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CXCII

Rime

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1.1La vita è corsa, e pur non giunge a riva
1.2questa di miei nemici armata nave,
1.3cui d’hor in hor più s’allontana il porto,
1.4né veggio altro fin qui che notte ed ombra;
1.5che farai dunque, o cieca, o dolente alma,
1.6rinchiusa in vil di terra inferma vesta?
2.1Tu che, lasciata qui la mortal vesta,
2.2libera godi in lieta amica riva,
2.3chiara, bella, felice e gentil alma,
2.4quasi di nobil merce ornata nave,
2.5scaccia co’ raggi tuoi la nebbia e l’ombra,
2.6che mi nasconde il segno e toglie il porto.
3.1Lasso, ben havev’io ritratto in porto
3.2il rotto legno e la bagnata vesta,
3.3securo in tutto di tempesta e d’ombra;
3.4quando ecco a ciel sereno, in piana riva,
3.5allhor ch’i’ men temea, ruppi la nave,
3.6e restai orba, trista e vedova alma.
4.1Deh, ché non voli, o miserabil alma,
4.2a la tua cara luce, al dolce porto?
4.3Questa ch’ha nome vita è fragil nave,
4.4anzi da ragni in polve ordita vesta;
4.5non si trova qua giù ferma la riva,
4.6finché grave ne copre e terrena ombra.
5.1Human caduco velo, ignobil ombra
5.2ch’ammanti sconsolata infelice alma,
5.3fia mai quel dì che la sinistra riva
5.4tu lasci indietro e ti riposi in porto?
5.5Ben se’ povera tu lacera vesta,
5.6ben se’ deserta inarenata nave.
6.1Se loco hebbe nel ciel degno la nave,
6.2e fu pur ella in selva al sole, a l’ombra,
6.3che da Colcho recò l’aurata vesta,
6.4quanto più ve l’havrà, fatta quest’alma
6.5già pura e leve, il dì che giunta al porto
6.6goderà lei ne la celeste riva?
7.1Altra riva cercar con altra nave
7.2convien per girne a porto; o mondo, o ombra,
7.3o alma, a che non spogli antica vesta?
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