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1.1A l' infermo mio cor, che langue, e brama
1.2Voi, Donna, e fuor di voi non ha riposo,
1.3Già non v' asconde Amore,
1.4Ch' ove l' occhio non giunge, il pensier chiama,
1.5Quasi a suo fin celeste, e glorioso,
1.6Et ei dal petto a voi rivolge ardito,
1.7Qual da prigione uscito
1.8Fuggitivo felice, il suo camino,
1.9Né del mio fier destino
1.10Avien che ceda al duro imperio, e grave,
1.11Che 'n lui, ch' è vostro, ei signoria non have;
2.1Quei sciolto da le leggi onde me stringe
2.2Acerbo fato, a voi si ricongiunge,
2.3Né fuor d' arco va strale
2.4Sì lieve allor, che forte man lo spinge,
2.5Com' ei, mentre 'l desio l' affretta e punge,
2.6Spiega a l' aure d' amor veloci l' ale,
2.7E dietro a lui deh quale
2.8Misera turba di pensier dolenti,
2.9Di sospir, di lamenti,
2.10Qual fume sorge d' alta fiamma, e cresce,
2.11Dal mio gran duol confusa e torbid' esce;
3.1Questi, qual ramo al ceppo suo conforme,
3.2Di dolor nati e dolorosi, e tristi
3.3Son di mia morte i messi,
3.4Né così varie ha 'l mio martir le forme,
3.5Onde con nove pene ognor m' attristi,
3.6Ch' a sembianza di lor non nascan essi,
3.7E 'n quella voce espressi,
3.8Che piange e duolsi, e pace e vita chiede,
3.9Degn' è ch' acquistin fede,
3.10Et io dentr' a l' inferno, in cui son morto,
3.11Senta dal creder vostro almen conforto.
4.1Lasso, e ben sembra la mia vita, priva
4.2Di veder voi, qual tenebroso inferno,
4.3A cui s' asconde il giorno
4.4Di quella luce ond' è beata e viva,
4.5E fuor la pena, e dentro è 'l duolo interno,
4.6E i pianti, e i gridi, e le paure intorno,
4.7E sdegno, e rabbia, e scorno,
4.8E perch' afflitti in quella parte i sensi
4.9Sian, dove fur più 'ntensi,
4.10Gli occhi, che vider voi, cangiaro oggetto,
4.11E ciò ch' io miro ha sol di morte aspetto;
5.1Né però fine ha 'l mio dolor vivace,
5.2Che morte no, ma le sue doglie estreme
5.3Sente l' alma, e rinova,
5.4Più forte allor che più si strugge e sface;
5.5Così contrarie e vita, e morte insieme
5.6Ambe nemiche, et ambe eterne prova,
5.7Misera, e non le giova
5.8Che, perché viva, il tempo mai si mute,
5.9E porti al fin salute,
5.10O perché pera mille volte ognora,
5.11Finisca i danni, e seco il suo duol mora.
6.1Ben di lei quella parte a i sensi ancella
6.2Che non vi scorge, sol s' affligge, e dole,
6.3L' altra che vi figura
6.4E vi contempla, si fa lieta, e bella,
6.5Come la Luna, allor ch' appressa il Sole,
6.6La parte sol ch' a noi si mostra, oscura,
6.7Ma la superna e pura,
6.8Che 'n lui rivolta lo discopre, e mira,
6.9Vaga e lucente gira,
6.10Così divien di lei chiaro e gentile
6.11Quel che voi guarda, e l' altro oscuro, e vile;
7.1Ella da la memoria, ove raccolto
7.2De' vostri fregi in tante guise sparsi
7.3Nobil tesoro unio,
7.4Tragge talor le belle luci, e 'l volto,
7.5Le voci, e gli atti, e le bellezze ond' arsi,
7.6Così membrando voi me stesso oblio,
7.7E sorge indi il desio,
7.8Che guida il core, e me da me diparte,
7.9Sì che divisa in parte
7.10L' alma mantene e misera, e contenta,
7.11Viva in altrui, quando in se stessa è spenta.
8.1Canzon, dietro a quel volo
8.2De' miei pensier puoi tu beata alzarti,
8.3Et al mio Sol mostrarti:
8.4Forse ancor fia che le mie notti amare,
8.5E le tenebre tue purghi, e rischiare.
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