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1.1Tempo ben fora omai da' duri scogli,
1.2ove molt' anni questo fragil legno
1.3è gito errando, ritirarmi in porto,
1.4et a più lieto, e più felice corso
1.5spiegar in alto mar la stanca vela,
1.6con benigno favor de la mia stella.
1.7È ben ragion, che se destino o stella
1.8m' ha fin qui ritenuto in questi scogli,
1.9e s' unqua aura seconda aprir la vela
1.10non ha voluto del mio picciol legno,
1.11che 'l mar s' acqueti, e sia tranquillo il corso,
1.12fin che la proda sia condotta in porto.
1.13Quando fia mai ch' al desiato porto
1.14mi scorga la mia fida e chiara stella,
1.15e veggia a dietro il periglioso corso,
1.16e fremer l' onde irate, e i duri scogli,
1.17e renda al ciel del conservato legno
1.18debite grazie, e poi chiuda la vela?
1.19Spiega, vento soave, omai la vela,
1.20con un dolce spirar, sì che nel porto
1.21entri securo il disarmato legno:
1.22e tu lume del Ciel, chiara mia stella,
1.23da le Sirti lontano, e da li scogli
1.24tiemmi, che sono in questo breve corso.
1.25Quanti perigli, oimè, nacquer nel corso,
1.26poi che del senso in man fidai la vela;
1.27ch' ora lontan sarei da' fieri scogli,
1.28e con l' ancore ferme in queto porto,
1.29se la ragion mi fosse scorta e stella,
1.30over nocchier del travagliato legno.
1.31Conserva almen l' abbandonato legno
1.32da le voraci Sille in questo corso,
1.33o tu negli error miei fidata stella,
1.34e fatta Tifi, la volubil vela
1.35al voler togli tal, che giunto in porto,
1.36tema ancor da lontano i duri scogli.
1.37Tu da li scogli il non spalmato legno
1.38con lieto corso pòi condur nel porto,
1.39se la vela governi, alma mia stella.
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