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1.1Già nel mio freddo seno
1.2Serpendo, in mille nodi entro s' aggira,
1.3E da mill' occhi, e mille bocche spira
1.4Angue vorace e fero
1.5Ne le vene, e ne l' ossa il suo veleno,
1.6Da cui conduce ombrato il senso, e nero,
1.7Torbide le sembianze al mio pensiero,
1.8Lasso, e l' alte bellezze, onde soave
1.9Aura il cor trasse, e vita in me nutria,
1.10Quasi maligna, e ria
1.11Aria, che sparga odor noioso, e grave,
1.12A sua morte riceve, e 'l già vitale
1.13Spirto hor l' ancide, e fa rimedio il male.
2.1Novello Argo vivace
2.2Più desto allor, che cieco esser vorrei,
2.3Scorgo l' altrui dolcezze, e i dolor miei,
2.4Così con doppie pene
2.5Invido insieme, e crudo Amor mi sface;
2.6Ma se vinta già l' alma a morir viene,
2.7Tosto ei ripara la cadente spene,
2.8Ch' incerta ancor, mentr' ha sospetto, e fede,
2.9Erge, e dubbiosa rassicura in parte,
2.10Sì che dal mal diparte
2.11Quel ch' è più grave, e 'l men figura, e crede,
2.12Misera, e ne' suoi dubbi ella s' appaga,
2.13Né saper brama, e d' errar sempre è vaga:
3.1Ma di quel vago errore,
3.2Quasi occulti nemici, insidiose
3.3Scopro a danno maggior le frodi ascose,
3.4Che sveglia ardita, e punge
3.5Novella cura addormentato il core,
3.6E per solinghe vie tacita, e lunge
3.7Pur da i pensier altrui, s' interna, e giunge
3.8Là, dove amica in vista, adorna e finge
3.9L' altrui perfidia i suoi celati inganni:
3.10“Scorgi”, dice, “gli affanni,
3.11Folle, ov' incauto il tuo voler ti spinge,
3.12Che da te stesso i tuoi desir delusi
3.13Nodrisci, e 'l proprio error lusinghi, e scusi;
4.1Vedi come cortese
4.2Vaga beltà fallace alma ricopre,
4.3E poscia amare un dolce aspetto ha l' opre;
4.4Vedi com' aspre e fere
4.5Da man, ch' affidi altrui, pungon l' offese,
4.6Ch' ond' ei men teme, inaspettata fere,
4.7E come a mille antiche prove, e vere
4.8Mercé dovuta empio giudicio fura,
4.9Che se a te diella, e del tuo merto è sola,
4.10Ingiusto hor te l' invola,
4.11Né de' suoi biasmi, o de' tuoi torti ha cura,
4.12Vedi, mentr' altri pregia, e te disdegna,
4.13Che 'n imperio diviso Amor non regna;
5.1Sgombra da gli occhi il velo,
5.2Che ne gli affetti tuoi chiuso t' asconde
5.3Qual fra tenebre il lume, e 'l ver confonde
5.4Fra cieche voglie involto,
5.5Che degno è puro cor di puro zelo;
5.6Rendi da i primi lacci homai disciolto
5.7Te stesso a te da fera man ritolto,
5.8E quell' alta radice, in cui sostegno
5.9Ebbe il tuo male, e fe' sì amaro il frutto,
5.10Svella dal fondo in tutto
5.11Giusta vendetta, e generoso sdegno,
5.12Né spander lasci i rami, in sì gentile
5.13Ferace terra, ingrata pianta, e vile”.
6.1Così mi dice, e mostra
6.2Come vana è beltà ch' Amor non orna,
6.3Che quel vivo desio, che 'n noi soggiorna,
6.4Entro un bel volto forma
6.5Le gratie, e le bellezze imperla e inostra,
6.6E di ben vero imaginata forma
6.7Sol chi cede ad Amor move e trasforma,
6.8Et ei signor di voluntarie voglie
6.9Dolce combatte, e vince aspro, e superbo,
6.10E regge allor più acerbo
6.11L' imperio suo, che 'n pace altri l' accoglie,
6.12Debil guerrier di forze inferme e lente
6.13A chi contrasta, e forte a chi consente.
7.1Ecco ch' io già discioglio
7.2Gli antichi nodi, e nuovi homai non temo,
7.3Sì del passato duol pavento, e tremo,
7.4E qual sicuro in porto
7.5D' alta tempesta le reliquie accoglio
7.6Saggio nocchier da' primi rischi accorto,
7.7E i miei sparsi pensier chiamo, e conforto,
7.8Che, se talor di cara usata gioia
7.9Le già spente faville avviva e desta
7.10A le mie paci infesta
7.11Dolce memoria, e i miei riposi annoia,
7.12L' alma la scaccia, e 'n van d' opporsi prova
7.13Vecchia dolcezza a fresca doglia, e nova.
8.1De l' altrui voglie ingrate, e de' miei sdegni
8.2Fida trombra risuona, e messagiera,
8.3Spiega dogliosa altera
8.4Voce, Canzon, che de' miei stratii indegni
8.5Con ira il mondo, e con pietade intenda,
8.6E te pregi, altri accusi, e me difenda.
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