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118 (Giovanni Aretino)

Comedio Venuti (????–????)
Poesie

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1.1Essendo anco smarrito inanzi al tempo
1.2che l'Aürora in sua ornata gonna
1.3esca dell'oceàn, m'apparve donna
1.4in sonno, e mirar lei mai fie per tempo.
1.5Ed io, che nei belli occhi e nel suo tempo
1.6me stesso scorsi, dissi: - Deh, madonna,
1.7qual grazia mena sì alta colonna
1.8a l'ignoranzia mia, in cui m'attempo? -
1.9Ed ella: - Io vengo qui dal fonte sagro
1.10per dar conforto a l'affanno notturno,
1.11che nel risponder t'era paruto agro.
1.12Iove, Febo, Iunon, Marte e Saturno,
1.13Cupido, per cui morì Meleagro,
1.14e Vener, che fu tanto infesta a Turno,
1.15tutti nel dì dïurno
1.16tuo vate coronar di mirto vonno -.
1.17Ed io me resvegliai allor dal sonno.
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