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117r

Comedio Venuti (????–????)
Poesie

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1.1Non l'infimo mio ingegno atro e ridiculo
1.2chiama el sonetto tuo, ma l'audazia
1.3del sacro e gran dottor nato in Dalmazia,
1.4fonte e fior d'eloquenzia, umile Aniculo.
1.5Qual forza ha in sé nostro basso versiculo?
1.6Che val la mente oggi, in cui non si spazia
1.7l'acridalio liquor? Bene è in disgrazia
1.8chi solca el mar (como io) in debil naviculo.
1.9Tremo, ardo, aghiaccio e poi nel fin corrusico
1.10a tal risposta, ché 'l vigor confondere
1.11s'ingegna onne umor, vil, freddo e malifice.
1.12Lo stil, ch'è immite più ch'acro lambrusico,
1.13vorebbe volentier se stesso ascondere,
1.14ma vuol seguir tue rime alte e magnifice,
1.15ché 'l perfetto aurifice
1.16lapillos ornat car più che ligustre;
1.17non sona me' mia fistula palustre.
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