.16che tante son quant' ha be' fiori aprile,
1.17né che le voci mie
1.18turbin stato tranquillo
1.19d' amante alcun col lor doglioso stile;
1.20tu, ch' a me sei simile,
1.21scura, com' è 'l mio stato,
1.22co' tuoi silenzii ascolta
1.23quel che più d' una volta
1.24dett' ho piagnendo con la morte a lato,
1.25e nel tuo fosco serba
1.26il tristo suon de la mia doglia acerba.
1.27Non è fra il bel contesto
1.28vostro, stelle, chi segni
1.29più benigna la vita che m' avanza?
1.30Tu, che col volto mesto
1.31mi miri, che gli sdegni
1.32d' Amor provasti in questa fera danza,
1.33quando senza speranza
1.34abbandonata e sola
1.35ne l' erme incolte arene
1.36il giovene d' Atene
1.37chiamavi ingrato e crudo, or ti consola,
1.38che 'l mio danno è maggiore,
1.39e vincati pietà del mio dolore.
1.40Ben mi sovien ch' a canto
1.41l' alte e schiumose sponde
1.42del mar piangevi in voce alta e dolente,
1.43al cui pietoso pianto
1.44gli augei fra verdi fronde
1.45co' mesti accenti rispondean sovente:
1.46e talor altamente
1.47Eco da' cavi sassi
1.48risonava Teseo,
1.49tal che del caso reo,
1.50ovunque afflitta rivolgevi i passi,
1.51doleasi intorno il lido,
1.52sol di fere selvaggie orrido nido.
1.53Talor rivolta al mare
1.54le vele negre aperte
1.55rimiravi fuggir co' lumi intenti,
1.56e veloci solcare
1.57l' acque per strade incerte;
1.58ond' angosciosa riprendevi i venti,
1.59che del tuo mal contenti
1.60portavan di lontano
1.61il tuo caro tesoro:
1.62al crine crespo e d' oro
1.63facendo oltraggio, e l' una e l' altra mano
1.64tenendo insieme stretta,
1.65chiedei di tanto inganno al ciel vendetta.
1.66Indi il sonno accusavi
1.67con tai parole: Ahi lassa!
1.68O fero sonno, o dispietata sorte,
1.69cagion de le mie gravi
1.70pene, perch' almen cassa
1.71d' alma non m' hai con riposata morte?
1.72Quai tue fallaci scorte
1.73entrar negli occhi miei
1.74per disusato calle,
1.75acciò darmi le spalle
1.76potesse quel crudela? Ah, lumi, rei
1.77se d' ogni mio mal sete,
1.78perché per sempre non vi rinchiudete?
1.79Dormito avessi almeno
1.80una perpetua notte
1.81per non veder fuggir chi mi disface!
1.82Sempre l' aere sereno
1.83entri ne le tue grotte,
1.84e del raggio d' Apollo ardente face,
1.85o Sonno; la tua pace
1.86turbino ognor gli augelli
1.87l' Aurora salutando;
1.88non dolce mormorando
1.89bagnin l' albergo tuo vivi ruscelli;
1.90ma 'l tuo silenzio sia
1.91rotto da suon di pena acerba e ria.
1.92Tu dopo breve doglia,
1.93Ariadna felice,
1.94avesti il tuo destin grato e cortese,
1.95e con l' umana spoglia
1.96là (dove a pochi lice)
1.97t' alzasti al ciel fra mille luci accese,
1.98ove senza contese
1.99godi del bene eterno,
1.100cinta di sette stelle,
1.101chiare e leggiadre ancelle;
1.102né temi calda state o freddo verno,
1.103e sei ne l' aria bruna
1.104la più vaga compagna de la Luna.
1.105Misero, a chi parl' io?
1.106Fuggendo il chiaro raggio,
1.107l' altre teco lassù volgon la pianta.
1.108Odi lungo quel rio
1.109un augel sovra un faggio,
1.110che chiama l' alba e dolcemente canta;
1.111e mentre ch' ella amanta
1.112il ciel di novo lume,
1.113ei garrendo si lagna
1.114con la cara compagna;
1.115e s' orna quanto pò le vaghe piume
1.116per parerle più bello
1.117tosto ch' a noi si mostri il dì novello.
1.118Notte, che debbo darti,
1.119che così intenta e cheta
1.120ascolti le mie voci alte e noiose?
1.121Poi che d' altro onorarti
1.122non posso, prendi lieta
1.123queste negre viole e queste rose,
1.124de l' umor rugiadose,
1.125che dal desire astretto
1.126il cor versa per gli occhi,
1.127perché l' alma trabocchi;
1.128e poi ch' io non ritrovo altro diletto
1.129che sempre lamentarmi,
1.130verrò al ritorno tuo teco a lagnarmi.
1.131Mesta canzone, in queste selve chiusa
1.132tra l' ombre atre e notturne,
1.133apri del pianto tuo le doglios' urne.
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