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1.1Almo mio sol, che col bel crine aurato
1.2spargete il ciel di luce eterna e viva,
1.3e fate Cinzia chiara, e l' altre stelle;
1.4splendor del mondo, da cui sol deriva
1.5quanto fa parer bel l' umano stato,
1.6quanto men bel le cose adorne e belle;
1.7queste certo son quelle
1.8bellezze cui mirar mai non si sazia
1.9occhio o pensiero uman, ma più s' invoglia,
1.10tal che di voglia in voglia
1.11trasportato dal bel che in voi si spazia,
1.12a l' ombra de le vostre altere ciglia
1.13contempla Amor, che vosco si consiglia.
1.14Non quello che dal vulgo è 'n pregio avuto,
1.15nato di van desio, di vana spene,
1.16onde vengon le lagrime e i tormenti,
1.17ma 'l nobile, ch' al certo e sommo bene
1.18drizza i nostri pensier, mal conosciuto
1.19forse dal mondo e da le sciocche genti,
1.20che co' be' lumi spenti
1.21da la ragion, un desir folle e strano,
1.22che scorge l' alme in sempiterno errore,
1.23hanno chiamato Amore.
1.24O cieche menti, o stolto ingegno umano,
1.25il vero amor nel viso è di costei,
1.26né può produr effetti amari e rei.
1.27Ma d' un gentil desio l' anime infiamma,
1.28ch' aprendo gli occhi in sì nobile obietto
1.29vaghe divengon de la sua beltate,
1.30e sprezzando ogni gioia ogni diletto,
1.31che venga da men bella e chiara fiamma,
1.32volgonsi a le sue luci alme e beate;
1.33e del fango purgate,
1.34che porta seco il lor terreno manto,
1.35col foco ch' esce dal suo ardente lume,
1.36come da puro fiume
1.37surgon lucide e chiare: e di quel santo
1.38desir accese, quel ch' ora gli è tolto,
1.39veggion le maraviglie del bel volto.
1.40E remirato ch' hanno ogni vaghezza
1.41a parte a parte del celeste viso,
1.42che grazia et onestà regge e governa,
1.43restan con l' occhio, e col pensiero affiso
1.44ne la maravigliosa alta bellezza,
1.45con gioia tal che non è chi 'l discerna;
1.46indi volti a l' interna
1.47e più rara beltate ergon la mente,
1.48e destando nel cor più be' pensieri,
1.49apron quegli occhi veri
1.50del divin intelletto ne l' ardente
1.51e chiara anima sua, dove si mira
1.52quel ben col cui valore al ciel s' aspira.
1.53Scorgono allor che quanto fuora appare
1.54è solo ombra di bene ombra di bello,
1.55più che vento al fuggir veloce e lieve,
1.56e che son lumi spenti e questo e quello
1.57di cui s' appaga il van nostro sperare,
1.58caduco come al sol falda di neve.
1.59O da che poco e breve
1.60diletto hanno principio eterni mali!
1.61Lasciamo il vero et abbracciamo l' ombra,
1.62cotanto error n' engombra:
1.63mirate dentro, o miseri mortali,
1.64ov' è più bello il bello e più gentile,
1.65al cui par quant' uom mira è cosa vile.
1.66Mirate dentro, ove sì ricca siede,
1.67lucente e chiara de' suoi propri raggi,
1.68quest' alma che lassù dritti n' adduce:
1.69armati di pensier canuti e saggi
1.70movendo dietro al suo bel passo il piede,
1.71ne condurà dov' ogni bel riluce;
1.72e ne l' eterna luce
1.73mirando fiso si farem beati,
1.74e 'l vero e 'l ben e gli altri don del cielo
1.75vedrem senza alcun velo;
1.76e di tanta bellezza inamorati,
1.77pieni di glorioso alto desio,
1.78s' aggiungeremo agli Angeli et a Dio.
1.79O nobil Donna, o mio lucente sole,
1.80scala da gir al ciel salda e secura,
1.81sol de la vita mia dolce sostegno,
1.82per altro non vi diè l' alma Natura
1.83rare virtù, bellezze eterne e sole,
1.84se non per arrichir il mondo indegno,
1.85e mostrarne un dissegno
1.86de la bellezza angelica e divina:
1.87sia benedetto il dì felice e chiaro
1.88che nel petto m' entraro
1.89i vostri raggi, e fer dolce rapina
1.90de' miei pensier, del cor noioso e schivo,
1.91ché prima non fui mai lieto né vivo.
1.92Or sol pensando a voi vivo felice,
1.93altero sì ch' io m' aguaglio a coloro
1.94che sono in ciel ne la più degna parte,
1.95perch' or ne' lumi belli, or ne' crin d' oro,
1.96dov' ebbe il mio desir prima radice,
1.97scorgo quanta dolcezza Amor comparte:
1.98così sapess' io in carte
1.99spiegar i miei diletti e gli onor vostri,
1.100ch' invaghirei i più cortesi amanti;
1.101e pallide e tremanti
1.102farei mill' alme, co' purgati inchiostri
1.103scrivendo quel ch' io veggio d' ora in ora,
1.104mentre il mio bel pensier con voi dimora.
1.105Canzon lucente e chiara
1.106de' raggi del mio Sol, lieta e gioiosa
1.107a le genti ti mostra, e grida: O sciocchi
1.108mortali, alzate gli occhi
1.109a quest' altera Donna e gloriosa,
1.110ch' altro di bel non vedrà 'l mondo cieco,
1.111se non mira costei ch' io porto meco.
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